Severino Salvemini. L’economia simbolica delle arti. Può l’immaginazione degli artisti insegnare qualcosa alle imprese?

Severino Salvemini. L’economia simbolica delle arti. Può l’immaginazione degli artisti insegnare qualcosa alle imprese?, MAXXI, Roma
Dal 03 Aprile 2014 al 03 Aprile 2014
Roma
Luogo: MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Indirizzo: via G.Reni 4/a
Orari: dalle 18.30
Enti promotori:
- MiBACT
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 3201954
E-Mail info: info@fondazionemaxxi.it
Sito ufficiale: http://www.fondazionemaxxi.it
Un nuovo appuntamento al MAXXI B.A.S.E., il Centro di ricerca e documentazione del museo, per approfondire il tema del rapporto tra arte e impresa nella contemporaneità.
Dopo il ciclo di incontri dello scorso anno su Collezionismo, impresa e mercato, questa volta sarà il professor Severino Salvemini, esperto, docente all’Università Bocconi, consigliere di amministrazione di numerose società del settore creativo, saggista ed editorialista del Corriere della Sera e de L’Espresso, a raccontare al pubblico del museo come potrebbe essere oggi, in tempi di crisi, il rapporto tra arte, artisti e imprese.
Appuntamento giovedì 3 aprile, alle ore 18:30, al MAXXI B.A.S.E.. Titolo dell’incontro: L’economia simbolica delle arti. Può l’immaginazione degli artisti insegnare qualcosa alle imprese? Il prof. Salvemini sarà introdotto da Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione MAXXI, e da Massimiliano Tonelli, Direttore di Artribune, mediapartner dell’iniziativa.
“L’economia post-industriale – spiega il professore Salvemini - e più in generale quella che noi chiamiamo "Made in Italy", si basa in gran parte sul concetto che il prodotto o il servizio si acquista oggigiorno sempre più per il suo contenuto evocativo e simbolico. Da dove provengono gli input cognitivi per inserire la nuova estetica nell'offerta economica contemporanea? Senza dubbio dagli stimoli delle Arti, in particolare degli artisti che precedono precocemente con le loro visioni di senso il resto dell'opinione pubblica”.”
Le arti contemporanee sono dunque un patrimonio d'immaginazione fondamentale per le imprese , le quali dovrebbero giocare un ruolo di sostegno alla produzione culturale, ben al di là della comunque meritoria sponsorizzazione”.
SEVERINO SALVEMINI (1950) è professore ordinario di Organizzazione aziendale presso l’Università Bocconi, dove è stato direttore del Corso di Laurea in Economia per le Arti, la Cultura e la Comunicazione, prorettore per le Relazioni Internazionali e Presidente della SDA Bocconi.
Ha insegnato in università italiane (Bologna, Trento e Parthenope di Napoli) e straniere (INSEAD di Fontainebleau e Stockholm School of Economics). Dal 2007 è visiting professor alla HEC di Parigi.
E’ stato membro dei Consigli di Amministrazione di numerose società e gruppi operanti nei settori creativi (Teatro alla Scala, Cinecittà Holding, Biennale di Venezia, Istituto Luce, Mikado Film, Magnolia TV, Fondo Investimenti Piemonte per il cinema, Lottomatica). Oggi siede nei consigli di Dea Capital, di Zegna Baruffa, di Fondazione Vico Magistretti e di Telecom Italia Media, dove è Presidente operativo.
Editorialista del Corriere della Sera e de L’Espresso dagli anni Novanta.
Si occupa di ricerca nell’ambito del cambiamento organizzativo delle aziende italiane e di gestione delle imprese culturali operanti nei settori creative (tra le numerose sue opere, gli ultimi libri Management delle istituzioni culturali (con Antonella Carù) , Egea 2011; Il manager al buio (con Gianni Canova), Rizzoli, 2011).
Dopo il ciclo di incontri dello scorso anno su Collezionismo, impresa e mercato, questa volta sarà il professor Severino Salvemini, esperto, docente all’Università Bocconi, consigliere di amministrazione di numerose società del settore creativo, saggista ed editorialista del Corriere della Sera e de L’Espresso, a raccontare al pubblico del museo come potrebbe essere oggi, in tempi di crisi, il rapporto tra arte, artisti e imprese.
Appuntamento giovedì 3 aprile, alle ore 18:30, al MAXXI B.A.S.E.. Titolo dell’incontro: L’economia simbolica delle arti. Può l’immaginazione degli artisti insegnare qualcosa alle imprese? Il prof. Salvemini sarà introdotto da Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione MAXXI, e da Massimiliano Tonelli, Direttore di Artribune, mediapartner dell’iniziativa.
“L’economia post-industriale – spiega il professore Salvemini - e più in generale quella che noi chiamiamo "Made in Italy", si basa in gran parte sul concetto che il prodotto o il servizio si acquista oggigiorno sempre più per il suo contenuto evocativo e simbolico. Da dove provengono gli input cognitivi per inserire la nuova estetica nell'offerta economica contemporanea? Senza dubbio dagli stimoli delle Arti, in particolare degli artisti che precedono precocemente con le loro visioni di senso il resto dell'opinione pubblica”.”
Le arti contemporanee sono dunque un patrimonio d'immaginazione fondamentale per le imprese , le quali dovrebbero giocare un ruolo di sostegno alla produzione culturale, ben al di là della comunque meritoria sponsorizzazione”.
SEVERINO SALVEMINI (1950) è professore ordinario di Organizzazione aziendale presso l’Università Bocconi, dove è stato direttore del Corso di Laurea in Economia per le Arti, la Cultura e la Comunicazione, prorettore per le Relazioni Internazionali e Presidente della SDA Bocconi.
Ha insegnato in università italiane (Bologna, Trento e Parthenope di Napoli) e straniere (INSEAD di Fontainebleau e Stockholm School of Economics). Dal 2007 è visiting professor alla HEC di Parigi.
E’ stato membro dei Consigli di Amministrazione di numerose società e gruppi operanti nei settori creativi (Teatro alla Scala, Cinecittà Holding, Biennale di Venezia, Istituto Luce, Mikado Film, Magnolia TV, Fondo Investimenti Piemonte per il cinema, Lottomatica). Oggi siede nei consigli di Dea Capital, di Zegna Baruffa, di Fondazione Vico Magistretti e di Telecom Italia Media, dove è Presidente operativo.
Editorialista del Corriere della Sera e de L’Espresso dagli anni Novanta.
Si occupa di ricerca nell’ambito del cambiamento organizzativo delle aziende italiane e di gestione delle imprese culturali operanti nei settori creative (tra le numerose sue opere, gli ultimi libri Management delle istituzioni culturali (con Antonella Carù) , Egea 2011; Il manager al buio (con Gianni Canova), Rizzoli, 2011).
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