Laura White and Liza Dieckwisch. KNEAD

© Roberto Apa | Laura White, Disobedient Bodies: Table piece, 2023. Impasto, tavolo e alluminio, 120x320x100 cm. On the Meaning of Gossip , British School at Rome

 

Dal 06 Maggio 2025 al 11 Giugno 2025

Roma

Luogo: Pastificio Cerere

Indirizzo: Via degli Ausoni 7

Orari: Da martedì a sabato, dalle 15.00 alle 19.00. Lunedì su appuntamento

Telefono per informazioni: +39 06 45422960

E-Mail info: info@pastificiocerere.it

Sito ufficiale: http://www.pastificiocerere.it


La Fondazione Pastificio Cerere e l'Accademia Tedesca Roma Villa Massimo sono liete di annunciare l’opening, martedì 6 maggio, di KNEAD, mostra bipersonale delle artiste Laura White e Liza Dieckwisch, accompagnata da un testo di Julia Draganović. La mostra sarà aperta al pubblico da mercoledì 7 maggio a mercoledì 11 giugno 2025.
 
Sia White che Dieckwisch pongono il cibo al centro della loro pratica artistica. Mentre il lavoro di White è radicato nella scultura e quello di Dieckwisch nella pittura, i loro approcci - sebbene visivamente distinti - sono accomunati da un profondo interesse nei confronti del cibo, sia come materiale che come ispirazione concettuale.
 
Durante le loro residenze a Roma dal settembre 2022 al luglio 2023 - Liza presso l'Accademia Tedesca Roma Villa Massimo e Laura presso la British School at Rome - le artiste hanno sviluppato un dialogo creativo incentrato sulla sperimentazione culinaria. Si sono spesso incontrate per cucinare insieme, utilizzando la loro sensibilità artistica per i materiali, con il fine di esplorare tecniche di preparazione culinarie sia tradizionali che innovative.
 
Dalla preparazione di prelibatezze italiane come le sfogliatelle e il castagnaccio alla lavorazione delle interiora di agnello per la coratella e le salsicce, la loro collaborazione ha reso più labili i confini tra cucina e arte.
 
Nonostante questo processo condiviso, ciascuna artista si avvicina al cibo da una prospettiva unica. White è interessata alle proprietà fisiche e tattili degli ingredienti, includendo gesti corporei - arrotolare, impastare e affettare - nella sua esplorazione artistica. Dieckwisch, invece, percepisce il cibo come un'entità visiva, scattando fotografie intime e ravvicinate del miele che cola o della pasta che lievita, e utilizzandole poi come base per i suoi dipinti.
 
In occasione della mostra presso la Fondazione Pastificio Cerere, Liza Dieckwisch presenta una nuova serie di dipinti ispirati a fotografie di vari impasti romani. Le masse di pasta sono rappresentate dall’artista con i colori nero e viola e la loro consistenza è a metà tra il solido e il liquido. Sono strette da mani che sembrano assorbire i colori del soffitto in legno, relazionandosi così con lo spazio espositivo. Le fotografie sono stampate su un tessuto morbido e vengono rielaborate da Dieckwisch direttamente nello spazio espositivo, espandendole in composizioni pittoriche con silicone e pigmenti, in cui le proprietà fluide dell'impasto si riflettono in tutti gli elementi. Il risultato è un'installazione che si apre nello spazio e mette in discussione i mezzi classici della pittura.
Allo stesso modo, Laura White crea un'installazione site-specific cheindaga la pasta come mezzo scultoreo. L'installazione prevede una piattaforma che attraversa il centro dello spazio, intrecciandosi tra i pilastri. Le sue sculture di pasta occupano e abitano questa struttura rialzata, a volte cadendo sui bordi. Pieghe e increspature di pasta si muovono sulla superficie con un senso di urgenza, alcune dividendosi o rompendosi. Questi frammenti, diversi per dimensione e forma, evocano i resti di qualcosa che un tempo era intero, come le rovine di una grande struttura. I pezzi appaiono allo stesso tempo carnosi e lapidei, e ricordano i frammenti di marmo di una scultura barocca, sembrando allo stesso tempo morti e vivi. Fanno pensare alle interiora di un animale, alla pelle di un corpo umano o anche a tagli di carne marmorizzati esposti in una macelleria. Ispirandosi al concetto di Gian Lorenzo Bernini di rendere la pietra morbida come una pasta, White crea un ponte tra il quotidiano e il monumentale, permettendo al movimento e alla resistenza del materiale di guidare il suo processo artistico.
Tornate a Roma per questa mostra, le artiste hanno creato un'esperienza immersiva all'interno di uno spazio che si allinea perfettamente con i temi di cibo, materialità e trasformazione. Attraverso il suo profondo legame con il cibo e la storia e grazie alle sue caratteristiche architettoniche, che consentono di realizzare opere sia a parete che a pavimento, la Fondazione Pastificio Cerere rappresenta l'ambiente ideale per l'evoluzione della loro collaborazione. Inoltre, rafforza il forte sodalizio delle artiste con la città di Roma, dove hanno sviluppato la loro ricerca dal 2022 al 2023.

Nata nel 1968 nel Worcestershire, Regno Unito, Laura White è un'artista londinese. Ha conseguito un Master in Fine Art presso il Goldsmiths College, University of London (2002-2004). La sua pratica interdisciplinare comprende scultura, disegno, fotografia, scrittura e laboratori pratici sui materiali, con il progetto in corso www.tenderfoot.co.uk che esplora la materialità online.
Il suo lavoro è stato esposto presso Istituzioni come la New Art Gallery Walsall (Earthbound, 2024-25); CORNER7, Londra (Table Baroque nell'ambito di Subject Platter, 2024); Palazzo delle Esposizioni, Roma (Roma, un ritratto nell'ambito del Festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri, 2023); Frestonian Gallery, Londra (Soft Monuments, 2023); HS Projects, Londra (Pollute Volute, 2022).
White ha realizzato una serie di commissioni pubbliche, tra cui Baroque Sprawl. No 1 Station Approach, Hereford, Regno Unito. Commissionato da Meadow Arts e dall'Hereford College of Arts. 2024.

Nata nel 1989 a Kiel, Liza Dieckwisch è un'artista di Düsseldorf e Kiel. Ha studiato pittura sotto la guida di Katharina Grosse alla Kunstakademie di Düsseldorf.
Le sue opere sono state esposte in Istituzioni come il Museum für Neue Kunst di Friburgo, il Kunstpalast di Düsseldorf, il Neuer Kunstverein di Wuppertal e il Museum Kurhaus di Kleve. Ha inoltre svolto numerose residenze d'artista in città come Seoul, Kyoto, Detroit e Bucarest.
Dieckwisch ha ricevuto diversi premi prestigiosi, tra cui il Nordwestkunst Prize della Kunsthalle Wilhelmshaven (2020), la borsa di studio della Fondazione Kunstfonds (2019), il Promotion Prize for Fine Arts della città di Düsseldorf (2017), il Werner Deutsch Prize for Emerging Artists del Museum Kurhaus Kleve (2016) e il Premio Roma Villa Massimo (2022/23).
Una parte significativa della sua pratica artistica prevede la collaborazione con i collettivi artistici Mother of Pearl (dal 2013) e Artist Mukbang (dal 2018).

Opening: Martedì 6 maggio 2025 alle 18.00


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