Salvator Rosa. Rosa Rame
Dal 09 Aprile 2014 al 29 Giugno 2014
Roma
Luogo: Istituto nazionale per la Grafica - Palazzo Poli
Indirizzo: via Poli 54
Orari: 10-19; chiuso lunedì
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 69980242 / 06 69980257
E-Mail info: in-g.ufficiostampa@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.grafica.beniculturali.it
L'Istituto nazionale per la Grafica dedica per la prima volta una mostra monografica all’opera grafica di Salvator Rosa (Napoli, 21 luglio 1615 - Roma, 15 marzo 1673) esponendo il proprio patrimonio di matrici, stampe e disegni dell’artista napoletano.
90 acqueforti, 30 matrici, 10 disegni, vengono offerti all’attenzione del pubblico e degli studiosi negli spazi espositivi del Museo dell’Istituto in via della Stamperia.
Accanto alle opere di Rosa, 5 volumi, 5 documenti autografi, prestati dalla Biblioteca nazionale centrale di Roma, dalla Biblioteca nazionale di Napoli, dalla Biblioteca dell’Accademia dei Lincei e Corsiniana, e dalla Biblioteca dell’Istituto di Archeologia e Storia dell’Arte, documentano momenti e temi biografici dell’artista. Sono esposte anche 2 incisioni di Jusepe de Ribera e 2 incisioni di Filippo Napoletano.
Oltre al Codice Rosa di cui si ricostruisce la storia e si avanzano nuove interpretazioni (taccuino o album) sono esposti il bozzetto, la matrice e la stampa, de La Caduta dei giganti, il Genio di Salvator Rosa e Alessandro Magno nello studio di Apelle. Esposte anche le 62 figurine e tutte le acqueforti di medio e grande formato.
'Una mostra articolata – dichiara Maria Antonella Fusco, dirigente dell’Istituto nazionale per la Grafica – che l’Istituto nazionale per la Grafica organizza in vista delle celebrazioni per i 400 anni dalla nascita di Salvator Rosa'. Il catalogo, in italiano e in inglese, a cura di Maria Rosaria Nappi, contiene saggi critici sulla figura dell’artista con collegamenti all’ambito culturale nel quale operava e pubblica documenti inediti sulla sua attivit?incisoria.
Gli altri autori del volume sono: Grazia Pezzini Bernini, già responsabile del Laboratorio di Diagnostica delle matrici dell’Istituto nazionale per la Grafica; Gian Giotto Borrelli, docente di Storia dell’Arte dell’Università di Suor Orsola Benincasa; Giuseppe Trassari, responsabile del Laboratorio di Diagnostica dell’Istituto, insieme a Lucia Ghedin e a Luigi Zuccarello.
90 acqueforti, 30 matrici, 10 disegni, vengono offerti all’attenzione del pubblico e degli studiosi negli spazi espositivi del Museo dell’Istituto in via della Stamperia.
Accanto alle opere di Rosa, 5 volumi, 5 documenti autografi, prestati dalla Biblioteca nazionale centrale di Roma, dalla Biblioteca nazionale di Napoli, dalla Biblioteca dell’Accademia dei Lincei e Corsiniana, e dalla Biblioteca dell’Istituto di Archeologia e Storia dell’Arte, documentano momenti e temi biografici dell’artista. Sono esposte anche 2 incisioni di Jusepe de Ribera e 2 incisioni di Filippo Napoletano.
Oltre al Codice Rosa di cui si ricostruisce la storia e si avanzano nuove interpretazioni (taccuino o album) sono esposti il bozzetto, la matrice e la stampa, de La Caduta dei giganti, il Genio di Salvator Rosa e Alessandro Magno nello studio di Apelle. Esposte anche le 62 figurine e tutte le acqueforti di medio e grande formato.
'Una mostra articolata – dichiara Maria Antonella Fusco, dirigente dell’Istituto nazionale per la Grafica – che l’Istituto nazionale per la Grafica organizza in vista delle celebrazioni per i 400 anni dalla nascita di Salvator Rosa'. Il catalogo, in italiano e in inglese, a cura di Maria Rosaria Nappi, contiene saggi critici sulla figura dell’artista con collegamenti all’ambito culturale nel quale operava e pubblica documenti inediti sulla sua attivit?incisoria.
Gli altri autori del volume sono: Grazia Pezzini Bernini, già responsabile del Laboratorio di Diagnostica delle matrici dell’Istituto nazionale per la Grafica; Gian Giotto Borrelli, docente di Storia dell’Arte dell’Università di Suor Orsola Benincasa; Giuseppe Trassari, responsabile del Laboratorio di Diagnostica dell’Istituto, insieme a Lucia Ghedin e a Luigi Zuccarello.
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