Le Violon d’Ingres

Pier Paolo Pasolini, Autoritratto con fiore in bocca

 

Dal 01 Novembre 2018 al 03 Febbraio 2019

Roma

Luogo: Accademia di Francia a Roma – Villa Medici

Indirizzo: viale Trinità dei Monti 1

Orari: da martedì alla domenica, chiuso il lunedì, dalle 12 alle 19 (ultimo ingresso alle 18.30)

Curatori: Chiara Parisi

Costo del biglietto: Biglietto doppio per la mostra e la visita guidata dei giardini e di Villa Medici: intero 12 €, ridotto 6 €. Biglietto solo per la mostra: 6 €, gratuito per persone sotto i 18 anni

Telefono per informazioni: +39 06 67611

Sito ufficiale: http://www.villamedici.it/



Le Violon d’Ingres è una mostra che rende omaggio alla potenza storica di Villa Medici, con l’intento di far incontrare la storia dell’arte con il contemporaneo, creando un dialogo audace e inatteso.
 
Ideata daMuriel Mayette-Holtz, con la cura di Chiara Parisi fa seguito a UNE - il ciclo consacrato alle grandi artiste contemporanee - al Festival delle luci - Ouvert la Nuite al ciclo dedicato ai borsisti di Villa Medici L OROLe Violon d’Ingres nasce dal dialogo tra la curatrice e l’artista Christian Boltanski, mettendo in evidenza come l’arte può esprimere pratiche trasversali e radicali attraverso le personalità geniali di tutti i tempi. 
 
Incentrata sulla figura di Victor Hugo e su una selezione rigorosa e sorprendente dei suoi disegni – da molti artisti contemporanei considerati sempre più di grande ispirazione – l’esposizione presenta al contempo le passioni e le ossessioni, meno conosciute al pubblico, di figure straordinarie come Guillaume Apollinaire, Antonin Artaud, Samuel Beckett, Jean Cocteau, Sergueï Mikhailovich Eisenstein, Federico Fellini, Jean Genet, Sacha Guitry, Franz Kafka, Pierre Klossowski, Carlo Levi, René Magritte, Nelson Mandela, Louise Michel, Pier Paolo Pasolini, Arnold Schönberg, e dei contemporanei Etel Adnan, Chantal Akerman, Christian Boltanski, Chris Kraus, Pierre Guyotat, Abbas Kiarostami, David Lynch, Patti Smith e Robert Wilson.
 
Resa concreta dal suo celebre violino, la presenza di Jean-Auguste-Dominique Ingres – Prix de Rome e direttore di Villa Medici dal 1835 al 1841 – è una delle più eccezionali all’interno della mostra. Un artista che non ha mai subordinato la sua passione musicale a quella per la pittura. Ma proprio da lui nasce l’espressione idiomatica francese ‘avere un violon d’Ingres’, in riferimento a quelle passioni meno visibili, talvolta ossessioni, che oggi come in passato si affiancano alle pratiche “ufficiali” degli artisti coinvolti in questo progetto, intrecciandosi a esse, accompagnandole, “deviandole” e rendendone più denso il pensiero artistico.
 
Le Violon d’Ingres narra come l’idea di creazione artistica non possa essere ridotta o incasellata all’interno di griglie disciplinari, ma trovi linfa proprio dalla contaminazione tra pratiche e ambiti diversi, che concorrono alla formazione di poetiche, visioni e cambi di direzione a prescindere dal contesto, che sia politico, letterario, filosofico, artistico, musicale.
 
In armonia con lo spirito aperto a tutte le forme espressive che caratterizza Villa Medici, Le Violon d’Ingres è concepita attorno a opere d’arte che vanno da installazioni a dipinti, disegni, arazzi, sculture, immagini in movimento che delineano un percorso libero all’interno degli aspetti più intimi, ossessivi e radicali di personalità che hanno segnato per sempre la nostra visione del mondo. 
 
Un catalogo in tre lingue (francese, italiano, inglese), pubblicato da Electa-Mondadori, accompagna questa mostra, includendo un bel insieme iconografico delle opere e dei testi importanti di Chantal Akerman, Gérard Audinet, Boris Bergmann, Christian Boltanski, Italo Calvino, Ian Christie, Pierre Georgel, Donatien Grau, Stijn Huijts, Jean-Auguste-Dominique Ingres, Pierre Klossowski, Chris Kraus, Nelson Mandela, Federico Nicolao, Hans Ulrich Obrist, Pier Paolo Pasolini, Arnold Schönberg, Patti Smith, Jacqueline Sudaka-Bénazéraf, con l’introduzione di Muriel Mayette-Holtz e una conversazione tra Chiara Parisi e lo psichiatra Bernard Granger.

Inaugurazione stampa: giovedì 1 novembre 2018 ore 19

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