Maurizio Pierfranceschi. L’uomo e l’albero

Dal 18 Ottobre 2017 al 14 Gennaio 2018
Roma
Luogo: Museo Carlo Bilotti
Indirizzo: viale Fiorello la Guardia 6
Orari: da martedì a venerdì e festivi ore 10.00 - 16.00 (ingresso consentito fino alle 15.30). Sabato e domenica ore 10.00 - 19.00 (ingresso consentito fino alle 18.30). 24 e 31 dicembre ore 10.00-14.00 (ingresso consentito fino alle 13.30). Giorni di chiusura: Lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio
Curatori: Fabio Cafagna
Enti promotori:
- Roma Capitale
- Assessorato alla Crescita culturale di Roma - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 060608
E-Mail info: info@museocarlobilotti.it
Sito ufficiale: http://www.museocarlobilotti.it/
Più di cinquanta opere esposte di Maurizio Pierfranceschi.
Il titolo L'uomo e l'albero ricalca quello di un piccolo olio su tela – il primo della produzione dell’artista – esposto nel 1985 alla Galleria Ferro di Cavallo di Roma. Sin da allora la “fedeltà alle proprie radici”, come la definì Lorenza Trucchi, è stata al centro della ricerca di Pierfranceschi, trasformandosi di ciclo in ciclo, di anno in anno.
Uomo e natura, nelle carte, nei legni e nelle tele dell’artista si confondono, trapassano l’uno nell’altra, si rispecchiano, fino a divenire un impasto di colore e materia che, seppur formalmente controllato, ha il dono della spontaneità e della vitalità proprie del vivente.
Il percorso espositivo si apre sul Ninfeo, con un trittico di grandi tele in dialogo con l’insolita architettura che connota il luogo, generando corrispondenze inaspettate.
Il piccolo quadro L’uomo e l’albero viene messo a confronto con un nuovo grande pannello in legno che ne riprende il tema trent’anni dopo e un piccolo autoritratto in terracotta bianca.
Nelle altre due sale del piano terra sono esposti un ciclo di lavori su tela nei quali sono predominanti le riflessioni sulla pittura e sul paesaggio della terra di origine, le Marche; un selezionato nucleo di lavori su cartone e una serie di sculture che l’artista ha realizzato negli anni, con materiali di recupero: queste opere hanno il carattere di piccoli cosmi nei quali si incontrano elementi eterogenei che, pur nella differenza, sanno mantenere uno stupefacente equilibrio.
In occasione della mostra è pubblicato un catalogo con testi di Fabio Cafagna, Alberta Campitelli, Carlo Alberto Bucci, Enrico Castelli Gattinara e Ruggero Savinio.
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