Marcello Mondazzi. Frammenti del Tempo
![Marcello Mondazzi. Frammenti del Tempo Marcello Mondazzi. Frammenti del Tempo](http://www.arte.it/foto/600x450/ca/14948-image001-2.png)
Marcello Mondazzi. Frammenti del Tempo
Dal 21 Marzo 2013 al 09 Giugno 2013
Roma
Luogo: Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali
Indirizzo: via Quattro Novembre 94
Orari: da martedì a domenica 9-19
Curatori: Nicoletta Cardano, Lucrezia Ungaro
Enti promotori:
- Roma Capitale
- Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico - Sovrintendenza Capitolina
Costo del biglietto: museo+mostra € 9.50 intero, € 7.50 ridotto
Telefono per informazioni: +39 06 0608/ 06 82077298
E-Mail info: ufficiostampa@zetema.it
Sito ufficiale: http://www.mercatiditraiano.it
Anfore, ciotole, cesti, resti di forme antiche della vita quotidiana creati appositamente con una materia del tutto originale. Sono le opere di Marcello Mondazzi, esposte ai Mercati di Traiano dal 21 marzo al 9 giugno 2013 nella mostra “Marcello Mondazzi. Frammenti del tempo”, promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovrintendenza Capitolina, con i Servizi Museali di Zètema Progetto Cultura.
Una ricerca artistica nata alla fine degli anni Settanta, quella di Mondazzi, varia e articolata, a partire dalla pittura con la Transavanguardia e il Citazionismoe dalle successive realizzazioni polimateriche, per arrivare poi alla scultura,incentrata sulla ricerca materica e sul tema della memoria e del frammento. Attraverso un processo complesso che si serve delle sollecitazioni dell’acqua, del fuoco, della manipolazione diretta, l’artista plasma e modella la materia in vario modo attraverso la combustione utilizzando una sostanza simbolo della modernità e della tecnologia contemporanea: la plastica.
Fogli e ritagli di metacrilato, policarbonato, perspex, vengono manipolati con un procedimento tecnico complesso che riprende il processo tradizionale della scultura. “Oggetti” che, al pari dei reperti archeologici che li circondano, testimoniano con il loro aspetto corrotto, il passaggio degli eventi e rivelano delle sembianze che possono essere comprese solo ripercorrendo mentalmente a ritroso il processo di alterazione.
E i Mercati di Traiano si rivelano una sede ideale, - in alcuni ambienti lungo la via Biberatica -scenario unico grazie alle sue particolari caratteristiche architettoniche e monumentali. Lo straordinario palinsesto di questo sito, costituito da stratificazioni di epoca classica, medioevale e moderna, viene potenziato dal percorso di osservazione e riflessione attivato dal lavoro di Mondazzi. Una suggestione creata non solo dal singolare accostamento tra lo scenario archeologico d’eccezione e il contemporaneo ma soprattutto dal dialogo continuo, avviato dal lavoro di questo artista, tra passato e presente, tra frammento e possibile ricostruzione di un intero irrimediabilmente perduto.
Sculture di grandi dimensioni ideate dall’artista proprio in coincidenza con il restauro – in corso - di un’importante raccolta di anfore ritrovate alla fine dell’Ottocento a Castro Pretorio e conservate in alcuni locali del Museo. Sarà infatti possibile, con adeguata programmazione, visitare il laboratorio la cui collezione, al termine degli interventi, tornerà nella cisterna restaurata e opportunamente attrezzata per l’esposizione e la conservazione dei materiali.
L’intreccio tra il volto archeologico dei Mercati di Traiano e le opere di Marcello Mondazzi si traduce in un messaggio di grande fascino: una mostra ricca ed intensa nella quale il visitatore è accompagnato alla scoperta e all’osservazione di una visione poetica del passato, della storia, della memoria.
Una ricerca artistica nata alla fine degli anni Settanta, quella di Mondazzi, varia e articolata, a partire dalla pittura con la Transavanguardia e il Citazionismoe dalle successive realizzazioni polimateriche, per arrivare poi alla scultura,incentrata sulla ricerca materica e sul tema della memoria e del frammento. Attraverso un processo complesso che si serve delle sollecitazioni dell’acqua, del fuoco, della manipolazione diretta, l’artista plasma e modella la materia in vario modo attraverso la combustione utilizzando una sostanza simbolo della modernità e della tecnologia contemporanea: la plastica.
Fogli e ritagli di metacrilato, policarbonato, perspex, vengono manipolati con un procedimento tecnico complesso che riprende il processo tradizionale della scultura. “Oggetti” che, al pari dei reperti archeologici che li circondano, testimoniano con il loro aspetto corrotto, il passaggio degli eventi e rivelano delle sembianze che possono essere comprese solo ripercorrendo mentalmente a ritroso il processo di alterazione.
E i Mercati di Traiano si rivelano una sede ideale, - in alcuni ambienti lungo la via Biberatica -scenario unico grazie alle sue particolari caratteristiche architettoniche e monumentali. Lo straordinario palinsesto di questo sito, costituito da stratificazioni di epoca classica, medioevale e moderna, viene potenziato dal percorso di osservazione e riflessione attivato dal lavoro di Mondazzi. Una suggestione creata non solo dal singolare accostamento tra lo scenario archeologico d’eccezione e il contemporaneo ma soprattutto dal dialogo continuo, avviato dal lavoro di questo artista, tra passato e presente, tra frammento e possibile ricostruzione di un intero irrimediabilmente perduto.
Sculture di grandi dimensioni ideate dall’artista proprio in coincidenza con il restauro – in corso - di un’importante raccolta di anfore ritrovate alla fine dell’Ottocento a Castro Pretorio e conservate in alcuni locali del Museo. Sarà infatti possibile, con adeguata programmazione, visitare il laboratorio la cui collezione, al termine degli interventi, tornerà nella cisterna restaurata e opportunamente attrezzata per l’esposizione e la conservazione dei materiali.
L’intreccio tra il volto archeologico dei Mercati di Traiano e le opere di Marcello Mondazzi si traduce in un messaggio di grande fascino: una mostra ricca ed intensa nella quale il visitatore è accompagnato alla scoperta e all’osservazione di una visione poetica del passato, della storia, della memoria.
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