Vittorio Tapparini. Canto libero

Vittorio Tapparini, Leida. Collezione TAPPARINI

 

Dal 25 Aprile 2025 al 04 Maggio 2025

Roma

Luogo: Galleria dei Miracoli

Indirizzo: Via del Corso 528

Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20

Curatori: Claudia Presicce

E-Mail info: dartestudio.redazione@gmail.com


CANTO LIBERO di Vittorio Tapparini è un’esposizione di circa 25 coloratissime tele (di varie misure), realizzate in olio su tela, dedicate alla valorizzazione del femminile con immagini che ritraggono volti di donne di varie latitudini del mondo: non a caso, ogni opera ha il nome di una diversa città che ha ispirato l’artista salentino. La personale di pittura che presenta la nuova collezione 2025 ha il Patrocinio del Comune di Roma, è curata dalla giornalista Claudia Presicce e celebra il 40ennale di storia nell’arte del maestro Vittorio Tapparini.

È attraverso l’elogio di sguardi che nascondono storie diverse che si intende qui puntare l’attenzione sulla questione femminile, problema sociale centrale dei nostri giorni. L’artista, secondo il suo stile ormai noto, elogia l’icona della donna in chiave new Pop, a volte anche vintage, imponendola come centrale nel dibattito contemporaneo.

Come racconta delle sue opere il maestro Tapparini, “sono tele elaborate negli ultimi anni sulla scia delle terribili notizie di crescenti violenze sulle donne, e sottendono messaggi di pace, libertà e rispetto. La violenza è sempre da aborrire, ma maltrattare, violare, reprimere, dimenticare e non rispettare le donne in quanto donne, significa compiere le stesse azioni contro il futuro dell’umanità”. E poi continua: “non cercate bellezza, somiglianze o perfezione nei tratti delle mie figure: io ho cercato la vivacità dell’anima. Sono persone sfrontate o miti, insolenti o materne, ambiziose o indolenti, colorate o grigie, sognatrici o disilluse: sono tutte donne che chiedono ascolto e meritano l’equità sociale, relazionale ed economica che oggi manca”.

Attraverso tanti colori e lo sguardo, strumento di espressione e connessione, le donne del mondo disegnate con freschezza da Vittorio  Tapparini trasmettono emozioni diverse: dall’empatia all’amore, dalla curiosità all’interesse, poi audacia, stupore, esuberanza, coraggio, orgoglio, speranza, e comunicando le loro intenzioni palesano la necessità del superamento di odiose disparità di un mondo fatto a misura d’uomo. “La mia rappresentazione del femminile in questo particolare momento storico è un voler riaffermare l’importanza della donna, il ruolo fondamentale che ha ovunque nelle società, è ricordare a noi uomini che la donna ESISTE e le dobbiamo considerazione, rispetto e ascolto. In queste tele sono le donne a riprendersi con gioia la parola che gli è stata negata – conclude l’artista – loro ci guardano e aspettano da noi uomini un gesto contro tanta violenza: io parto da qui, e voi? Proseguiamo insieme”.
 
CANTO LIBERO, con un’esplosione di colori e positività, intende essere un inno a libertà, aspirazioni e sogni ingiustamente negati, e al contempo questo evento festeggia i 40anni di pittura del maestro Tapparini. La sua prima esposizione ufficiale risale infatti al giugno del lontano 1985: alla Galleria “La Tavolozza”, in via Trinchese (nel centro di Lecce) partecipò al Concorso Nazionale di Pittura “Primavera Salentina” aggiudicandosi il Diploma di merito con Medaglia Aurea nella sezione “scultura”. Per questo il 2025 segna un lungo traguardo della sua storia nel mondo dell’arte tra esposizioni personali, rassegne e fiere nazionali e internazionali. Leccese classe’ 61, Vittorio Tapparini vive tra Salento e Roma sin da giovane (nella capitale ha studiato Architettura e ci torna a vivere periodicamente). Nel corso della sua attività artistica ha approfondito diversissimi linguaggi, anche scultorei, dall’astratto al materico fino al Pop. E continua a farlo, sperimenta sempre pur essendo negli ultimi dieci anni rientrato nell’alveo del figurativo seppur surreale, fiabesco con un suo particolare Pop.

Come spiega la curatrice di CANTO LIBERO, la giornalista Claudia Presicce
, “dopo aver scandagliato i fondali marini disegnando pesci colorati, dopo aver inseguito farfalle dalle mille cromie e fatto viaggiare coppie di sognatori in Vespa per le coste mediterranee, Tapparini ritorna all’umanità. E lo fa ripartendo dai volti delle donne. È un’urgenza la sua nata di fronte al perpetrarsi di femminicidi e di fronte alla facilità con cui le società continuano a calpestare i diritti delle donne. Alla maniera di Tapparini, qui si raccontano i colori della voglia di vivere e della speranza, si elogia il dono della vita nei volti femminili, la densità di anime senza tempo in cui credere. Sono persone fuori dagli stereotipi, da amare e rispettare nel loro volo, superando odiosi resistenti giochi di potere patriarcali (ridicoli se non tragici). Ognuna di queste figure ha in sé il proprio senso, la sua verve magica e la sua vitalità: sta a noi imparare a vedere la bellezza delle creature che abbiamo intorno, rispettarle e averne cura come di noi stessi”.
 
VERNISSAGE sabato 26 aprile ore 18.30

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