Walking through Rome. Camminando per Roma
Dal 17 Ottobre 2013 al 02 Novembre 2013
Roma
Luogo: Biblioteca Vallicelliana
Indirizzo: piazza Chiesa Nuova 18
Orari: da lunedì a venerdì 10-13; sabato 10-12
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 68802671
Sito ufficiale: http://www.vallicelliana.it/index.php?it/22/eventi/534/mostra-walking-through-rome
Mercoledì 16 ottobre alle ore 17.00, nel Salone Borromini della Biblioteca Vallicelliana, si inaugura Walking through Rome. Camminando per Roma, mostra fotografica di Maurizio Cofini. Saluti di Guglielmo Bartoletti, direttore della Biblioteca Vallicelliana. Intervengono Lorenzo Abbamondi, Gaetano Cofini e Federico Gennari Santori. Sarà presente l'autore.
Parlando dell'esposizione fotografica Maurizio Cofini afferma: "Camminando per Roma si possono vedere immediatamente quei grandi monumenti che ci raccontano una storia secolare, assieme alle architetture che dal centro si diramano per le periferie della città. Tuttavia, con uno sguardo più attento, possiamo scoprire anche alcuni piccoli capolavori che appaiono e scompaiono in molti posti impensati. Da una cassetta delle lettere ad una vecchia serranda. Da un muro screpolato in un vicolo ad un arco di un ponte ferroviario. Tutti simboli di un'espressione giovane, estranea ai tradizionali canali distributivi come le gallerie d'arte e i musei. L'espressione artistica non ha bisogno necessariamente di un contenitore, e per questa ragione può prestarsi ad ogni tipo di spazio. Camminando per Roma, possiamo vedere tutto ciò che la storia ci ha lasciato, ma anche una città che accetta, come una grande tavolozza di colori, ogni fermento artistico".
Maurizio Cofini è nato a Roma il 5 settembre 1956. Si interessa di fotografia e di studi demo-etno-antropologici. Inizia a fotografare nel 1979. Dopo una prima fase amatoriale che lo vede partecipe e vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali, si fa sempre più chiara in lui la consapevolezza di svolgere, tessera dopo tessera, una ricerca precisa. Rivolge la sua attenzione alla sperimentazione, toccando diversi settori della fotografia applicata al teatro e al reportage. In ambito teatrale ha curato i servizi fotografici di diverse opere, fra le quali si ricordano “Il sogno” di Strindberg (agosto 1983), “Voci allo specchio” da Umberto Saba (aprile 1984), “Antigone” di Sofocle (ottobre 1984), “Il cigno nero” di Martin Walser (1985), “Me & My Shadow” (1986), tutte per la regia di Rita Tamburi.
Nel dicembre 1982 ha vinto il 1° Premio nella sezione B/N al 7° Concorso Fotografico Nazionale “Città di Marino”. Nell’aprile 1983 ha conseguito il 2° Premio, con segnalazione, al Concorso Fotografico Internazionale “Punto focale” de L’Aquila. Nello stesso anno ha curato il servizio fotografico della già menzionata opera teatrale “Il sogno” di Strindberg, regia di Rita Tamburi, presentata al Festival di Taormina. Nel luglio 1983 ha eseguito un reportage nei Paesi del Circolo Polare Artico, mentre a novembre ha realizzato una cartella con “30 immagini di Venezia”. Nel dicembre 1983 gli è stato assegnato il 1° Premio nella sezione colori all’8° Concorso Fotografico Nazionale “Città di Marino”.
Cofini è un reporter appassionato che da anni viaggia per le vie dell’Oriente e in particolare del Sudest asiatico. Collaborando con l'Agenzia fotografica Le Clic, ha visitato lo Sri Lanka, il Nepal, l’India, il Sikkim, la Birmania (Myanmar), l’Indonesia, Sulawesi, la Thailandia, la Malesia, Singapore, le Filippine, il Vietnam, la Cambogia e il Laos. E ad ogni viaggio è ritornato con un nutrito repertorio di immagini piene di sensazioni e di emozioni.Tra gli altri suoi reportage sono da annoverare anche quelli alle isole Mauritius, alle Seychelles e a Cuba. Ha al suo attivo, oltre alla già citata mostra sui Paesi scandinavi e alcune pubblicazioni, una mostra sull’Asia “Frontiere di sabbia” (1987), una mostra sul Vietnam “Colori distanti” (2009), una mostra su Vietnam e Cambogia "Mosaico d'immagini. Vietnam e Angkor" (2010), una su Cuba “Buscar el poniente por el levante. Dall’oriente a Cuba” (2011), una sul Laos “Sguardi dal Mekong: il Laos” (2012) e una sul tema “Altered States of Reality” (2012) presso la Agora Gallery di New York.
Dal mese di Dicembre 2009 è collaboratore della rivista vietnamita di arte e architettura KI?N TRÚC NHÀ ??P che ha pubblicato alcune sue fotografie esposte alla mostra "Vietnam. Colori Distanti" e altri suoi servizi dedicati alla cucina tipica di una casa nei Castelli Romani e a Roma sotto la neve. Nel maggio 2010 la Casa Editrice Anicia ha pubblicato il suo libro fotografico "Mosaico d'immagini. Vietnam e Angkor".
Parlando dell'esposizione fotografica Maurizio Cofini afferma: "Camminando per Roma si possono vedere immediatamente quei grandi monumenti che ci raccontano una storia secolare, assieme alle architetture che dal centro si diramano per le periferie della città. Tuttavia, con uno sguardo più attento, possiamo scoprire anche alcuni piccoli capolavori che appaiono e scompaiono in molti posti impensati. Da una cassetta delle lettere ad una vecchia serranda. Da un muro screpolato in un vicolo ad un arco di un ponte ferroviario. Tutti simboli di un'espressione giovane, estranea ai tradizionali canali distributivi come le gallerie d'arte e i musei. L'espressione artistica non ha bisogno necessariamente di un contenitore, e per questa ragione può prestarsi ad ogni tipo di spazio. Camminando per Roma, possiamo vedere tutto ciò che la storia ci ha lasciato, ma anche una città che accetta, come una grande tavolozza di colori, ogni fermento artistico".
Maurizio Cofini è nato a Roma il 5 settembre 1956. Si interessa di fotografia e di studi demo-etno-antropologici. Inizia a fotografare nel 1979. Dopo una prima fase amatoriale che lo vede partecipe e vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali, si fa sempre più chiara in lui la consapevolezza di svolgere, tessera dopo tessera, una ricerca precisa. Rivolge la sua attenzione alla sperimentazione, toccando diversi settori della fotografia applicata al teatro e al reportage. In ambito teatrale ha curato i servizi fotografici di diverse opere, fra le quali si ricordano “Il sogno” di Strindberg (agosto 1983), “Voci allo specchio” da Umberto Saba (aprile 1984), “Antigone” di Sofocle (ottobre 1984), “Il cigno nero” di Martin Walser (1985), “Me & My Shadow” (1986), tutte per la regia di Rita Tamburi.
Nel dicembre 1982 ha vinto il 1° Premio nella sezione B/N al 7° Concorso Fotografico Nazionale “Città di Marino”. Nell’aprile 1983 ha conseguito il 2° Premio, con segnalazione, al Concorso Fotografico Internazionale “Punto focale” de L’Aquila. Nello stesso anno ha curato il servizio fotografico della già menzionata opera teatrale “Il sogno” di Strindberg, regia di Rita Tamburi, presentata al Festival di Taormina. Nel luglio 1983 ha eseguito un reportage nei Paesi del Circolo Polare Artico, mentre a novembre ha realizzato una cartella con “30 immagini di Venezia”. Nel dicembre 1983 gli è stato assegnato il 1° Premio nella sezione colori all’8° Concorso Fotografico Nazionale “Città di Marino”.
Cofini è un reporter appassionato che da anni viaggia per le vie dell’Oriente e in particolare del Sudest asiatico. Collaborando con l'Agenzia fotografica Le Clic, ha visitato lo Sri Lanka, il Nepal, l’India, il Sikkim, la Birmania (Myanmar), l’Indonesia, Sulawesi, la Thailandia, la Malesia, Singapore, le Filippine, il Vietnam, la Cambogia e il Laos. E ad ogni viaggio è ritornato con un nutrito repertorio di immagini piene di sensazioni e di emozioni.Tra gli altri suoi reportage sono da annoverare anche quelli alle isole Mauritius, alle Seychelles e a Cuba. Ha al suo attivo, oltre alla già citata mostra sui Paesi scandinavi e alcune pubblicazioni, una mostra sull’Asia “Frontiere di sabbia” (1987), una mostra sul Vietnam “Colori distanti” (2009), una mostra su Vietnam e Cambogia "Mosaico d'immagini. Vietnam e Angkor" (2010), una su Cuba “Buscar el poniente por el levante. Dall’oriente a Cuba” (2011), una sul Laos “Sguardi dal Mekong: il Laos” (2012) e una sul tema “Altered States of Reality” (2012) presso la Agora Gallery di New York.
Dal mese di Dicembre 2009 è collaboratore della rivista vietnamita di arte e architettura KI?N TRÚC NHÀ ??P che ha pubblicato alcune sue fotografie esposte alla mostra "Vietnam. Colori Distanti" e altri suoi servizi dedicati alla cucina tipica di una casa nei Castelli Romani e a Roma sotto la neve. Nel maggio 2010 la Casa Editrice Anicia ha pubblicato il suo libro fotografico "Mosaico d'immagini. Vietnam e Angkor".
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