Shay Frisch. campo 100535 B/N
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Shay Frisch. campo 100535 B/N, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma
Dal 09 Ottobre 2012 al 27 Gennaio 2013
Roma
Luogo: Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Indirizzo: viale delle Belle Arti 131
Orari: da martedì a domenica 8.30-19.30
Curatori: Achille Bonito Oliva
Costo del biglietto: intero € 8, ridotto € 4
Telefono per informazioni: +39 06 32298221
E-Mail info: s-gnam@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.gnam.beniculturali.it
Il lavoro dell’artista israeliano consiste nella creazione di campi elettrici e nella loro interazione con lo spazio circostante. Il campo è generato dall'assemblaggio di moduli, conduttori di corrente elettrica, attraverso i quali passa l’energia che si fa “forma”. Questi componenti industriali, che si trovano comunemente in commercio, mantengono all'interno una carica elettrica la cui perenne attività è rivelata da spie luminose.
Per l'occasione, al primo piano del museo l’artista presenta al pubblico un’installazione che si snoda all’interno di quattro sale.
Come scrive Achille Bonito Oliva: “Il sistema di più campi tesi fa vibrare un unico campo elettromagnetico che permea le sale della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, che accolgono la mostra... si forma così nella prima sala una fascia nera continua, una superficie monocroma sotto cui cova l’elettricità, inizialmente senza lasciare sbocco e progressivamente con tagli, feritoie, squarci di luce in successione ravvicinata... Progressivamente l’idea di campo altera le diverse sale, cresce di misura dopo la prima e la seconda, per produrre nella terza una sorta di supernova, una esplosione di energia luminosa in un cosmo da camera con tagli orizzontali che rimandano alla lontananza dell’infinito. Nella quarta sala il campo si richiude su se stesso e avvolge lo spettatore, spostandolo nell’epicentro di un potente campo elettromagnetico…”.
“…Shay Frisch opera sulla ambivalenza di un furor creativo che gioca tra sapiente svelamento e sublimazione dell’energia, tra il rumore della luce ed il silenzio del modulo, tra compostezza e potenza...
...accende insieme spiritualità della forma e modularità della ragione, sotto i nostri occhi appare un campo silenzioso abitato, una ragione profonda”.
Per l'occasione, al primo piano del museo l’artista presenta al pubblico un’installazione che si snoda all’interno di quattro sale.
Come scrive Achille Bonito Oliva: “Il sistema di più campi tesi fa vibrare un unico campo elettromagnetico che permea le sale della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, che accolgono la mostra... si forma così nella prima sala una fascia nera continua, una superficie monocroma sotto cui cova l’elettricità, inizialmente senza lasciare sbocco e progressivamente con tagli, feritoie, squarci di luce in successione ravvicinata... Progressivamente l’idea di campo altera le diverse sale, cresce di misura dopo la prima e la seconda, per produrre nella terza una sorta di supernova, una esplosione di energia luminosa in un cosmo da camera con tagli orizzontali che rimandano alla lontananza dell’infinito. Nella quarta sala il campo si richiude su se stesso e avvolge lo spettatore, spostandolo nell’epicentro di un potente campo elettromagnetico…”.
“…Shay Frisch opera sulla ambivalenza di un furor creativo che gioca tra sapiente svelamento e sublimazione dell’energia, tra il rumore della luce ed il silenzio del modulo, tra compostezza e potenza...
...accende insieme spiritualità della forma e modularità della ragione, sotto i nostri occhi appare un campo silenzioso abitato, una ragione profonda”.
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