TALENT PRIZE 2022. XV EDIZIONE
Dal 19 Novembre 2022 al 04 Dicembre 2022
Roma
Luogo: Museo delle Mura
Indirizzo: Via di Porta San Sebastiano 18
Orari: dal martedì alla domenica ore 9.00-14.00 (chiuso il lunedì); Ultimo ingresso mezz'ora prima della chiusura. Giorni di chiusura: 1° gennaio, 1° maggio, 25 dicembre
Enti promotori:
- Roma Culture - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 060608
Sito ufficiale: http://www.museodellemuraroma.it
In occasione della sua quindicesima edizione, il Museo delle Mura di Roma ospita, dal 19 novembre al 4 dicembre, una mostra dedicata al Talent Prize, il premio internazionale di arti visive organizzato da Inside Art e realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro - Internazionale, di cui il Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele è Presidente.
L’esposizione, dedicata al vincitore, Simona Andrioletti, ai finalisti e ai premi speciali, è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Servizi museali Zètema Progetto Cultura.
La giuria del premio ha assegnato il primo premio all’opera Defence. What do you do with your anger? un video dell’artista Simona Andrioletti, bergamasca classe 1990 che con i suoi lavori spinge le dinamiche della collaborazione, sfidando l’idea di paternità artistica, lasciando che altre persone interferiscano con il processo di creazione delle sue opere.
L’opera con cui si è aggiudicata il primo premio, è un collage di found footage ove si assiste ad un susseguirsi di situazioni in cui diverse persone cercano, in diversi modi, di difendersi da situazioni di sopraffazione fisica, emotiva e ambientale, senza riuscirci. Talvolta perché il problema è inaffrontabile, in altri casi perché la modalità di difesa che attuano è autodistruttiva e porta i protagonisti a ridicolizzarsi davanti alla camera di un qualsiasi smartphone di una qualsiasi persona che, vigliaccamente, riprende divertita. I video sono stati ri-filmati da uno smartphone che ha ripreso il monitor di un computer, come a replicare quel meccanismo perverso di voyeurismo e “Schadenfreude” divertito, che si verifica quando in una situazione di pericolo, il passante, invece di aiutare, filma la scena.
Anche quest’anno, inoltre, la giuria ha voluto individuare, tra i finalisti, un secondo e terzo classificato, come segno di riconoscimento per una ricerca convincente e prospettica.
Si tratta di Leonardo Magrelli (secondo posto) con una serie di fotografie dal titolo West of here e di Gioele Pomante (terzo posto) con il videocon affetto Gioele.
In mostra anche gli altri finalisti: Marco Emmanuele con Un raggio giallo, Davide Sgambaro con I push a finger into my eyes (kiss, Kick, Kiss) #4, Alessandra Cecchini con Postcards are always from somewhere else, Federica Di Pietrantonio con but I keep my head above water, Catalin Pislaru con Billy’s lost books, Valentina Perazzini con Quand e Fabio Ranzolin con Sweat pour like applause VI.
I PREMI SPECIALI
Esposti al Museo delle Mura anche i premi speciali:
– i premi speciali assegnati dal main sponsor del premio, la Fondazione Cultura e Arte:
il Premio Speciale Emmanuele F.M. Emanuele conferito a Giulia Berra con l’opera Senza titolo, un lavoro che gioca sul dualismo trappola/nido: una sorta di cornucopia di legno si torce, si ritrae e protende aggressiva nello spazio, coperta di spine d’acacia come aculei di un animale pronto a rivoltarsi;
il Premio Speciale Fondazione Cultura e Arte/Sezione Internazionale andato al duo Grossi Maglioni con Beast Mother Plateau, un progetto che esamina la maternità, la relazione di cura e il suo potenziale trasformativo, traendo origine dal discorso post-femminista e antropologico, ma anche dall’esperienza diretta della maternità e dall’interazione con un gruppo di madri e bambini;
il Premio Speciale Fondazione Cultura e Arte/Sezione Emergenti assegnato a Giovanni Copelli con Pescheria: partendo da un modello classico, un dipinto barocco con un mercato del pesce, l’artista compone un nuovo immaginario all’interno del quadro, di cui rimane la forma ma cambia radicalmente la sostanza, una pittura a tratti ambigua che porta in sé le tracce del processo di fusione e ibridazione che l’ha generata.
– il Premio Speciale UTOPIA, la società leader in Italia nell’attività integrata di Public & Legal Affairs, Corporate Communication & Digital Strategies, assegnato a Nuvola Ravera, artista classe 1984, che ha presentato l’installazione Peeling Agency – The fun they had, composta da una serie di urne trasparenti contenenti i trucioli in gomma esito di una performance. L’azione di Nuvola Ravera consiste in uno “scrub”, effettuato da parte di un’agenzia fittizia (P.A.), delle pareti dei luoghi dell’arte, con gomme da cancellare. Una spellatura del sedimento culturale che dà vita a conserve in polvere dei mondi dell’arte.
– il Premio Speciale INSIDE ART assegnato Teresa Giannico per il lavoro You will return, you will return, l’opera è una fotografia che ritrae un volto frutto di una sovrapposizione di foto trovate sul web, attraverso una ricerca per immagini simili. Una riflessione sulla rielaborazione dell’immagine attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, che richiama, solo in apparenza, un dipinto tradizionale.
La selezione è stata elaborata dalla giuria composta da Peter Benson Miller, Direttore dei rapporti istituzionali e internazionali della Quadriennale di Roma, Anna d’Amelio Carbone, direttrice della Fondazione Memmo Arte Contemporanea, Luca Lo Pinto, Direttore del MACRO, Gianluca Marziani, curatore e critico d’arte, Anna Mattirolo, Delegato alla ricerca e ai progetti culturali speciali Scuderie del Quirinale, Renata Cristina Mazzantini, curatore Quirinale Contemporaneo, Chiara Parisi, direttrice Centre Pompidou-Metz, Cesare Pietroiusti, Presidente Palaexpo, Federica Pirani, storica dell’arte e responsabile del Servizio Mostre della Sovrintendenza Capitolina, Ludovico Pratesi, curatore e critico d’arte, Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Ermanno Casoli, Roberta Tenconi, curatrice Pirelli Hangar Bicocca Milano e Guido Talarico, direttore ed editore di Inside Art.
L’esposizione, dedicata al vincitore, Simona Andrioletti, ai finalisti e ai premi speciali, è promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Servizi museali Zètema Progetto Cultura.
La giuria del premio ha assegnato il primo premio all’opera Defence. What do you do with your anger? un video dell’artista Simona Andrioletti, bergamasca classe 1990 che con i suoi lavori spinge le dinamiche della collaborazione, sfidando l’idea di paternità artistica, lasciando che altre persone interferiscano con il processo di creazione delle sue opere.
L’opera con cui si è aggiudicata il primo premio, è un collage di found footage ove si assiste ad un susseguirsi di situazioni in cui diverse persone cercano, in diversi modi, di difendersi da situazioni di sopraffazione fisica, emotiva e ambientale, senza riuscirci. Talvolta perché il problema è inaffrontabile, in altri casi perché la modalità di difesa che attuano è autodistruttiva e porta i protagonisti a ridicolizzarsi davanti alla camera di un qualsiasi smartphone di una qualsiasi persona che, vigliaccamente, riprende divertita. I video sono stati ri-filmati da uno smartphone che ha ripreso il monitor di un computer, come a replicare quel meccanismo perverso di voyeurismo e “Schadenfreude” divertito, che si verifica quando in una situazione di pericolo, il passante, invece di aiutare, filma la scena.
Anche quest’anno, inoltre, la giuria ha voluto individuare, tra i finalisti, un secondo e terzo classificato, come segno di riconoscimento per una ricerca convincente e prospettica.
Si tratta di Leonardo Magrelli (secondo posto) con una serie di fotografie dal titolo West of here e di Gioele Pomante (terzo posto) con il videocon affetto Gioele.
In mostra anche gli altri finalisti: Marco Emmanuele con Un raggio giallo, Davide Sgambaro con I push a finger into my eyes (kiss, Kick, Kiss) #4, Alessandra Cecchini con Postcards are always from somewhere else, Federica Di Pietrantonio con but I keep my head above water, Catalin Pislaru con Billy’s lost books, Valentina Perazzini con Quand e Fabio Ranzolin con Sweat pour like applause VI.
I PREMI SPECIALI
Esposti al Museo delle Mura anche i premi speciali:
– i premi speciali assegnati dal main sponsor del premio, la Fondazione Cultura e Arte:
il Premio Speciale Emmanuele F.M. Emanuele conferito a Giulia Berra con l’opera Senza titolo, un lavoro che gioca sul dualismo trappola/nido: una sorta di cornucopia di legno si torce, si ritrae e protende aggressiva nello spazio, coperta di spine d’acacia come aculei di un animale pronto a rivoltarsi;
il Premio Speciale Fondazione Cultura e Arte/Sezione Internazionale andato al duo Grossi Maglioni con Beast Mother Plateau, un progetto che esamina la maternità, la relazione di cura e il suo potenziale trasformativo, traendo origine dal discorso post-femminista e antropologico, ma anche dall’esperienza diretta della maternità e dall’interazione con un gruppo di madri e bambini;
il Premio Speciale Fondazione Cultura e Arte/Sezione Emergenti assegnato a Giovanni Copelli con Pescheria: partendo da un modello classico, un dipinto barocco con un mercato del pesce, l’artista compone un nuovo immaginario all’interno del quadro, di cui rimane la forma ma cambia radicalmente la sostanza, una pittura a tratti ambigua che porta in sé le tracce del processo di fusione e ibridazione che l’ha generata.
– il Premio Speciale UTOPIA, la società leader in Italia nell’attività integrata di Public & Legal Affairs, Corporate Communication & Digital Strategies, assegnato a Nuvola Ravera, artista classe 1984, che ha presentato l’installazione Peeling Agency – The fun they had, composta da una serie di urne trasparenti contenenti i trucioli in gomma esito di una performance. L’azione di Nuvola Ravera consiste in uno “scrub”, effettuato da parte di un’agenzia fittizia (P.A.), delle pareti dei luoghi dell’arte, con gomme da cancellare. Una spellatura del sedimento culturale che dà vita a conserve in polvere dei mondi dell’arte.
– il Premio Speciale INSIDE ART assegnato Teresa Giannico per il lavoro You will return, you will return, l’opera è una fotografia che ritrae un volto frutto di una sovrapposizione di foto trovate sul web, attraverso una ricerca per immagini simili. Una riflessione sulla rielaborazione dell’immagine attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, che richiama, solo in apparenza, un dipinto tradizionale.
La selezione è stata elaborata dalla giuria composta da Peter Benson Miller, Direttore dei rapporti istituzionali e internazionali della Quadriennale di Roma, Anna d’Amelio Carbone, direttrice della Fondazione Memmo Arte Contemporanea, Luca Lo Pinto, Direttore del MACRO, Gianluca Marziani, curatore e critico d’arte, Anna Mattirolo, Delegato alla ricerca e ai progetti culturali speciali Scuderie del Quirinale, Renata Cristina Mazzantini, curatore Quirinale Contemporaneo, Chiara Parisi, direttrice Centre Pompidou-Metz, Cesare Pietroiusti, Presidente Palaexpo, Federica Pirani, storica dell’arte e responsabile del Servizio Mostre della Sovrintendenza Capitolina, Ludovico Pratesi, curatore e critico d’arte, Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Ermanno Casoli, Roberta Tenconi, curatrice Pirelli Hangar Bicocca Milano e Guido Talarico, direttore ed editore di Inside Art.
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