L'ultimo ritratto: Mazzini e Lega, storie parallele del Risorgimento

Francesco Hayez, Valenza Gradenigo davanti agli Inquisitori. Collezione Fondazione Cariplo, Gallerie d'Italia Milano

 

Dal 31 Maggio 2024 al 08 Settembre 2024

Roma

Luogo: Vittoriano

Indirizzo: Piazza San Marco 49

Orari: tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30 con ultimo ingresso alle ore 18.45

Curatori: Edith Gabrielli

Enti promotori:

  • Ministero della Cultura
  • VIVE
  • in collaborazione con la Direzione Generale Musei del MiC

Costo del biglietto: Intero 17 euro (inclusa la mostra) Agevolato 4 euro (inclusa la mostra) Visitatori dai 18 anni fino al giorno del compimento del 25° anno di età Gratuito Minori di 18 anni di età, persone con disabilità, altre categorie di utenti. La mostra sarà visitabile con il biglietto unico del VIVE che dà accesso per 7 giorni alla Terrazza Panoramica, al Museo Centrale del Risorgimento e a Palazzo Venezia

Telefono per informazioni: +39.06. 69994211

E-Mail info: vi-ve@cultura.gov.it

Sito ufficiale: http://vive.cultura.gov.it


Il VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia, diretto da Edith Gabrielli, inaugura la mostra “L’ultimo ritratto: Mazzini e Lega, storie parallele del Risorgimento”, in corso fino al prossimo 8 settembre a Roma, presso la Sala Zanardelli del Vittoriano.
Al centro del progetto espositivo Gli ultimi momenti di Giuseppe Mazzini di Silvestro Lega, un dipinto di straordinaria intensità, oltre che di assoluto rilievo artistico, in cui il Padre della Patria viene ritratto qualche ora prima della morte in tutta la sua fragile e composta umanità, ribadendo il ruolo centrale della pittura nel processo di trasmissione della memoria storica.

Ad oggi conservata presso il Museum of Art, Rhode Island School of Design di Providence (USA), grazie alla volontà del Ministero della Cultura ed all’impegno diplomatico degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro Gennaro Sangiuliano, l’opera – una delle icone del nostro Risorgimento – viene esposta al Vittoriano, simbolo per eccellenza del Risorgimento, della Repubblica e dell’identità storica e culturale italiana.

L’esposizione, a cura di Edith Gabrielli, con la consulenza storica di Giuseppe Monsagrati, patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è promossa e organizzata dal Ministero della Cultura e dal VIVE, in collaborazione con la Direzione Generale Musei del MiC, guidata da Massimo Osanna, e d’intesa con l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, diretto da Alessandro Campi.

Il Vittoriano, la Casa del Risorgimento Italiano, è il luogo naturale per ospitare la mostra dedicata a Giuseppe Mazzini, che di quel processo storico fondativo della Nazione è colui che meglio ha incarnato i valori e personificato le gesta. La dimensione del suo impegno e la sua statura politica hanno travalicato i confini della storia italiana per farne un esponente di peso del pensiero occidentale, come dimostra il fatto che ‘Gli ultimi momenti di Giuseppe Mazzini’ di Silvestro Lega, simbolo iconico di questa mostra, provenga dal Museum of Art, Rhode Island School of Design di Providence dove è custodito negli Stati Uniti. Il Ministero della Cultura si è adoperato per ottenerne il prestito e, fino all’8 settembre, insieme a oltre sessanta opere, sarà esposto a beneficio del pubblico che potrà così riavvicinarsi a questa grande figura della nostra Patria”, dichiara il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

Silvestro Lega, fervente mazziniano e seguace degli ideali repubblicani, concepì Gli ultimi momenti di Giuseppe Mazzini il 12 marzo del 1872 a Pisa, nella casa di Pellegrino Rosselli e di sua moglie Janeth Nathan, direttamente al cospetto del corpo di Giuseppe Mazzini – morto lì due giorni prima sotto lo pseudonimo di George Brown – restituendone un’immagine del tutto inedita e lontana da quella ufficiale di eroe severo e imperturbabile che Mazzini stesso aveva contribuito a creare. Il capolavoro di Lega dimostra la capacità della pittura, strumento interpretativo e critico di eccellenza, di competere con altre forme di conservazione della memoria pubblica dei grandi del Risorgimento, in primis con la litografia e la fotografia.

Il Vittoriano, sede dell’Altare della Patria, rappresenta il più importante monumento che lo Stato Italiano ha dedicato al Risorgimento e dunque anche a Giuseppe Mazzini. L’eredità dei valori mazziniani si rintraccia in molte parti del complesso, quali i gruppi scultorei in bronzo raffiguranti Il Pensiero e L’Azione. È inoltre sempre qui, nel Vittoriano, che si trovano il Museo Centrale del Risorgimento e l’Istituto per la storia del Risorgimento Italiano: l’uno e l’altro custodiscono reliquie e documenti mazziniani di grande importanza. La scelta del nostro Istituto da parte del Ministero della Cultura per l’organizzazione di una mostra di così alto rilievo è del tutto naturale e ha innescato una rete straordinaria di collaborazioni con ben quindici istituti museali ed enti, fra i principali custodi dell’eredità dei due protagonisti, Giuseppe Mazzini e Silvestro Lega. Lega conobbe fin da giovane il pensiero di Mazzini: l’artista divenne un seguace degli ideali repubblicani e contribuì alla causa sul campo di battaglia e con la propria arte. Lega nell’ideare e poi dipingere questa tela così innovativa percorse una strada difficile e solitaria, come in fondo ogni grande artista. In Italia, da principio furono in pochi a comprenderla, mentre all’estero fu subito accettata. Solo con il tempo è divenuta un’icona di Mazzini e del nostro Risorgimento”, afferma Edith Gabrielli, Direttrice del VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia.

La mostra, sviluppata su due piani, si articola in quattro sezioni:

Giuseppe Mazzini: un profilo. Giuseppe Mazzini può e deve considerarsi a tutti gli effetti uno dei Padri della Patria, vale a dire uno dei fondatori dell’Italia moderna. Il percorso espositivo si apre con il Busto eseguito da Giovanni Spertini nel 1878, lo stesso anno in cui, alla morte di Vittorio Emanuele II, lo Stato concepì l’idea di realizzare il Vittoriano.
Giuseppe Mazzini: un grande comunicatore. Mazzini rivelò notevoli doti di comunicatore fin dalla prima giovinezza: con il tempo, s’impadronì dell’intera gamma dei media, tradizionali e di massa, e li mise al servizio della causa nazionale. Proprio in questo contesto, Mazzini esercitò un controllo serrato sulla propria immagine pubblica e sulla sua diffusione attraverso gli strumenti delle repliche in gesso, in marmo e in bronzo, della litografia e della fotografia, conscio del loro valore propagandistico.

Silvestro Lega: un profilo. Riconosciuto come uno degli esponenti di spicco del cosiddetto movimento dei Macchiaioli e tra i principali pittori dell’Ottocento italiano, Lega conobbe fin da giovane il pensiero di Mazzini, diventando un seguace degli ideali repubblicani. La proclamazione del Regno d’Italia e il conseguente trionfo della monarchia segnarono un momento di crisi profonda per Lega, fino al 1872 quando, al cospetto della salma di Mazzini, decise di riprendere il proprio impegno in favore del padre della Patria.
Silvestro Lega: gli ultimi momenti di Giuseppe Mazzini. Il dipinto che dà il titolo a questa sezione – e costituisce il centro dell’intero progetto espositivo - ricopre un ruolo cardine non solo nell’ambito dell’immaginario iconografico di Mazzini, ma anche nel percorso creativo dello stesso Lega. Il pittore, che partì dal proprio linguaggio, radicato nel movimento dei Macchiaioli, maturò una cifra stilistica originale e personalissima, che restituisce un’immagine di Mazzini inedita e molto lontana dall’iconografia ufficiale proposta dai suoi seguaci.

La mostra è il frutto dell’impegno del Ministero della Cultura e della disponibilità del Museum of Art, Rhode Island School of Design di Providence. La sua realizzazione è stata possibile grazie a una rete di collaborazioni che ha riunito intorno al progetto i principali custodi dell’eredità dei due protagonisti, Giuseppe Mazzini e Silvestro Lega. 

L’esposizione – che segna il rafforzamento della virtuosa collaborazione tra il VIVE e l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano - si avvale della consulenza storica di Giuseppe Monsagrati e di una rete di collaborazioni e intese che coinvolge alcuni importanti istituti che conservano la memoria di Giuseppe Mazzini e di Silvestro Lega, come la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma, la Domus Mazziniana di Pisa, l’Istituto Mazziniano-Museo del Risorgimento di Genova, il Museo del Risorgimento di Milano, il Museo del Risorgimento di Pavia, il Comune di Modigliana, la Diocesi di Faenza-Modigliana e l’Istituto Matteucci di Viareggio.

In linea con la volontà dell’Istituto VIVE di mantenere un dialogo costante con il proprio pubblico, la mostra propone un programma didattico rivolto a tutte le fasce d’età: dalle visite guidate dedicate agli adulti ai laboratori per bambini e famiglie volti ad approfondire la conoscenza della figura di Giuseppe Mazzini e del periodo del Risorgimento.
 


SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI