I. C. A. Ro - Impulsi Creativi Artistici Rovigo
Dal 06 Marzo 2015 al 06 Novembre 2015
Rovigo
Luogo: Sedi varie
Indirizzo: sedi varie
Curatori: Melania Ruggini, Gaia Lionello
Enti promotori:
- Regione Veneto
- Amministrazione Provinciale di Rovigo
- Archivio di Stato di Rovigo
- Comune di Rovigo
- Comune di Ceregnano
- Comune di Bosaro
- Comune di Guarda Veneta
- Comune di Polesella
Telefono per informazioni: +39 349 2595271
E-Mail info: info@ica.ro.it
Sito ufficiale: http://www.ica.ro.it
Venerdì 6 MARZO
Archivio di stato di Rovigo
CHIARA GUIDOTTO | LIVING HERE
Ore 11.30: conferenza stampa di presentazione del progetto I.C.A.Ro alla presenza delle autorità e degli artisti.A seguire inaugurazione della mostra dell'artista Chiara Guidotto dal titolo “Living here”. La mostra rimarrà aperta fino al 15 aprile.
L'artista Chiara Guidotto trasformerà la sala conferenze dell’Archivio di Stato in uno studio d’artista, cambiando completamente la natura del luogo. Per l’occasione l’artista creerà una performance dipingendo tessuti e tele; sarà compiuta una rivisitazione in chiave di rinascita, recuperandone la suggestione della storia e dei valori universali e proiettando tali valori nel presente. La memoria della funzione dell’edificio giocherà con le opere site-specific per sottolineare l’importanza della documentazione e delle fonti.
Venerdì 13 MARZO
Dennis Ziliotto, Alexa Sganzerla | Urban Dreams
Piazza Vittorio Emanuele e via Laurenti
Installazione fotografica sotto i portici di Piazza Vittorio Emanuele, con gigantografie del fotografo Dennis Zilliotto,dal titolo Mutaforma. Le opere rimangono installate fino al 14 giugno.
Installazione fotografica aerea di Alexa Sganzerla di fronte all’entrata di palazzo Roverella, in via Laurenti,dal titolo Methamorphosis. Le opere rimangono installate fino al 14 settembre.
Dennis Ziliotto crea un mondo sospeso tra il sogno e l’apparizione, popolato da personaggi fantasiosi e a volte bizzarri, in cui si possono intravvedere influenze cinematografiche e pittoriche ispirate dai suoi registi (Burton, Lynch e Wenders) e pittori (Goya, Bosch, e Caravaggio) preferiti. Per il progetto di Rovigo l’artista ha selezionato una decina di foto che mettono in scena il teatro della dualità in chiave surreale. Le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private.
Alexa Sganzerla, Methamorphosis
Una visione, in chiave in parte grottesca, in parte poetica, del cerchio della vita e della ciclicità della natura. Nella serie, la figura femminile subisce una vera e propria metamorfosi: come una crisalide, o come un seme, è imprigionata dal bozzolo mentre dalla seconda fotografia alla quinta il climax ascendente di fiori, trucco e accessori rappresenta la sua piena fioritura e maturazione. Da qui in poi comincerà il suo lento decadimento, che anziché essere decomposizione, è inteso come un lento riappropriarsi della natura del corpo, fino a renderla nuovamente un piccolo bozzolo "mangiato" dai fiori, dal quale nascerà un’altra vita.
Lunedì 6 APRILE
Ex biglietteria di Piazzale di Vittorio
PEETA | Urban Labirint
Lo street artist Peeta eseguirà un murale sulla facciata dell'ex biglietteria.
Peeta (Manuel Di Rita), è uno street artist veneziano che realizza le sue opere dal 1993. La sua peculiarità è di creare graffiti in 3D, simulando delle sculture che emergono dal fondo della parete. Superando il semplice segno tipografico e usando elementi geometrici che si fondono tra loro, rende realistica la tridimensionalità riproducendo luci e ombre con gradienti di colore e sfumature perfette. La sua inclinazione per la tridimensionalità non si limita ai murales ma si esprime anche nei suoi dipinti e nelle sue sculture. Il lettering è portato nella fluidità della scena urbana e le parole sono continuamente rotte dalle storie, riadattate nel linguaggio e nei gesti tratti dalla strada. Il risultato finale deriva dalla fusione tra lettering tradizionale e tridimensionale, dando vita ad un unico ritmo visivo, creato dalle linee che si intersecano tra le sezioni di superficie conica, cilindrica e dalla torsione. Il ruolo della scultura viene ad essere essenziale per questo scopo. I suoi lavori sono volti a rivelare l'ingannevolezza della percezione umana, la fallacia dei punti di vista ristretti e fissi attraverso i trucchi visivi che, procedendo dal tentativo di conferire una parvenza tridimensionale su una rappresentazione pittorica, in ultima analisi rivelano la loro volontà di ingannare.
Porta Augustina
INTRECCI URBANI
L'artista Isabella Paris installerà una moltitudine di oggetti di stoffa simili a pupazzi dalle forme morbide e conturbanti. Isabella spiega in riferimento alle sue installazioni: "l'ombra di un fiore, i resti di una buccia e di nocciolina, o anche una semplice briciola di pane, scaturiscono in me la voglia di trasformare queste piccole e comuni cose, a cui pochi danno importanza, in bizzarri e colorati pupazzi. MI piace pensare a un mondo ricco di presenze, di organismi fantastici che fuoriescono dal muro o che penzolano da un alto soffitto. Sono pupazzi che assomigliano ad animali, a frutti e che ognuno può "rendere vivi" interagendo con loro e grazie alla loro interpretazione e fantasia. Sono "mostri di pezza", ma sono fatti anche di giornali,fil di ferro, nastro adesivo, gomma...elementi di cose comuni che ci catapultano dal fantastico ed incontaminato scenario di pupazzi, alla realtà della vita di tutti i giorni. Sono involucri di memoria, ricchi di segni e cicatrici del loro passato, ma anche di boccoli di vita; la speranza di un futuro migliore". L’installazione rimarrà esposta fino al 6 settembre 2015.
Sabato 27 GIUGNO 2015
Giardini delle due Torri
TAPPETO VOLANTE
Caterina Vallini eseguirà l'installazione "Tappeto volante" in collaborazione con associazione Arci Younited e associazione Ago e Filo. L’installazione rimarrà visibile fino al 30 settembre.
Stendere un tappeto in uno dei luoghi più suggestivi della città è come metterlo nel salotto buono, nel cuore della propria casa: un invito all'ospitalità, all'accoglienza, al piacere di stare insieme. “Mi piacerebbe che questo tappeto avesse le forme di un particolare del Delta del fiume Po, come si vede dall’alto, dove mare, fiume e terra si intrecciano fra loro, così come dovrebbe essere tra i popoli, incontro con l’altro che genera terreno fertile. Se poi questo manufatto nasce dalle abili mani di donne marocchine il significato si fa ancora più profondo”.
Il progetto sarà condotto dall’artista in collaborazione con associazione Ago e Filo e Arci Younited che hanno tra i propri valori l’inclusione sociale, l’integrazione, la valorizzazione della cultura e l’impegno per le attività educative e formative permanenti rivolte a volontari, operatori, famiglie e bambini. Nel caso specifico, essendo l’associazione Arci Younited composta da alcune ragazze marocchine che nel loro Paese lavoravano nel campo tessile e producevano tappeti, saranno creati dei laboratori didattici tra l’artista Caterina Vallini e le ragazze marocchine, che si svolgeranno presso l’Associazione Arci, volti alla realizzazione del tappeto che sarà poi esposto presso il Giardino del Castello. Stessa cosa farà l’associazione Ago e Filo, che creerà dei laboratori didattici con le bambine e le ragazze della città. L’opera presuppone l’interazione, sia a livello di produzione, sia una volta finita, in quanto avrà un carattere ludico e inviterà i passanti e specialmente i bambini a fruirne per il gioco, il riposo, la lettura, lo svago.
FRANCESCO MANCIN & STUDIO TAAG ~ LIGHT TOWERS
Questo progetto di video mapping punta a rivalutare le torri, per donare loro una veste nuova, anche se per un tempo limitato. L’obiettivo è cambiare temporaneamente la nostra percezione classica degli spazi architettonici, spettacolarizzare e trasformare completamente luoghi tradizionalmente conosciuti, i quali vengono sommersi da nuovi significati di senso e acquisiscono nuovi valori. Ri-progettare, quindi, un’architettura, per un tempo limitato, fondendo percezioni visive e sonore, lungo una linea oscillatoria di pause e pulsazioni ritmiche. Il corpo solido degli edifici prenderà a pulsare, ridisegnato dalle coreografie luminose che, nel cuore della notte, scivoleranno sulla superficie architettonica, insieme alla musica.
Domenica 6 OTTOBRE 2015
KAOS ~ UN FILM SUI SENZA TETTO
TEATRO SAN BORTOLO
E IN TOUR NEI COMUNI DI BOSARO, CEREGNANO,
GUARDA VENETA E POLESELLA
Per I.C.A.Ro. sarà creato un film poetico sui senza tetto della città, a cura dell’artista belga Sophie Samyn. L’anteprima del film sarà presentata presso il Teatro San Bortolo e andrà quindi in tour nei comuni di Bosaro, Ceregnano, Guarda Veneta e Polesella.
“Il mio scopo è creare un video-documentario poetico della durata di 20 minuti, alla ricerca di Χάος a Rovigo; Xάος in tutte le forme: il vuoto, l’oscurità e la confusione. Un film che sarà un viaggio attraverso Rovigo e i suoi luoghi vuoti, come le case abbandonate, il vecchio ospedale, la scuola abbandonata, attraverso gli occhi di 2 o 3 protagonisti: i senza tetto che vivono in città. Il film seguirà queste persone nel loro quotidiano vagabondaggio e darà loro voce”.
Realizzazione: il film sarà realizzato tra agosto e settembre 2015 in collaborazione con Mattia Buzzarello e Anna Bechis.
Preparazione:
- Ricerca a Rovigo: luoghi abbandonati della città
- Metodologia: ricerca dei 'protagonisti' mediante una possibile collaborazione con Arcisolidarietà (per i senza tetto), Porto Alegre (centro d'ascolto e ricovero per i senza tetto), Caritas (centro d'ascolto e servizio docce)
VENERDI’ 6 NOVEMBRE
SHAKINART | “45 METRI SOTTO I MARI”
TEATRO SAN BORTOLO, ROVIGO
Il gruppo SHAKINART è formato da Jonathan De Checchi e Marco Zocca Jean Pierre.
Descrizione del video: Volti, a centinaia, fissano negli occhi e non possono mentire. Incatenano ad una verità senza giustizia né giudizio, nelle profondità di un baratro blu, dove ballano una danza eterna i corpi ormai senz'anima, di coloro che fuggivano per essere liberi. Liberi almeno quanto lo siamo noi. Ascolta il lamento del mare, un pianto innocente ed implacabile, che richiama verso l'alto, verso la 'vera superficie? dell'universo. Guarda lassù, dove le farfalle si liberano del giogo del mondo materiale e scavano la loro via verso una nuova esistenza. La speranza, che un tempo quegli occhi cercavano nel nostro meraviglioso stivale di fango, ora è svanita; si è mostrata nella sua vera forma: una dolce e placida illusione. Un'innocente e bianca falena, sussurra dal mare cosmico parole di commozione; non per se stessa, ma per noi, ignari prigionieri delle nostre invisibili gabbie.
Dimensioni: 1920×1080 pixel - full HD
Tecnica: video collage su scenografia costruita appositamente
Archivio di stato di Rovigo
CHIARA GUIDOTTO | LIVING HERE
Ore 11.30: conferenza stampa di presentazione del progetto I.C.A.Ro alla presenza delle autorità e degli artisti.A seguire inaugurazione della mostra dell'artista Chiara Guidotto dal titolo “Living here”. La mostra rimarrà aperta fino al 15 aprile.
L'artista Chiara Guidotto trasformerà la sala conferenze dell’Archivio di Stato in uno studio d’artista, cambiando completamente la natura del luogo. Per l’occasione l’artista creerà una performance dipingendo tessuti e tele; sarà compiuta una rivisitazione in chiave di rinascita, recuperandone la suggestione della storia e dei valori universali e proiettando tali valori nel presente. La memoria della funzione dell’edificio giocherà con le opere site-specific per sottolineare l’importanza della documentazione e delle fonti.
Venerdì 13 MARZO
Dennis Ziliotto, Alexa Sganzerla | Urban Dreams
Piazza Vittorio Emanuele e via Laurenti
Installazione fotografica sotto i portici di Piazza Vittorio Emanuele, con gigantografie del fotografo Dennis Zilliotto,dal titolo Mutaforma. Le opere rimangono installate fino al 14 giugno.
Installazione fotografica aerea di Alexa Sganzerla di fronte all’entrata di palazzo Roverella, in via Laurenti,dal titolo Methamorphosis. Le opere rimangono installate fino al 14 settembre.
Dennis Ziliotto crea un mondo sospeso tra il sogno e l’apparizione, popolato da personaggi fantasiosi e a volte bizzarri, in cui si possono intravvedere influenze cinematografiche e pittoriche ispirate dai suoi registi (Burton, Lynch e Wenders) e pittori (Goya, Bosch, e Caravaggio) preferiti. Per il progetto di Rovigo l’artista ha selezionato una decina di foto che mettono in scena il teatro della dualità in chiave surreale. Le sue opere figurano in collezioni pubbliche e private.
Alexa Sganzerla, Methamorphosis
Una visione, in chiave in parte grottesca, in parte poetica, del cerchio della vita e della ciclicità della natura. Nella serie, la figura femminile subisce una vera e propria metamorfosi: come una crisalide, o come un seme, è imprigionata dal bozzolo mentre dalla seconda fotografia alla quinta il climax ascendente di fiori, trucco e accessori rappresenta la sua piena fioritura e maturazione. Da qui in poi comincerà il suo lento decadimento, che anziché essere decomposizione, è inteso come un lento riappropriarsi della natura del corpo, fino a renderla nuovamente un piccolo bozzolo "mangiato" dai fiori, dal quale nascerà un’altra vita.
Lunedì 6 APRILE
Ex biglietteria di Piazzale di Vittorio
PEETA | Urban Labirint
Lo street artist Peeta eseguirà un murale sulla facciata dell'ex biglietteria.
Peeta (Manuel Di Rita), è uno street artist veneziano che realizza le sue opere dal 1993. La sua peculiarità è di creare graffiti in 3D, simulando delle sculture che emergono dal fondo della parete. Superando il semplice segno tipografico e usando elementi geometrici che si fondono tra loro, rende realistica la tridimensionalità riproducendo luci e ombre con gradienti di colore e sfumature perfette. La sua inclinazione per la tridimensionalità non si limita ai murales ma si esprime anche nei suoi dipinti e nelle sue sculture. Il lettering è portato nella fluidità della scena urbana e le parole sono continuamente rotte dalle storie, riadattate nel linguaggio e nei gesti tratti dalla strada. Il risultato finale deriva dalla fusione tra lettering tradizionale e tridimensionale, dando vita ad un unico ritmo visivo, creato dalle linee che si intersecano tra le sezioni di superficie conica, cilindrica e dalla torsione. Il ruolo della scultura viene ad essere essenziale per questo scopo. I suoi lavori sono volti a rivelare l'ingannevolezza della percezione umana, la fallacia dei punti di vista ristretti e fissi attraverso i trucchi visivi che, procedendo dal tentativo di conferire una parvenza tridimensionale su una rappresentazione pittorica, in ultima analisi rivelano la loro volontà di ingannare.
Porta Augustina
INTRECCI URBANI
L'artista Isabella Paris installerà una moltitudine di oggetti di stoffa simili a pupazzi dalle forme morbide e conturbanti. Isabella spiega in riferimento alle sue installazioni: "l'ombra di un fiore, i resti di una buccia e di nocciolina, o anche una semplice briciola di pane, scaturiscono in me la voglia di trasformare queste piccole e comuni cose, a cui pochi danno importanza, in bizzarri e colorati pupazzi. MI piace pensare a un mondo ricco di presenze, di organismi fantastici che fuoriescono dal muro o che penzolano da un alto soffitto. Sono pupazzi che assomigliano ad animali, a frutti e che ognuno può "rendere vivi" interagendo con loro e grazie alla loro interpretazione e fantasia. Sono "mostri di pezza", ma sono fatti anche di giornali,fil di ferro, nastro adesivo, gomma...elementi di cose comuni che ci catapultano dal fantastico ed incontaminato scenario di pupazzi, alla realtà della vita di tutti i giorni. Sono involucri di memoria, ricchi di segni e cicatrici del loro passato, ma anche di boccoli di vita; la speranza di un futuro migliore". L’installazione rimarrà esposta fino al 6 settembre 2015.
Sabato 27 GIUGNO 2015
Giardini delle due Torri
TAPPETO VOLANTE
Caterina Vallini eseguirà l'installazione "Tappeto volante" in collaborazione con associazione Arci Younited e associazione Ago e Filo. L’installazione rimarrà visibile fino al 30 settembre.
Stendere un tappeto in uno dei luoghi più suggestivi della città è come metterlo nel salotto buono, nel cuore della propria casa: un invito all'ospitalità, all'accoglienza, al piacere di stare insieme. “Mi piacerebbe che questo tappeto avesse le forme di un particolare del Delta del fiume Po, come si vede dall’alto, dove mare, fiume e terra si intrecciano fra loro, così come dovrebbe essere tra i popoli, incontro con l’altro che genera terreno fertile. Se poi questo manufatto nasce dalle abili mani di donne marocchine il significato si fa ancora più profondo”.
Il progetto sarà condotto dall’artista in collaborazione con associazione Ago e Filo e Arci Younited che hanno tra i propri valori l’inclusione sociale, l’integrazione, la valorizzazione della cultura e l’impegno per le attività educative e formative permanenti rivolte a volontari, operatori, famiglie e bambini. Nel caso specifico, essendo l’associazione Arci Younited composta da alcune ragazze marocchine che nel loro Paese lavoravano nel campo tessile e producevano tappeti, saranno creati dei laboratori didattici tra l’artista Caterina Vallini e le ragazze marocchine, che si svolgeranno presso l’Associazione Arci, volti alla realizzazione del tappeto che sarà poi esposto presso il Giardino del Castello. Stessa cosa farà l’associazione Ago e Filo, che creerà dei laboratori didattici con le bambine e le ragazze della città. L’opera presuppone l’interazione, sia a livello di produzione, sia una volta finita, in quanto avrà un carattere ludico e inviterà i passanti e specialmente i bambini a fruirne per il gioco, il riposo, la lettura, lo svago.
FRANCESCO MANCIN & STUDIO TAAG ~ LIGHT TOWERS
Questo progetto di video mapping punta a rivalutare le torri, per donare loro una veste nuova, anche se per un tempo limitato. L’obiettivo è cambiare temporaneamente la nostra percezione classica degli spazi architettonici, spettacolarizzare e trasformare completamente luoghi tradizionalmente conosciuti, i quali vengono sommersi da nuovi significati di senso e acquisiscono nuovi valori. Ri-progettare, quindi, un’architettura, per un tempo limitato, fondendo percezioni visive e sonore, lungo una linea oscillatoria di pause e pulsazioni ritmiche. Il corpo solido degli edifici prenderà a pulsare, ridisegnato dalle coreografie luminose che, nel cuore della notte, scivoleranno sulla superficie architettonica, insieme alla musica.
Domenica 6 OTTOBRE 2015
KAOS ~ UN FILM SUI SENZA TETTO
TEATRO SAN BORTOLO
E IN TOUR NEI COMUNI DI BOSARO, CEREGNANO,
GUARDA VENETA E POLESELLA
Per I.C.A.Ro. sarà creato un film poetico sui senza tetto della città, a cura dell’artista belga Sophie Samyn. L’anteprima del film sarà presentata presso il Teatro San Bortolo e andrà quindi in tour nei comuni di Bosaro, Ceregnano, Guarda Veneta e Polesella.
“Il mio scopo è creare un video-documentario poetico della durata di 20 minuti, alla ricerca di Χάος a Rovigo; Xάος in tutte le forme: il vuoto, l’oscurità e la confusione. Un film che sarà un viaggio attraverso Rovigo e i suoi luoghi vuoti, come le case abbandonate, il vecchio ospedale, la scuola abbandonata, attraverso gli occhi di 2 o 3 protagonisti: i senza tetto che vivono in città. Il film seguirà queste persone nel loro quotidiano vagabondaggio e darà loro voce”.
Realizzazione: il film sarà realizzato tra agosto e settembre 2015 in collaborazione con Mattia Buzzarello e Anna Bechis.
Preparazione:
- Ricerca a Rovigo: luoghi abbandonati della città
- Metodologia: ricerca dei 'protagonisti' mediante una possibile collaborazione con Arcisolidarietà (per i senza tetto), Porto Alegre (centro d'ascolto e ricovero per i senza tetto), Caritas (centro d'ascolto e servizio docce)
VENERDI’ 6 NOVEMBRE
SHAKINART | “45 METRI SOTTO I MARI”
TEATRO SAN BORTOLO, ROVIGO
Il gruppo SHAKINART è formato da Jonathan De Checchi e Marco Zocca Jean Pierre.
Descrizione del video: Volti, a centinaia, fissano negli occhi e non possono mentire. Incatenano ad una verità senza giustizia né giudizio, nelle profondità di un baratro blu, dove ballano una danza eterna i corpi ormai senz'anima, di coloro che fuggivano per essere liberi. Liberi almeno quanto lo siamo noi. Ascolta il lamento del mare, un pianto innocente ed implacabile, che richiama verso l'alto, verso la 'vera superficie? dell'universo. Guarda lassù, dove le farfalle si liberano del giogo del mondo materiale e scavano la loro via verso una nuova esistenza. La speranza, che un tempo quegli occhi cercavano nel nostro meraviglioso stivale di fango, ora è svanita; si è mostrata nella sua vera forma: una dolce e placida illusione. Un'innocente e bianca falena, sussurra dal mare cosmico parole di commozione; non per se stessa, ma per noi, ignari prigionieri delle nostre invisibili gabbie.
Dimensioni: 1920×1080 pixel - full HD
Tecnica: video collage su scenografia costruita appositamente
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