Teatro delle Esposizioni #6. Prendere tempo

Sotterranei di Villa Medici. Photo Raphael Dellaporta

 

Dal 26 Febbraio 2015 al 12 Aprile 2015

Roma

Luogo: Accademia di Francia a Roma - Villa Medici

Indirizzo: viale Trinità dei Monti 1

Curatori: Claudio Libero Pisano

Enti promotori:

  • Académie des Beaux-Arts
  • Fonds de dotation Emerige
  • Fondation Jean-Luc Lagardère

Telefono per informazioni: +39 06 67611

E-Mail info: alessandra.montecchi@villamedici.it

Sito ufficiale: http://www.villamedici.it/


“Il Teatro delle Esposizioni nasce dall’idea di realizzare un laboratorio multiforme per gli artisti in residenza a Villa Medici, con loro e attorno a loro, in cui possano mostrare lo stato del proprio lavoro ed entrare in contatto con i percorsi di creazione di altri artisti con cui, per un periodo di 12 o 18 mesi, condividono il luogo di vita e di lavoro.”
Éric de Chassey, direttore dell’Accademia di Francia a Roma

La sesta edizione del Teatro delle Esposizionisi svolgerà dal 27 febbraio al 12 aprile 2015 a Villa Medici. La mostra riunisce i progetti degli artisti e dei ricercatori in residenza all’Accademia di Francia aRoma e rappresenta un momento di incontro tra iborsisti, la città e i suoi abitanti. 
Quest’anno la manifestazioneè stata ripensata e viene strutturata in modonuovo: non più un programma di eventi concentratoin pochi giorni, ma una vera e propria esposizionemultidisciplinare che accoglierà nelle Grandes Galeries di Villa Medici i lavori dei 18 borsisti attualmente presenti. Si tratta di progetti inediti, realizzati appositamente per il Teatro delle Esposizioni #6, in cui dialogano linguaggi espressivi e percorsi diversi. La mostra è accompagnata da una serie di appuntamenti organizzati tutti i giovedì sera.
Come per la precedente edizione, anche quest’anno il Teatro delle Esposizioni è curato da Claudio Libero Pisano, che attraverso un dialogo continuo con i residenti ha sviluppato un percorso legato al Tempo e alla sua concezione, in particolare in relazione al pensiero creativo e all’arte. “Prendere tempo”, il titolo della mostra, si riferisce alla necessità di “riappropriarsi della ricchezza di un tempo, allontanandosi dai percorsi prestabiliti, tornare all’essenza delle cose per sollecitare la possibilità di fermarsi, di proseguire con passo lento. Prendere tempo è restituire responsabilità e valore alle cose.” 
Come spiega il curatore “un’opera non è solo quello che si vede, ma il risultato di un percorso complesso, di allontanamenti e ricomposizioni. Un’opera è il tempo necessario al suo realizzarsi. La mostra sottolinea il valore, senza prezzo, di quel momento aureo che è la possibilità di produrre pensiero che guarda all’arte, senza l’ansia di fornire prodotti. Opere che hanno il bagaglio pieno del processo che le ha maturate e realizzate. È la differenza tra guardare e vedere.” Questa riflessione si rifà alla nozione di tempo proposta dal filosofo Giorgio Agamben, che quest’anno, in qualità di Nouveau Prix de Rome, accompagna, attraverso seminari e conferenze, il percorso di ricerca dei 18 borsisti durante la loro residenza a Villa Medici.  
Il Teatro delle Esposizioni, declinato in questo nuovo formato, sottolinea il ruolo centrale dei borsisti nelle attività dell’Accademia di Francia a Roma, che ha come missione principale la promozione della creatività contemporanea e della ricerca in ambito artistico.
Oltre agli eventi organizzati durante i sette giovedì di apertura della mostra, i visitatori hanno la possibilità di partecipare a delle visite guidate dell’esposizione (tutti i sabati, ore 15.00 in francese, ore 15.30 in italiano) e al percorso di visita I luoghi segreti della creatività, che ogni domenica (ore 15.30) permette di conoscere la storia dei borsisti di oggi e di ieri attraverso i luoghi meno noti di Villa Medici.

Ondřej Adàmek (compositore), Francesca Alberti (storica dell'arte), Raphaël Dallaporta (fotografo), Stéphanie Fabre + Éric Gillet (architetti), Mitra Farahani (cineasta), Eleonora Gioventù (restauratrice), Raffaele Grimaldi (compositore), Josephine Halvorson (artista visiva), Hu Wei (cineasta), Charles Mazé & Coline Sunier (designer), Pierre Nouvel (scenografo), Gaëlle Obiégly (scrittrice), Sebastian Rivas (compositore), Assan Smati (artista visivo), Su-Mei Tse (artista visiva), Philippe Vasset (scrittore)




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