Mariarosaria Stigliano. Seguendo il coniglio bianco
![Mariarosaria Stigliano. Seguendo il coniglio bianco, Studio Arte Fuori Centro, Roma Mariarosaria Stigliano. Seguendo il coniglio bianco, Studio Arte Fuori Centro, Roma](http://www.arte.it/foto/600x450/2e/21112-image002.jpg)
Mariarosaria Stigliano. Seguendo il coniglio bianco, Studio Arte Fuori Centro, Roma
Dal 01 Aprile 2014 al 18 Aprile 2014
Roma
Luogo: Studio Arte Fuori Centro
Indirizzo: via Ercole Bombelli 22
Orari: da martedì a venerdì 17-20
Curatori: Loredana Rea
Telefono per informazioni: +39 06 5578101
E-Mail info: info@artefuoricentro.it
Sito ufficiale: http://www.artefuoricentro.it/
Martedì 1 aprile 2014, alle ore 18 a Roma, presso lo Studio Arte Fuori Centro, via Ercole Bombelli 22, si inaugura la personale di Mariarosaria Stigliano Seguendo il coniglio bianco, curata da Loredana Rea.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 18 aprile, secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17 alle 20.
La mostra è il terzo appuntamento di Istruzioni per l’uso, ciclo di approfondimento, ideato dal critico Loredana Rea con l’intento di riflettere sul ruolo dell’arte, sul suo valore e sul suo campo d’azione.
Nel periodo compreso tra febbraio e maggio quattro artisti – Mariarosaria Stigliano, Lello Torchia, Umberto Cufrini e Serena Vallese – differenti per formazione e scelte operative, si confrontano per evidenziare l’importanza di una pratica di continuo e ricercato sconfinamento, strettamente connessa alle metodologie di lavoro e agli strumenti di espressione, suggerendo un itinerario complesso nella sua multiforme articolazione.
Per questa esposizione Mariarosaria Stigliano ha costruito un racconto noir dai toni intimistici e a tratti provocatori. Il punto di partenza sono i romanzi di Carroll ma la sua Alice è poco fiabesca e molto underground, che si muove tra la crudezza di una realtà fatta di violenza e sopraffazione e una dimensione onirica che non ha lieto fine.
I grandi lavori realizzati a grafite su carta o in tecnica mista (con una predominante di bianco e nero) suggeriscono le tappe emblematiche di un percorso iniziatico alla scoperta di sé in un mondo difficile da vivere tra solitudine straniante e inquietanti presenze. I personaggi creati dallo scrittore inglese si trasformano: Alice è ormai una giovane donna che deve affrontare le problematiche del presente, il coniglio è una figura maschile rassicurante e inquietante al tempo stesso, i fanti delle carte diventano soldati pronti a caricare, a delineare la complessità del vivere quotidiano.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 18 aprile, secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 17 alle 20.
La mostra è il terzo appuntamento di Istruzioni per l’uso, ciclo di approfondimento, ideato dal critico Loredana Rea con l’intento di riflettere sul ruolo dell’arte, sul suo valore e sul suo campo d’azione.
Nel periodo compreso tra febbraio e maggio quattro artisti – Mariarosaria Stigliano, Lello Torchia, Umberto Cufrini e Serena Vallese – differenti per formazione e scelte operative, si confrontano per evidenziare l’importanza di una pratica di continuo e ricercato sconfinamento, strettamente connessa alle metodologie di lavoro e agli strumenti di espressione, suggerendo un itinerario complesso nella sua multiforme articolazione.
Per questa esposizione Mariarosaria Stigliano ha costruito un racconto noir dai toni intimistici e a tratti provocatori. Il punto di partenza sono i romanzi di Carroll ma la sua Alice è poco fiabesca e molto underground, che si muove tra la crudezza di una realtà fatta di violenza e sopraffazione e una dimensione onirica che non ha lieto fine.
I grandi lavori realizzati a grafite su carta o in tecnica mista (con una predominante di bianco e nero) suggeriscono le tappe emblematiche di un percorso iniziatico alla scoperta di sé in un mondo difficile da vivere tra solitudine straniante e inquietanti presenze. I personaggi creati dallo scrittore inglese si trasformano: Alice è ormai una giovane donna che deve affrontare le problematiche del presente, il coniglio è una figura maschile rassicurante e inquietante al tempo stesso, i fanti delle carte diventano soldati pronti a caricare, a delineare la complessità del vivere quotidiano.
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