Salvador Dalì. Tra arte e mito
Dal 25 Gennaio 2025 al 27 Luglio 2025
Roma
Luogo: Museo Storico della Fanteria
Indirizzo: Piazza di Santa Croce in Gerusalemme 7
Orari: Dal lunedì al venerdì: dalle ore 09,30 alle ore 19,30. Sabato e domenica: dalle ore 09,30 alle ore 20,30. Ultimo ingresso trenta minuti prima della chiusura
Curatori: Vincenzo Sanfo
Costo del biglietto: € 15,00 Biglietto intero WEEKEND E FESTIVI € 13,00 Biglietto intero Feriali € 10,00 Biglietto Ridotto (solo in biglietteria): TUTTI I GIORNI Giovani fino a 14 anni Giornalisti, Universitari, Convenzioni € 10,00 Gruppi oltre 10 persone € 16,00 Biglietto Open Include ingresso salta la fila € 5,00 Scuole Gratuito Bambini fino a 5 anni
Telefono per prevendita: +39 351 840 3634
Telefono per informazioni: +39 333 609 5192
E-Mail info: prenotazioni@navigaresrl.com
La mostra, che sarà visitabile dal 25 gennaio al 27 luglio 2025, gode del patrocino della Regione Lazio, di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura Italia e di Oficina Cultural de la Embajada de España.
Saranno presenti alla conferenza di presentazione, il curatore Vincenzo Sanfo, che illustrerà il significato di alcune delle opere, spiegando il fil rouge che le lega e il percorso che attende il visitatore, e Salvatore Lacagnina, Responsabile di Navigare. Porterà i suoi saluti l’Ambasciatore del Regno di Spagna in Italia, Miguel Fernández-Palacios M., che ha espresso grande interesse per la mostra, che rappresenta un segno tangibile dell’impegno per la cooperazione culturale e la promozione della cultura spagnola in Italia.
Un’occasione unica per immergersi nel mondo e nell’arte di Dalí, maestro del surrealismo dall’estro creativo inconfondibile, accompagna il pubblico in mondi onirici e straordinari, trasformando il subconscio in espressione artistica. Le sue opere non rappresentano solo capolavori unici, ma autentici percorsi nelle profondità della mente umana, dove si intrecciano una tecnica impeccabile, un'immaginazione sconfinata e un'analisi profonda della natura dell'essere umano
Sono circa 80 le opere provenienti da collezioni private di Belgio e Italia, tra le quali anche serie composte da numerosi pezzi, per un viaggio nell'arte e nel mito del genio di Salvador Dalí. Disegni, sculture, ceramiche, boccette di profumo, incisioni, litografie, documenti, libri e fotografie conducono il pubblico a immergersi nell’universo daliniano, libero dalla rigidità delle regole, dove la realtà è costituita dai sogni.
A completare questo percorso, sono esposte anche opere di altri autori che hanno condiviso con Dalí l’idea di un'arte dal carattere onirico e surreale. Un evento che per i lavori esposti assume una straordinaria rilevanza a livello internazionale, celebrando non solo Dalí, ma anche l’intero panorama surrealista europeo.
“L’itinerario espositivo si sviluppa con un approccio antologico, partendo dai primi anni della carriera dell'artista e dal fondamentale incontro con figure come il poeta Federico García Lorca, rappresentato in mostra da inediti disegni surrealisti, e il regista Luis Buñuel, presente con spezzoni di film che hanno segnato il percorso creativo di Dalí. – Spiega il curatore Vincenzo Sanfo – Questi legami hanno contribuito a plasmare il futuro di uno dei più grandi protagonisti dell’arte del Novecento. Il percorso continua attraverso tutte le fasi della produzione artistica di Dalí, fino alle ultime sperimentazioni oniriche degli anni finali della sua vita”.
Tra le opere in esposizione si trovano anche molte litografie, comprese quelle legate ai lavori di García Lorca e alla Divina Commedia, incisioni a puntasecca, disegni, arazzi, sculture, oggetti in vetro, ceramiche, gioielli e una serie di fotografie, libri e documenti che arricchiscono ulteriormente la collezione.
“Questa mostra rappresenta, in un periodo così intenso di attività legate al Giubileo 2025, un’occasione unica per immergersi nel genio creativo di Dalí e nel contesto artistico e culturale del surrealismo, offrendo una prospettiva completa e affascinante su uno dei movimenti più influenti del secolo scorso, fornendo anche un’interessante testimonianza storica del sentire di quei tempi. – Aggiunge Salvatore Lacagnina, Responsabile di Navigare – Un percorso in cui l’arte appare potente e immediata, che suscita forti emozioni nello spettatore, senza necessariamente essere un esperto. Un viaggio nel ‘bello’, per avvicinare e far appassionare a questo mondo chiunque varchi la soglia di ingresso al museo”.
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