Meletios Meletiou. Buffer Zone

Meletios Meletiou, ReSize To Fit11 , 2020. Spugna di poliuretano solidificata con cemento, colore acrilico e primal. Dimensioni varie. Crediti Giorgi
Dal 14 Settembre 2022 al 21 Ottobre 2022
Roma
Luogo: Fondazione Pastificio Cerere
Indirizzo: Via degli Ausoni 7
Orari: dal Lunedì al Venerdì dalle 15:00 alle 19:00. Da Ottobre: dal Martedì al Sabato dalle 15:00 alle 19:00
Curatori: Gaia Bobò
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 45422960
E-Mail info: info@pastificiocerere.it
Sito ufficiale: http://www.pastificiocerere.it | Tel.
Martedì 13 settembre 2022 la Fondazione Pastificio Cerere presenta Buffer Zone, la prima mostra personale a Roma di Meletios Meletiou (Lemesos, Cipro, 1989) a cura di Gaia Bobò, aperta al pubblico da mercoledì 14 settembre a venerdì 21 ottobre 2022.
Il progetto – concepito per lo Spazio Molini come intervento site-specific – indaga l’apparente familiarità deimotivi edei pattern dello spazio pubblico,attivando un’indagine critica sul tema dell’architettura ostile, intesa come espressione di un design “paranoico e ansioso” (Robert Park) confliggente con l’esperienza corporea degli individui nello spazio urbano, al punto da comprometterne le libertà personali e politiche.
Meletiou assume come punto di partenza l’ambiguità del concetto di decoro, inteso da un lato come decorazione e dall’altro come decenza, attingendo agli oggetti del quotidiano per convertirli in sistemi ad alta tensione. È significativo nella sua produzione il ricorso all’immaginario legato al gioco, come si evince dal rimando alle giostre per l’infanzia o ai pallottolieri. Il processo di graduale drammatizzazione della materia altera la vocazione primigenia di questi oggetti, svelandone una nuova natura inospitale e insidiosa, che si concretizza proprio nel parallelismo e nell’ambiguità con le strutture dell’architettura ostile.
Le opere dell’artista sono a loro volta architetture che creano percorsi fisicamente impattanti: impedimenti, direzioni obbligate, aperture a punti di vista inesplorati, orientando l’attenzione dello spettatore grazie all’intervento diretto sulle sue possibilità di spostamento. Inevitabile, in questo senso, il richiamo al contesto sociopolitico cipriota, presente nell’eco simbolica del concetto di muro o barriera.
In occasione della mostra sarà realizzato e presentato il libro d’artista Epidermis, edito da Viaindustriae. La pubblicazione riunirà una serie di contribuiti teorici sui temi principali della mostra e una selezione di stampe dell’artista in edizione limitata.
La mostra è realizzata in partnership con L’Ambasciata della Repubblica di Cipro a Roma.
Il progetto, promosso da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, è vincitore dell'Avviso Pubblico "Estate Romana 2022 - Riaccendiamo la Città, Insieme" curato dal Dipartimento Attività Culturali
Meletios Meletiou (Lemesos, Cipro, 1989), vive e lavora tra Cipro e Roma. Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, dove si è laureato in Arti Visive e Decorazione nel 2016. Il suo studio è situato nel complesso del Pastificio Cerere. Nel 2016 avvia il progetto Imaginary Friends, articolato in workshop e laboratori rivolti ai migranti, svolti tra Lesbos e Atene, il cui processo è stato documentato nel volume “The Others”. Tra le principali mostre a cui ha preso parte: Porta Portese, SPAZIOMENSA, Roma 2021; Fenêtre Jaune Cadmium, a cura di Sarah Linford, Istituto di Cultura Francese, Roma 2018; Maps-Spam, a cura di Alessandra Arancio, Società Geografica Italiana/Villa Celimontana, Roma 2018; Developing Cities a cura di Angelica Gatto e Emanuele Riccomi, Superstudio, Milano 2018; Quattro artisti al Castello, a cura di Cecilia Casorati, Castello di Santa Severa, 2016. Nel 2020, per il progetto Una Vetrina a cura di Giulia Pollicita, realizza l’installazione ReSize To Fit.
Il progetto – concepito per lo Spazio Molini come intervento site-specific – indaga l’apparente familiarità deimotivi edei pattern dello spazio pubblico,attivando un’indagine critica sul tema dell’architettura ostile, intesa come espressione di un design “paranoico e ansioso” (Robert Park) confliggente con l’esperienza corporea degli individui nello spazio urbano, al punto da comprometterne le libertà personali e politiche.
Meletiou assume come punto di partenza l’ambiguità del concetto di decoro, inteso da un lato come decorazione e dall’altro come decenza, attingendo agli oggetti del quotidiano per convertirli in sistemi ad alta tensione. È significativo nella sua produzione il ricorso all’immaginario legato al gioco, come si evince dal rimando alle giostre per l’infanzia o ai pallottolieri. Il processo di graduale drammatizzazione della materia altera la vocazione primigenia di questi oggetti, svelandone una nuova natura inospitale e insidiosa, che si concretizza proprio nel parallelismo e nell’ambiguità con le strutture dell’architettura ostile.
Le opere dell’artista sono a loro volta architetture che creano percorsi fisicamente impattanti: impedimenti, direzioni obbligate, aperture a punti di vista inesplorati, orientando l’attenzione dello spettatore grazie all’intervento diretto sulle sue possibilità di spostamento. Inevitabile, in questo senso, il richiamo al contesto sociopolitico cipriota, presente nell’eco simbolica del concetto di muro o barriera.
In occasione della mostra sarà realizzato e presentato il libro d’artista Epidermis, edito da Viaindustriae. La pubblicazione riunirà una serie di contribuiti teorici sui temi principali della mostra e una selezione di stampe dell’artista in edizione limitata.
La mostra è realizzata in partnership con L’Ambasciata della Repubblica di Cipro a Roma.
Il progetto, promosso da Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, è vincitore dell'Avviso Pubblico "Estate Romana 2022 - Riaccendiamo la Città, Insieme" curato dal Dipartimento Attività Culturali
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