Dal 13 Aprile 2011 al 25 Aprile 2011
Luogo: Casina delle Civette
Indirizzo: Via Nomentana, 70
Orari: Dal 13 aprile al 25 settembre 2011 ore 9.00-19.00 (la biglietteria chiude 45 minuti prima). Chiuso il lunedì.
Curatori: Raffaella Bassi, Cesare Biasini Selvaggi, Maria Grazia Massafra
Enti promotori:
Costo del biglietto: Dal 9 al 17 aprile 2011 in occasione della XIII Settimana della Cultura l'ingresso è gratuito,€ 10,00 intero; € 8,00 ridotto
Telefono per informazioni: 060608
Sito ufficiale: http://www.zetema.it/mostre_ed_eventi/mostre
SOTTO L'ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Comunicato Stampa
L’IMPREVEDIBILE LEGGEREZZA DELLA MATERIA
L’ARTE DELLA GHISA TRA OTTOCENTO E NOVECENTO
Musei di Villa Torlonia, Casina delle Civette
Roma, via Nomentana 70
13 aprile - 25 settembre 2011
inaugurazione: 12 aprile 2011 ore 12.00
Roma, febbraio 2011
Mascheroni con sembianze umane o mostruose, leoni che ruggiscono, satiri e fauni con volti
animaleschi, un bellissimo drago sovrastato da una colomba e da un serpente che si fronteggiano,
quasi a sfidarsi, nell’eterna lotta tra il bene e il male, cornucopie traboccanti di frutta e fiori: un
favoloso repertorio di motivi ornamentali che da straordinari manufatti in ghisa prosegue lungo le
vetrate e gli stucchi della Casina delle Civette di Villa Torlonia. Sede ideale dunque per ospitare
dal 13 aprile al 25 settembre 2011 la mostra L’imprevedibile leggerezza della materia.
L’arte della ghisa tra Ottocento e Novecento.
L’esposizione - la prima in Italia nel suo genere - documenta con circa 30 opere l’impiego della
ghisa, il significato iconografico dei suoi motivi decorativi e la sua fortuna nell’arte applicata tra
Ottocento e Novecento, sia nell’arredo urbano sia in quello domestico. Si possono ammirare
lampioni ed elementi di lampioni (basamenti, pastorali, candelabri) con il loro
straordinario repertorio ornamentale (statue, maschere, teste di dame e di guerrieri, di
dei e uomini, leoni alati e draghi), ringhiere, fontanelle, vasi, porta ombrelli,
carboniere, roste, picchiotti e maniglie per portoni, provenienti dalla collezione della
Fondazione Neri-Museo Italiano della Ghisa, il più importante centro di ricerca in Europa sull’arredo
urbano. L’esposizione alla Casina delle Civette e Dipendenza è promossa dall’Assessorato alle
Politiche Culturali e Centro Storico-Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale, dalla
Fondazione Neri-Museo Italiano della Ghisa con il supporto organizzativo di Zètema Progetto
Cultura. L’iniziativa è curata da Raffaella Bassi, Cesare Biasini Selvaggi e Maria Grazia
Massafra.
Tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento molti manufatti destinati
all’illuminazione e all’arredo urbano furono realizzati in fusione di ghisa: con la loro presenza
contribuirono a trasformare il volto delle città divenendo anche una delle espressioni più
significative della nascente industrializzazione. Questi elementi, spesso di grandi dimensioni,
presentano caratteristiche decorative uniche, come il bellissimo leone alato, proteso in
atteggiamento minaccioso sulle zampe anteriori, basamento della fine dell’Ottocento per un gruppo
di quattro splendidi candelabri a tre luci collocati a Torino; oppure l’esuberante tronco di palma
degli anni Trenta del Novecento, base a un gruppo di lampioni collocati nelle zone più importanti di
Sanremo. Tra le sale della Casina delle Civette si passa dalla monumentalità degli elementi
decorativi delle colonne dei lampioni alla leggerezza delle ringhiere, delle fontanelle, diffuse in
modo capillare nei grandi centri come in quelli piccoli, fino agli elementi a corredo dei portoni,
come i picchiotti, le roste, e gli scansaruote. Un’ampia raccolta di cartoline d’epoca esposte nella
Dipendenza documentano i manufatti in ghisa presenti nelle città italiane.
Il percorso espositivo comprende anche oggetti di più modeste dimensioni destinati all’interno della
casa o al giardino, ambiti nei quali la produzione in ghisa ha dato ugualmente prova di grande
creatività: stufe, piastre da camino, carboniere, vasi. Si tratta di oggetti realizzati per rispondere a
una particolare funzione, ma che riescono spesso a esibire raffinate soluzioni ornamentali. Come
l’elegante porta ombrelli proveniente da un antico palazzo parigino, impreziosito da numerosi
decori vegetali e floreali e da due belle figure femminili seminude, coperte solo da un drappo
legato in vita. In basso c’è la grande conchiglia asportabile di colore bianco, sempre in fusione di
ghisa, con la funzione di raccogliere l’acqua di scolo degli ombrelli.
Nella Dipendenza attraverso istallazioni e tavole didattiche viene illustrato il processo di produzione
dei manufatti in ghisa e sono esposti alcuni rari cataloghi dei prodotti delle più importanti fonderie
operanti in Europa tra l’Ottocento e il Novecento. Duilio Cambellotti, l’artista-artigiano che ha
legato il suo nome a molte delle vetrate che abbelliscono la Casina delle Civette, ha uno spazio di
rilievo in quanto autore di uno straordinario lampione disegnato nel 1896.
Mostra
L’imprevedibile leggerezza della materia
L’arte della ghisa tra Ottocento e Novecento
Dove Roma, Museo della Casina delle Civette e Dipendenza
Villa Torlonia, Via Nomentana 70
Inaugurazione
Quando
martedì 12 aprile 2011 ore 12,00
13 aprile - 25 settembre 2011
Orari: 9.00-19.00
Chiuso il lunedì; la biglietteria chiude 45 minuti prima
Biglietti
biglietto unico integrato Casina delle Civette, Casino Nobile e Mostra
€ 10,00 intero; € 8,00 ridotto
biglietto unico integrato Casina delle Civette e Mostra € 6,50 intero;
€ 5,50 ridotto
gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Promossa da Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico-Sovraintendenza
ai Beni Culturali di Roma Capitale, Fondazione Neri-Museo Italiano
della Ghisa
Cura della mostra
Catalogo
Raffaella Bassi, Cesare Biasini Selvaggi, Maria Grazia Massafra
Barbieri Selvaggi Editori s.r.l. – www.bseditori.com
Supporto organizzativo e
servizi museali
Zètema Progetto Cultura
Info Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)
www.museivillatorlonia.it
www.zetema.it
www.museoitalianoghisa.org
Ufficio stampa: Gabriella Gnetti g.gnetti@zetema.it
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