Jérôme Chazeix. The coat of hipness (materiali velati)
Dal 23 Gennaio 2020 al 13 Febbraio 2020
Roma
Luogo: Label201
Indirizzo: via Portuense 201
Curatori: Camilla Boemio in collaborazione con AAC Platform
Enti promotori:
- Con il patrocinio di Altaroma 2020
Label201 annuncia The coat of hipness, un’installazione performativa dell’artista francese Jérôme Chazeix (b. 1976), a cura di Camilla Boemio.
L’installazione site-specific – che da Giovedì 23 Gennaio al 13 Febbraio 2020 darà vita a un paesaggio immersivo annettendo una performance con sei ballerini – che verrà realizzata in occasione della vernice di Giovedì 23 Gennaio dalle ore 16 e con il patrocinio di Altaroma 2020, e sarà coordinata da AAC Platform.
The coat of hipness è stata realizzata per la prima volta da Visningsrommet UDF, a Bergen nel 2017. Considerando le tendenze hipster e la scomparsa del valore dell'immagine e della cultura in un flusso di Internet, Chazeix ha nuovamente creato delle stampe di una collezione di moda con leggings, gilet, bomber e cappellini. Queste nuove opere tessili realizzate appositamente per questo intervento romano, dialogheranno con i video e la musica che accompagnano questa collezione che sarà messa in scena con un'esibizione poetica e potente.
L'approccio del suo lavoro consiste nell'associazione di diversi media e il loro crossover. Le sculture, i video e i disegni sono gli elementi che privilegia nella sua creazione. Sono integrati, tra l'altro, nelle sue installazioni, gli ambienti o le performance, e combinati per formare uno scenario travolgente e complesso, portando a una cristallizzazione, un processo associativo molto simile a una rete di sfaccettature o a un cosmo.
Le performance, che fanno parte dell'intero concetto, sono spesso realizzate nelle installazioni e presentate permanentemente come video. Come la contaminazione grafica, la messa in scena prende possesso di tutte le pareti e invita a creare un'atmosfera specifica immersiva.
Chazeix è nato in Francia nel 1976 e vive a Berlino dal 2000. Tra il 1994 e il 2002 ha studiato Belle Arti all'Università di Saint-Etienne (in Francia) e si è laureato con una tesi sulla sintesi delle arti (Gesamtkunstwerke). Tra il 1995 e il 2000, in parallelo, ha conseguito un Diploma in Belle Arti presso la School of Art di Saint-Etienne (in Francia). Tra il 2000 e il 2004 è stato «Meisterschüler» di Katharina Grosse presso la Weissensee School of Art di Berlino. Tra le sue recenti mostre personali includiamo: L´oeil du poisson nel Québec (CA), Galerie 21 Vorwerksstift ad Amburgo, da projectpace Tiefgarage a Colonia e da Kunstverein Neuköln a Berlino.
Raid è un progetto di ricerca, curato da AAC Platform e Camilla Boemio, il cui sviluppo rimanda ad una costellazione capace di attivare connotazioni sulle arti tessili e le pratiche partecipative; ma anche di attivare una serie di progetti paralleli che si svilupperanno in gallerie d’arte contemporanea e collaborazioni con artisti d’arte visiva.
Sin dagli anni '80, le arti tessili hanno maturato nuove forme e definito il linguaggio coinvolgendo molti artisti lungo il cammino. La ricerca sul tessile e le fibre è fortemente concettuale ed influenzata da idee postmoderne. Vari artisti d’arte visiva stanno sperimentando tecniche, materiali e concetti, spingendo i limiti del mezzo. Queste pratiche sono rinate come l'arte del ricamo, la tessitura, l'uncinetto e molte altre, fornendo una nuova attenzione sul lavoro che affronta questioni sociali e politiche come il femminismo di genere, il lavoro delle donne e la politica dell'identità. Tuttavia, non tutti gli artisti che utilizzano le fibre sono femministe o addirittura interessati alle connotazioni politiche e sociali delle arti del tessuto. Impiegano semplicemente tessuti e fili come materiale per dipingere e scolpire e realizzare installazioni con forti connotazioni tra passato e futuro, tra tradizione ed innovazione.
Una nuova estetica evidenzia una ricerca fervida dell'utilizzo del tessile aprendo la discussione ad una rinnovata analisi del linguaggio nelle sue forme più ibride ed attente al tessuto sociale.
Centrale in questa ricerca curatoriale è il progetto curato per In Town di Altaroma è l'installazione THECOATOFHIPNESS (materiali velati)dell’artistafranceseJérôme Chazeix, che per la prima volta espone in Italia.
Le installazioni di Chazeix creano mondi paralleli ibridi attraverso una serie di esperienze multimediali e teatrali coinvolgenti. L'associazione di diversi media e la loro correlazione sono al centro delle sue installazioni che riuniscono disegno, costumi, video e oggetti. Questi elementi sono prioritari e integrati all'interno, culminano in uno scenario complesso, disorientando e persino ipnotizzando lo spettatore verso uno stato di alterità. Come una contaminazione grafica, la messa in scena avvolge tutte le superfici dello spazio e guida lo spettatore ad entrare in una nuova coscienza.
L'installazione è commissionata dal CENTRO ACCESSORI SPA (centroaccessori.eu/) nell'ambito di Altaroma 2020, il programma di Fashion week che si svilupperà a Roma dal 23 al 26 di Gennaio.
La mostra è stata possibile anche grazie agli Sponsors tecnici: ESTRO Allestimenti Stand, Rome Sweet Home.
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