Sergio Visciano. Statuae Vivae
Dal 01 Ottobre 2021 al 01 Novembre 2021
Roma
Luogo: Museo Nazionale Romano - Palazzo Altemps
Indirizzo: Piazza di Sant'Apollinare 46
Orari: dal martedì al venerdì dalle 14.00 alle 19.45; sabato e la domenica dalle 10.30 alle 19.45
Curatori: Paola Riccardi
Costo del biglietto: L’ingresso sarà consentito solo ai possessori del Green Pass o di una certificazione equivalente
Sito ufficiale: http://museonazionaleromano.beniculturali.it
I corpi nudi delle statue sembrano muoversi, tra chiaroscuri e luci psichedeliche, negli scatti di Sergio Visciano in mostra dal 2 ottobre al 1°novembre presso il Museo Nazionale Romano nella sede di Palazzo Altemps. Ventitré immagini che interpretano alcuni capolavori dell’arte classica appartenenti alle collezioni del Museo Nazionale Romano, ma anche dei Musei Capitolini, del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, del Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia e di Palazzo Mattei di Giove a Roma.
Il progetto è risultato tra i vincitori della manifestazione di interesse indetta dal Museo Nazionale Romano a marzo 2020, nell’ambito del progetto "Archeologia e Fotografia", con l'obiettivo di far conoscere il patrimonio archeologico italiano e straniero attraverso il linguaggio fotografico.
Spiega il Direttore del Museo Nazionale Romano Stéphane Verger: “Con la mostra Statuae Vivae di Sergio Visciano si inaugura la prima mostra fotografica del progetto “Archeologia e Fotografia” del Museo Nazionale Romano. Il progetto è nato per promuovere il patrimonio archeologico attraverso il linguaggio universale della fotografia. Inoltre, il legame tra le opere e le immagini consente di rafforzare la relazione che esiste tra il Museo, il territorio in cui si inserisce e la creatività contemporanea.
La mostra trova, quindi, nella sede di Palazzo Altemps la cornice ideale per un racconto visivo dedicato alla scultura antica, ponendosi in costante dialogo con le opere delle collezioni nobiliari qui conservate”.
Un viaggio fotografico, tra passato e presente, avvenuto in luoghi che ospitano opere antiche di incomparabile valore e bellezza.
Il primo corpo del lavoro, iniziato tra il 2006 e il 2007, è stato realizzato tra Roma, Napoli e Baia. Si è andato così a costituire un primo nucleo di opere che sono state esposte nel 2011 presso la Reggia di Colorno, nell’ambito del Festival ColornoPhotolife, poi successivamente, nel 2018, il progetto ha visto l’ospitalità del Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel castello di Baia, nella cui cornice si è andato ad inserire, con un allestimento site specific sia all’interno che nelle logge esterne.
La serie fotografica nasce dall’idea di valorizzare la statuaria classica presente nei più importanti musei archeologici del territorio nazionale, parte integrante dell’immaginario collettivo sull’antichità, sulla bellezza, sulla classicità. Con l’intento di creare una forte connessione tra l’opera d’arte e lo spettatore, si intendono valorizzare l’essenza dell’opera statuaria ed il proprio intrinseco messaggio che va oltre il tempo ed il contesto storico in cui è stata realizzata.
Prendendo spunto dalla serie Mediterraneo del celebre fotografo Mimmo Jodice, in Statue Vivae Sergio Visciano osserva la luce che nelle diverse ore del giorno colpisce le statue e, utilizzando una tecnica di mosso in ripresa e una successiva rielaborazione digitale, realizza le sue foto. Lavora, in particolare, sull’addizione di elementi cromatici creando raffigurazioni in cui il colore diventa segno espressivo. L’osservazione che il fotografo fa delle sculture mette l’accento su un particolare gesto, una movenza, uno sguardo, con il fine ultimo di rendere l’opera “viva”.
“I diversi colori che ho utilizzato vogliono sottolineare lo "spirito" di ogni statua, esaltarne la forza o la dolcezza, la seduttività o la timidezza. Le sculture degli dei dell’Olimpo, oltre alla bellezza, raccontano il mito e la storia dell’Occidente, per questo ne sono stato affascinato e ho reputato necessario catturarli con la mia lente fotografica e rielaborare poi le immagini in chiave contemporanea. Questi miti, questi dei, sono ancora tra noi, e sono parte di noi, della nostra storia”, racconta Sergio Visciano.
Le immagini del passato e la classicità sono quindi reinterpretate in chiave contemporanea e allestite nella sala delle esposizioni temporanee al primo piano del Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps. Le ventitré immagini sono incorniciate da grandi strutture di ferro di modulo triangolare, che creano così un gioco di prospettive e suggestioni. La disposizione delle immagini concede al visitatore il tempo e lo spazio di riflessione, offrendo anche un effetto sorpresa nello scoprire le immagini del mito rese vive dall’occhio del fotografo.
"Con Statuae Vivae Sergio Visciano reinterpreta la scultura classica e, con l’aggiunta di colore e movimento, dà vita a personaggi pulsanti che travalicano la classicità per diventare contenuti universali e morali," afferma la curatrice Paola Riccardi.
Sergio Viscianonasce a Verona nel 1969. È un geologo e sin dagli studi universitari partecipa ad alcuni importanti scavi archeologici nel territorio di Padova. Si appassiona e specializza in fotografia e dal 2012 al 2016 condivide lo studio con l’artista fotografo Mauro Fiorese. Nel 2012 frequenta un corso per Curatore di eventi di arte contemporanea presso la galleria A+A di Venezia, che gli consente di studiare i maggiori movimenti artistici contemporanei. Espone i suoi lavori presso alcuni importanti spazi e musei italiani tra cui Spazio Lattuada, Reggia di Colorno, Galleria Made 4 Art, Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia. Ha pubblicato nel 2012 il libro “La Divina Commedia per Immagini” per Edizioni Valdonega.
Paola Riccardi è laureata in lettere moderne a indirizzo estetico e ha collaborato stabilmente dal 1997 al 2009 con l'Agenzia Grazia Neri alla produzione e distribuzione di mostre fotografiche. Dal 2004 è curatrice di mostre e progetti editoriali della onlus Fotografi Senza Frontiere, di cui dal 2010 al 2015 ha ricoperto la carica di vice-presidente. Dal 2000 è curatrice della mostra e conservatrice dell'archivio Inge Fotoreporter di Inge Schoenthal Feltrinelli. Nel 2008 ha coordinato la mostra per il centenario di Gisèle Freund presso la Galleria Sozzani di Milano e firmato tre contributi critici nel volume Gisèle Freund Ritratti d'autore, Silvana editoriale. Nel 2010 e 2011 ha diretto il festival ColornoPhotoLife e tre aste per FSF Auction4Action, presso Sotheby's a Milano. Ha svolto attività di docenza presso Accademia delle Arti e dei Mestieri del Teatro alla Scala, dove tuttora insegna, IED, Istituto J. Kaverdash, Bottega Immagine, DiiPhotoSchool. Dal 2016 a tutt’oggi è direttrice artistica della rassegna espositiva AltriMondi, presso la galleria espositiva di Cascina Martesana “El bagnin de’ Gorla” e dal 2017 cura esposizioni fotografiche presso lo spazio espositivo “Alcentoquarantadue” a NO.LO Milano.
Inaugurazione 1° ottobre dalle ore 19.45
Il progetto è risultato tra i vincitori della manifestazione di interesse indetta dal Museo Nazionale Romano a marzo 2020, nell’ambito del progetto "Archeologia e Fotografia", con l'obiettivo di far conoscere il patrimonio archeologico italiano e straniero attraverso il linguaggio fotografico.
Spiega il Direttore del Museo Nazionale Romano Stéphane Verger: “Con la mostra Statuae Vivae di Sergio Visciano si inaugura la prima mostra fotografica del progetto “Archeologia e Fotografia” del Museo Nazionale Romano. Il progetto è nato per promuovere il patrimonio archeologico attraverso il linguaggio universale della fotografia. Inoltre, il legame tra le opere e le immagini consente di rafforzare la relazione che esiste tra il Museo, il territorio in cui si inserisce e la creatività contemporanea.
La mostra trova, quindi, nella sede di Palazzo Altemps la cornice ideale per un racconto visivo dedicato alla scultura antica, ponendosi in costante dialogo con le opere delle collezioni nobiliari qui conservate”.
Un viaggio fotografico, tra passato e presente, avvenuto in luoghi che ospitano opere antiche di incomparabile valore e bellezza.
Il primo corpo del lavoro, iniziato tra il 2006 e il 2007, è stato realizzato tra Roma, Napoli e Baia. Si è andato così a costituire un primo nucleo di opere che sono state esposte nel 2011 presso la Reggia di Colorno, nell’ambito del Festival ColornoPhotolife, poi successivamente, nel 2018, il progetto ha visto l’ospitalità del Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel castello di Baia, nella cui cornice si è andato ad inserire, con un allestimento site specific sia all’interno che nelle logge esterne.
La serie fotografica nasce dall’idea di valorizzare la statuaria classica presente nei più importanti musei archeologici del territorio nazionale, parte integrante dell’immaginario collettivo sull’antichità, sulla bellezza, sulla classicità. Con l’intento di creare una forte connessione tra l’opera d’arte e lo spettatore, si intendono valorizzare l’essenza dell’opera statuaria ed il proprio intrinseco messaggio che va oltre il tempo ed il contesto storico in cui è stata realizzata.
Prendendo spunto dalla serie Mediterraneo del celebre fotografo Mimmo Jodice, in Statue Vivae Sergio Visciano osserva la luce che nelle diverse ore del giorno colpisce le statue e, utilizzando una tecnica di mosso in ripresa e una successiva rielaborazione digitale, realizza le sue foto. Lavora, in particolare, sull’addizione di elementi cromatici creando raffigurazioni in cui il colore diventa segno espressivo. L’osservazione che il fotografo fa delle sculture mette l’accento su un particolare gesto, una movenza, uno sguardo, con il fine ultimo di rendere l’opera “viva”.
“I diversi colori che ho utilizzato vogliono sottolineare lo "spirito" di ogni statua, esaltarne la forza o la dolcezza, la seduttività o la timidezza. Le sculture degli dei dell’Olimpo, oltre alla bellezza, raccontano il mito e la storia dell’Occidente, per questo ne sono stato affascinato e ho reputato necessario catturarli con la mia lente fotografica e rielaborare poi le immagini in chiave contemporanea. Questi miti, questi dei, sono ancora tra noi, e sono parte di noi, della nostra storia”, racconta Sergio Visciano.
Le immagini del passato e la classicità sono quindi reinterpretate in chiave contemporanea e allestite nella sala delle esposizioni temporanee al primo piano del Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps. Le ventitré immagini sono incorniciate da grandi strutture di ferro di modulo triangolare, che creano così un gioco di prospettive e suggestioni. La disposizione delle immagini concede al visitatore il tempo e lo spazio di riflessione, offrendo anche un effetto sorpresa nello scoprire le immagini del mito rese vive dall’occhio del fotografo.
"Con Statuae Vivae Sergio Visciano reinterpreta la scultura classica e, con l’aggiunta di colore e movimento, dà vita a personaggi pulsanti che travalicano la classicità per diventare contenuti universali e morali," afferma la curatrice Paola Riccardi.
Sergio Viscianonasce a Verona nel 1969. È un geologo e sin dagli studi universitari partecipa ad alcuni importanti scavi archeologici nel territorio di Padova. Si appassiona e specializza in fotografia e dal 2012 al 2016 condivide lo studio con l’artista fotografo Mauro Fiorese. Nel 2012 frequenta un corso per Curatore di eventi di arte contemporanea presso la galleria A+A di Venezia, che gli consente di studiare i maggiori movimenti artistici contemporanei. Espone i suoi lavori presso alcuni importanti spazi e musei italiani tra cui Spazio Lattuada, Reggia di Colorno, Galleria Made 4 Art, Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia. Ha pubblicato nel 2012 il libro “La Divina Commedia per Immagini” per Edizioni Valdonega.
Paola Riccardi è laureata in lettere moderne a indirizzo estetico e ha collaborato stabilmente dal 1997 al 2009 con l'Agenzia Grazia Neri alla produzione e distribuzione di mostre fotografiche. Dal 2004 è curatrice di mostre e progetti editoriali della onlus Fotografi Senza Frontiere, di cui dal 2010 al 2015 ha ricoperto la carica di vice-presidente. Dal 2000 è curatrice della mostra e conservatrice dell'archivio Inge Fotoreporter di Inge Schoenthal Feltrinelli. Nel 2008 ha coordinato la mostra per il centenario di Gisèle Freund presso la Galleria Sozzani di Milano e firmato tre contributi critici nel volume Gisèle Freund Ritratti d'autore, Silvana editoriale. Nel 2010 e 2011 ha diretto il festival ColornoPhotoLife e tre aste per FSF Auction4Action, presso Sotheby's a Milano. Ha svolto attività di docenza presso Accademia delle Arti e dei Mestieri del Teatro alla Scala, dove tuttora insegna, IED, Istituto J. Kaverdash, Bottega Immagine, DiiPhotoSchool. Dal 2016 a tutt’oggi è direttrice artistica della rassegna espositiva AltriMondi, presso la galleria espositiva di Cascina Martesana “El bagnin de’ Gorla” e dal 2017 cura esposizioni fotografiche presso lo spazio espositivo “Alcentoquarantadue” a NO.LO Milano.
Inaugurazione 1° ottobre dalle ore 19.45
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