Narrazioni d’argilla. Gli Archetipi nelle fiabe e nei miti
Dal 18 Settembre 2020 al 15 Novembre 2020
Roma
Luogo: Museo delle Mura
Indirizzo: via di Porta San Sebastiano 18
Orari: ore 9.00-14.00. Chiuso il lunedì; la biglietteria chiude mezz’ora prima. Giorni di chiusura Lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio, 1 maggio
Curatori: Manuela Troilo
Enti promotori:
- Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 060608
Sito ufficiale: http://www.museodellemura.it
Le torri delle Mura Aureliane, la sapiente arte ceramica di un gruppo di artiste e il fantastico mondo simbolico delle fiabe: sono questi gli elementi che compongono la mostra “NARRAZIONI D’ARGILLA. Gli Archetipi nelle fiabe e nei miti” ospitata al Museo delle Mura dal 18 settembre al 15 novembre 2020.
L’esposizione, a ingresso gratuito e promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è ideata dall’associazione culturale Officina creativa le Lase ed è curata da Manuela Troilo.
La mostra fa parte di ROMARAMA, il programma culturale di Roma Capitale.
Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
“Narrazioni d’argilla” è una rassegna d’arte ceramica in cui l’argilla è lavorata in tutte le declinazioni possibili, con particolare attenzione alle sperimentazioni e contaminazioni dell’avanguardia artistica contemporanea.
Unite dall’amore per un mezzo espressivo così versatile, diciotto artiste provenienti da percorsi molto diversi si sono unite in questo progetto espositivo per raccontare le loro emozioni intessute di ricordi di infanzia e rappresentare gli archetipi femminili che si incontrano nelle favole, nei miti, e nei racconti epici. Attraverso un insieme di oltre 70 opere di dimensioni differenti – alcune quasi miniature, altre alte 2 metri – propongono spunti di riflessione e insieme di giocosa fantasia espressiva, spaziando dalle citazioni di Basile a quelle di Calvino, secondo cui la fiaba è una spiegazione generale della vita; il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna, soprattutto per la parte di vita che è il farsi un destino: la giovinezza, che poi vede la sua conferma nella maturità e nella vecchiaia.
Le artiste sono Francesca Bedetti, Eugenia Berčić, Fernanda Andrea Cabello, Cinzia Catena, Luisa del Vecchio, Alessandra Di Marco, Emanuela Fabozzi, Anna Maria Grippo, Robbie Mazzaro, Maria Grazia Morsella, Speranza Neri, Paola Ramondini, Francesca Romana Sansoni, Alessandra Spina, Manuela Troilo, Raffaella Troise, Maria Valerio, Tatiana Viduatto.
La mostra si snoda all’interno degli spazi di Porta San Sebastiano, nelle due torri e nel camminamento che sovrasta la porta delle mura difensive di Roma.
In apertura di percorso è possibile ammirare vere e proprie narrazioni d’argilla: alcune piante magiche con i loro semi, la pelle del drago, antiche calligrafie incise su cubi in ceramica attraversati dal tempo e lastre di terra cromata.
Nella sala sopra la porta, poi, la creta assume sembianze di volti che raccontano le storie di principesse, fate, streghe e regine che, alternandosi a opere in cui le frammentazioni della materia fluttuano nell’etere, si ricompongono in una sintesi di simboli e miti.
Le opere esposte presentano molte delle tecniche ceramiche e decorative quali il neriage, l’engobbio, il bucchero, il raku, naked, pitfire e obvara.
Infine, uno spazio è dedicato anche alla produzione artistica di 10 bambini (allievi del Laboratorio “Colori in volo” di Alessandra Di Marco) che, attraverso il progetto “Il mondo di Pinocchio”, rappresentano la bellezza della manipolazione della terra e la freschezza del gesto ingenuo e originale di un fanciullo.
Il valore dell’argilla
L’argilla è una materia solo apparentemente povera; è ricca di significati artistici e spirituali. I manufatti in argilla sono infatti la più antica delle forme artigianali di cui siano pervenute testimonianze attraverso i secoli e sono stati di fondamentale importanza per la cronologia universale (i reperti più antichi di argilla cruda lavorata risalgono a circa 9.000 anni fa).
Il ceramista è una figura quasi mitica, perché la trasformazione e la lavorazione dell’argilla si ricollegano intimamente all’azione divina del Creatore. Le antiche religioni impiegavano la ceramica per riprodurre tangibilmente i loro dei, formulando riti propiziatori per mezzo di “immagini” in argilla.
Per entrare al museo
Attesa del proprio turno a distanza di sicurezza (almeno 1 m). Misurazione temperatura con termoscanner (non è possibile accedere con temperatura uguale o superiore a 37.5). Esibire il biglietto digitale o la stampa cartacea del print@Home senza passare dalla biglietteria.
Nel museo
È obbligatorio l’uso della mascherina. Vietati gli assembramenti. Distanza di sicurezza (almeno 1 m), a eccezione delle famiglie. È disponibile il gel per mani/guanti. Ingresso ai wc contingentato. Si prega di seguire la segnaletica.
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