Mauro Sgarbi. Lee Sergic e la genesi contesa
Dal 19 Gennaio 2017 al 19 Gennaio 2017
Roma
Luogo: Margutta Veggy Food & Art
Indirizzo: via Margutta 118
Telefono per informazioni: +39 06 32650577
E-Mail info: info@ilmargutta.bio
Giovedì 19 gennaio alle ore 19, presso gli spazi del ristorante vegetariano Margutta Veggy Food & Art, in via Margutta 118, a Roma, si terrà la presentazione ufficiale di «Lee Sergic e la genesi contesa», il primo fumetto del noto street artist italiano, Mauro Sgarbi. Si tratta di una novità assoluta: per la prima volta un artista di graffiti crea su carta un fumetto, non limitandosi a trasporne di famosi su muro. L'artista sarà presente e a disposizione dei partecipanti per customizzare la prima pagina del fumetto con uno sketch a piacere.
IL FUMETTO - Arriva nelle librerie un’assoluta novità nel panorama del graphic novel "Lee Sergic e la genesi contesa". Finalmente e per la prima volta uno street artist italiano si cimenta con il fumetto, non semplicemente traendone spunto ma dandogli vita su carta prima ancora che su parete. Non si tratta di traslare figure e caratteri in un contesto urbano. Più di un’artista ha fatto riferimento nei suoi graffiti al mondo comics, ma è questa la primissima volta che in Italia qualcuno che di solito dipinge sui muri decide di far nascere un personaggio su carta.
Appena lo inizi a sfogliare credi di trovarti di fronte a una sorta di trasposizione al maschile di Alice in Wonderland, riproposto nella frastagliata ed eccitante realtà storica di fine '900. Lee è un ragazzo, probabilmente sulla ventina e dall’aspetto quasi efebico, i tratti apollinei, capelli lunghi biondi, occhi chiari e fisico affusolato. Compare in un limbo, sul confine di una dimensione che si immette in un’altra, così ha inizio "Lee Sergic e la genesi contesa": l’apertura di una porta, l’ingresso maldestro in un mondo dai tratti fantasy e distopici.
Non ci sono colori e questo gli habitué del fumetto lo sanno, tuttavia lo scenario riporta alla mente le chiazze fluorescenti e cangianti tipiche del romanzo di Lewis Carroll. Vi sono enormi piante parlanti, insetti e vari altri Animali fantastici, che, in questo periodo si sa, vanno molto di moda. Il mondo dei caratteri afferenti l’universo di eroi, anti eroi e super eroi è ormai cifra portante dell’intrattenimento, dal cinema alla tv. Un fenomeno cavalcato dalle grandi produzioni che hanno scelto di pescare a piene mani in questo succoso bacino.
LA STORIA - Qui siamo davanti a qualcosa di molto diverso perché Lee Sergic, protagonista dal nome che è tutto un programma, non reca in dote ( almeno per il momento ) nessun super potere o passato da semidio. Il profilo corrisponde a quello di un tizio qualunque uscito fuori da Trastevere o dal Pigneto e che, per sbaglio ma in realtà anche seguendo un preciso disegno divino, si trova a vivere un destino da cavia crono-dimensionale. Lee Sergic è generato dalle divinità celesti riunite in un meeting ultra-terreno, proprio nel momento più cruciale della spartizione delle anime. Un intoppo, qualcosa non torna e ognuno ne reclama la paternità. Si rompe un equilibrio. A chi apparterrà la sorte di Lee, quale sarà il suo destino sulla terra? Una decisione viene presa, del resto è inevitabile e il protagonista si trova ad affrontare un futuro costellato dalle molteplici “esperienze” e dai capricci che gli dei gli sottoporranno. Scene di vita reale, un viaggio attraverso tre continenti fino ad arrivare a Roma.
I CAMEI E I TEMI - Numerosi i succulenti camei che i cultori della letteratura psicotropa e del graphic novel non potranno ignorare. Da uno dei principali caratteri di Andrea Pazienza (che non sveliamo) alle chicche di Carlos Castaneda, per atterrare sul luccicante acciaio dell’armatura di Jeeg Robot. Nondimeno le tematiche sociali sono alla portata di quest'uomo qualunque che si troverà a vivere un destino tutt’altro che normale, alla ricerca della sua identità tra discriminazione, razzismo, indifferenza e violenza della polizia. Temi attuali e controversi sotto gli occhi di tutti ma ormai diventati oggetto di assuefazione: il bullismo, la repressione delle forze dell’ordine che prevaricano sia nei piani di realtà che in quelli più fantastici di passaggio dimensionale. Il fumetto è edito per i tipi delle Edizioni Il Galeone, casa editrice da poco affacciatasi nell’ostico panorama italiano.
M.SGARBI - M. Sgarbi, all'anagrafe Mauro Sgarbi, nasce nel 1972 in Malaysia. Dopo aver viaggiato in lungo e largo per il sud est asiatico, si trasferisce definitivamente a Roma nel 1982., l'Arte scorreva forte nelle sue vene. Non frequenta l'Accademia d'arte ma, proveniente da una famiglia di artisti francesi tramandati di padre in figlio da lunghe generazioni, si forma da autodidatta sperimentando molteplici tecniche e stili artistici. Dal 1994 al 1996 studia alla “Scuola Romana dei Fumetti” in Roma e nel 2006 ho animazione e modellazione 3D alla “VanArts” in Vancouver (Canada). Dal 2006 al 2010 è alla “Academy Program Study” in Roma per studiare presso la "bottega" del pittore romano Michele Varvo. Nel 2010 studia nudo femminile presso la RUFA – Rome University of Fine Arts (Italy). M.Sgarbi è pittore prettamente surrealista e metafisico con una ricerca che verte alla rappresentazione di mondi paralleli o situazioni oniriche.
LA MOSTRA "STREET" DE IL MARGUTTA - Prosegue con successo, nelle sale del ristorante vegetariano Il Margutta, la mostra "Margutta Stazione Urban", curata da Francesca Barbi Marinetti e voluta da Tina Vannini. Dal barocco al neo pop, dal pop surrealismo al lettering, i nomi degli street artist in mostra: Beetroot, Gomez, Lucamaleonte, Moby Dick, M.sgarbi, Omino71, Solo e Daniele Tozzi. La mostra sarà visitabile sino al 15 febbraio. Il progetto espositivo, avviato sin dall’inizio in stretta collaborazione con Emergenza Sorrisi, è un progetto di solidarietà finalizzato alla raccolta di fondi per scopi. Le opere saranno battute all'asta in occasione dell'evento di chiusura previsto per il 12 febbraio 2017: parte del ricavato sarà devoluto all'associazione benefica. Andranno all'asta anche i decori natalizi firmati Moby Dick, che ha rivisitato con il suo inconfondibile stile, tra spray e tag, i più comuni simboli natalizi.
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