Voci – Spazio Treccani Arte. Alice Guareschi
Dal 11 Marzo 2024 al 14 Giugno 2024
Roma
Luogo: Palazzo Mattei di Paganica
Indirizzo: Piazza della Enciclopedia Italiana 4
Orari: lunedì - venerdì 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.30). Sabato su appuntamento. Chiuso Pasqua (31 marzo), lunedì dell’Angelo (1° aprile), 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno
Costo del biglietto: Ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 68982118
E-Mail info: info@treccaniarte.com
Sito ufficiale: http://www.treccaniarte.com|
Treccani Arte, ramo dell’Istituto della Enciclopedia Italiana interamente dedicato all’arte contemporanea, dopo aver celebrato il quinto anniversario dalla nascita (2018-2023) con l’inaugurazione di Spazio Treccani Arte, presenta un nuovo format espositivo, intitolato Voci.
Gli artisti selezionati sono invitati a scegliere una parola dal Vocabolario della Lingua Italiana e a ideare, partendo dalla sua definizione, una o più opere in edizione limitata e un progetto artistico site specific, concepito per la prima sala di Spazio Treccani Arte.
Ancora una volta, la “concreta attività espositiva volta alla valorizzazione e fruizione del contemporaneo”, citando il Direttore generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani Massimo Bray, omaggia la parola, fil rouge di Voci, e la tradizione enciclopedica.
Ogni intervento sarà totalmente testuale: il testo si fa dunque immagine, circondando lo spettatore e portandolo a vivere un’esperienza immersiva e tridimensionale.
LUNEDì 11 marzo 2024 ALLE 18 inaugura la serie Voci, curata da Iacopo Ceni, Responsabile Treccani Arte, Alice Guareschi (1976), con la parola “giorno”, in mostra fino a venerdì 14 giugno 2024.
L’artista, solita a riflettere sulla relazione tra spazio e tempo, esperienza e memoria, presenta due opere neon inedite in edizione limitata, commissionate per l’occasione da Treccani Arte.
La prima riporta una parola inglese d’uso colloquiale, hereish (“più o meno qui”, composta dall’avverbio here e dal suffisso -ish, che conferisce al primo un valore di approssimazione), mentre la seconda il palindromo yet not yet (“ancora non ancora”), dove è invece il tempo a entrare in un movimento spiralico capace di tenere insieme il passato e il futuro, nel presente.
Oltre ai due neon, l’artista ha concepito per le pareti della sala un intervento site specific anch'esso interamente incentrato sul linguaggio nella sua declinazione visiva, con una serie di scritte che invitano il pubblico a riflettere sul tempo richiesto da ogni nostra singola azione, sia essa conscia o inconscia, diurna o notturna, privata o pubblica.
Con il suo lavoro, Guareschi riporta di nuovo la nostra attenzione sulla relatività del tempo – inteso come grandezza non lineare ma labirintica, intreccio di momenti che si concentrano o si dilatano in base alla percezione soggettiva – e allude all’eterno dualismo tra il ciclo secolare della natura e la dimensione fragile e transitoria della vita umana.
Nelle restanti sale si potranno invece ammirare le opere realizzate nei primi cinque anni di Treccani Arte, come quelle facenti parte dei progetti Treccani Arte/MAXXI e Alfabeto Treccani, i poster di Utopia, le enciclopedie d’artista di Gianfranco Baruchello (1924-2023) ed Ettore Spalletti (1940-2019), l’opera Tavole della Legge (Non uccidere), recente atto cancellatorio di Emilio Isgrò (1937). Oltre ad esse l'allestimento presenterà la novità di Archivio Multiplo: storiche grafiche o multipli d’artista, parte della collezione Treccani, saranno protagonisti, a rotazione, di una parete dello Spazio, nell'intento di valorizzare e promuovere la tradizione della grafica d’arte. Ad inaugurare la serie, Mistero in-forme (2012) di Carla Accardi (1924-2014).
Gli artisti selezionati sono invitati a scegliere una parola dal Vocabolario della Lingua Italiana e a ideare, partendo dalla sua definizione, una o più opere in edizione limitata e un progetto artistico site specific, concepito per la prima sala di Spazio Treccani Arte.
Ancora una volta, la “concreta attività espositiva volta alla valorizzazione e fruizione del contemporaneo”, citando il Direttore generale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani Massimo Bray, omaggia la parola, fil rouge di Voci, e la tradizione enciclopedica.
Ogni intervento sarà totalmente testuale: il testo si fa dunque immagine, circondando lo spettatore e portandolo a vivere un’esperienza immersiva e tridimensionale.
LUNEDì 11 marzo 2024 ALLE 18 inaugura la serie Voci, curata da Iacopo Ceni, Responsabile Treccani Arte, Alice Guareschi (1976), con la parola “giorno”, in mostra fino a venerdì 14 giugno 2024.
L’artista, solita a riflettere sulla relazione tra spazio e tempo, esperienza e memoria, presenta due opere neon inedite in edizione limitata, commissionate per l’occasione da Treccani Arte.
La prima riporta una parola inglese d’uso colloquiale, hereish (“più o meno qui”, composta dall’avverbio here e dal suffisso -ish, che conferisce al primo un valore di approssimazione), mentre la seconda il palindromo yet not yet (“ancora non ancora”), dove è invece il tempo a entrare in un movimento spiralico capace di tenere insieme il passato e il futuro, nel presente.
Oltre ai due neon, l’artista ha concepito per le pareti della sala un intervento site specific anch'esso interamente incentrato sul linguaggio nella sua declinazione visiva, con una serie di scritte che invitano il pubblico a riflettere sul tempo richiesto da ogni nostra singola azione, sia essa conscia o inconscia, diurna o notturna, privata o pubblica.
Con il suo lavoro, Guareschi riporta di nuovo la nostra attenzione sulla relatività del tempo – inteso come grandezza non lineare ma labirintica, intreccio di momenti che si concentrano o si dilatano in base alla percezione soggettiva – e allude all’eterno dualismo tra il ciclo secolare della natura e la dimensione fragile e transitoria della vita umana.
Nelle restanti sale si potranno invece ammirare le opere realizzate nei primi cinque anni di Treccani Arte, come quelle facenti parte dei progetti Treccani Arte/MAXXI e Alfabeto Treccani, i poster di Utopia, le enciclopedie d’artista di Gianfranco Baruchello (1924-2023) ed Ettore Spalletti (1940-2019), l’opera Tavole della Legge (Non uccidere), recente atto cancellatorio di Emilio Isgrò (1937). Oltre ad esse l'allestimento presenterà la novità di Archivio Multiplo: storiche grafiche o multipli d’artista, parte della collezione Treccani, saranno protagonisti, a rotazione, di una parete dello Spazio, nell'intento di valorizzare e promuovere la tradizione della grafica d’arte. Ad inaugurare la serie, Mistero in-forme (2012) di Carla Accardi (1924-2014).
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