Laura Grisi. Cosmogonie
Dal 21 Marzo 2024 al 25 Agosto 2024
Roma
Luogo: MACRO - Museo di Arte Contemporanea
Indirizzo: Via Nizza 138
Orari: Martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: 12.00 – 19.00 Sabato e domenica: 10.00 – 19.00 Lunedì chiuso Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura
Curatori: Luca Lo Pinto
Enti promotori:
- Assessorato alla Cultura di Roma Capitale
- Azienda Speciale Palaexpo
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 696271
E-Mail info: info@museomacro.it
Sito ufficiale: http://www.museomacro.it
La mostra Cosmogonie si muove attorno al lavoro di Laura Grisi, osservandolo da una prospettiva contemporanea, anche grazie all’accostamento con opere di artiste, quali Leonor Antunes, Nancy Holt e Liliane Lijn..
La ricerca di Laura Grisi è sfuggita alle categorie e definizioni del suo tempo. Sebbene il lavoro mostri una prossimità con le ricerche ottiche dell’arte cinetica, con la conformità alla società dei consumi tipica della Pop Art, con i materiali industriali e la geometria del minimalismo americano e con l’attitudine alla dematerializzazione dell’Arte Povera, si è tuttavia ricavato una posizione autonoma, il cui nomadismo è oggi al centro di una riscoperta, anche grazie a una serie di recenti mostre internazionali.
Sette grandi opere dell’artista realizzate con diversi media – suono, pittura, video e installazioni luminose – offrono una nuova occasione per entrare nelle sue riflessioni sulla percezione delle immagini e nelle sue esplorazioni delle tensioni tra natura e artificio. Nell’ambiente naturale Laura Grisi ricerca l’elemento marginale, attraverso processi di misurazione matematica che presentano una costante e una variabile: l’analisi della caduta delle pietre su superfici differenti, la registrazione del rumore prodotto dal passaggio della linfa in un albero, la misurazione della forza del vento.
Nel tentativo di ridefinire lo spazio e la sua immagine, l’artista utilizza materiali quali l’acciaio, il vetro e soprattutto il neon che le permette una malleabilità in termini di forme e colori prossima alla pittura, creando profondità illusorie e stratificazioni percettive. Le installazioni e ambienti immersivi tecnologici con cui riproduce fenomeni atmosferici le permettono di cogliere la natura come un “fatto mentale e tecnologizzato”, conservando tuttavia un’energia intima e spirituale.
LAURA GRISI (Rodi, 1939 – Roma, 2017) ha vissuto principalmente a Roma e a New York.Nel 1964 esordisce con la sua prima mostra personale presso la galleria Il Segno. Nel 1965 partecipa alla Quadriennale di Roma e realizza la seconda personale alla Galleria dell’Ariete di Milano. Nel 1966 prende parte alla Biennale di Venezia e si accredita rapidamente a livello internazionale, esponendo alla Leo Castelli Gallery di New York il suo primo ciclo di lavori:Variable Paintings e Neon Paintings. Sposata con il documentarista e scrittore Folco Quilici, viaggiano insieme visitando frequentemente numerose località dell’Africa, dell’Asia, delle Americhe e dell’Oceania, viaggi che le permettono di confrontarsi con culture differenti che riprende con la macchina fotografica e con le forze della natura: vento, luce, nebbia, acqua che riformula nelle sue opere. Dal 1968, Grisi ha esposto in numerose mostre personali, tra le altre: Galerie E. M. Thelen di Essen e Kunsthalle Dusseldorf (1968), Kunsthalle, Bern (1969), Leo Castelli Gallery di New York (1973), Van Abbemuseum di Eindhoven (1976), Galerie Konrad Fischer di Düsserdorf (1978) e Ugo Ferranti di Roma (1979). Ha partecipato alla Quadriennale di Roma nel 1965, nel 1973 e nel 1986; alla Biennale di Venezia nel 1966, nel 1986 e nel 2022. I suoi lavori sono stati inoltre esposti al Palazzo Reale di Napoli (1970), alla Galleria civica d’arte moderna e contemporanea di Torino (1974, 1985, 2018), al Palazzo delle Esposizioni di Roma (1981 e 2013), alla Galleria nazionale d’arte moderna di Roma (2010), alla Graham Foundation di Chicago nel 2014, all’Accademia di Brera di Milano nel 2015, al Museo d’Arte Contemporanea di Sao Paulo (2018) e al Muzeum Susch (2021). Le sue opere sono presenti nelle collezioni di numerose istituzioni tra cui il Museum of Modern Art di New York, il Brooklyn Museum, il Weisman Museum di Los Angeles, la Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino e la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma.
Opening and Cocktail 21/03/2024, 6 pm – 9 pm
La ricerca di Laura Grisi è sfuggita alle categorie e definizioni del suo tempo. Sebbene il lavoro mostri una prossimità con le ricerche ottiche dell’arte cinetica, con la conformità alla società dei consumi tipica della Pop Art, con i materiali industriali e la geometria del minimalismo americano e con l’attitudine alla dematerializzazione dell’Arte Povera, si è tuttavia ricavato una posizione autonoma, il cui nomadismo è oggi al centro di una riscoperta, anche grazie a una serie di recenti mostre internazionali.
Sette grandi opere dell’artista realizzate con diversi media – suono, pittura, video e installazioni luminose – offrono una nuova occasione per entrare nelle sue riflessioni sulla percezione delle immagini e nelle sue esplorazioni delle tensioni tra natura e artificio. Nell’ambiente naturale Laura Grisi ricerca l’elemento marginale, attraverso processi di misurazione matematica che presentano una costante e una variabile: l’analisi della caduta delle pietre su superfici differenti, la registrazione del rumore prodotto dal passaggio della linfa in un albero, la misurazione della forza del vento.
Nel tentativo di ridefinire lo spazio e la sua immagine, l’artista utilizza materiali quali l’acciaio, il vetro e soprattutto il neon che le permette una malleabilità in termini di forme e colori prossima alla pittura, creando profondità illusorie e stratificazioni percettive. Le installazioni e ambienti immersivi tecnologici con cui riproduce fenomeni atmosferici le permettono di cogliere la natura come un “fatto mentale e tecnologizzato”, conservando tuttavia un’energia intima e spirituale.
LAURA GRISI (Rodi, 1939 – Roma, 2017) ha vissuto principalmente a Roma e a New York.Nel 1964 esordisce con la sua prima mostra personale presso la galleria Il Segno. Nel 1965 partecipa alla Quadriennale di Roma e realizza la seconda personale alla Galleria dell’Ariete di Milano. Nel 1966 prende parte alla Biennale di Venezia e si accredita rapidamente a livello internazionale, esponendo alla Leo Castelli Gallery di New York il suo primo ciclo di lavori:Variable Paintings e Neon Paintings. Sposata con il documentarista e scrittore Folco Quilici, viaggiano insieme visitando frequentemente numerose località dell’Africa, dell’Asia, delle Americhe e dell’Oceania, viaggi che le permettono di confrontarsi con culture differenti che riprende con la macchina fotografica e con le forze della natura: vento, luce, nebbia, acqua che riformula nelle sue opere. Dal 1968, Grisi ha esposto in numerose mostre personali, tra le altre: Galerie E. M. Thelen di Essen e Kunsthalle Dusseldorf (1968), Kunsthalle, Bern (1969), Leo Castelli Gallery di New York (1973), Van Abbemuseum di Eindhoven (1976), Galerie Konrad Fischer di Düsserdorf (1978) e Ugo Ferranti di Roma (1979). Ha partecipato alla Quadriennale di Roma nel 1965, nel 1973 e nel 1986; alla Biennale di Venezia nel 1966, nel 1986 e nel 2022. I suoi lavori sono stati inoltre esposti al Palazzo Reale di Napoli (1970), alla Galleria civica d’arte moderna e contemporanea di Torino (1974, 1985, 2018), al Palazzo delle Esposizioni di Roma (1981 e 2013), alla Galleria nazionale d’arte moderna di Roma (2010), alla Graham Foundation di Chicago nel 2014, all’Accademia di Brera di Milano nel 2015, al Museo d’Arte Contemporanea di Sao Paulo (2018) e al Muzeum Susch (2021). Le sue opere sono presenti nelle collezioni di numerose istituzioni tra cui il Museum of Modern Art di New York, il Brooklyn Museum, il Weisman Museum di Los Angeles, la Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino e la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma.
Opening and Cocktail 21/03/2024, 6 pm – 9 pm
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