Massimo Pastore. As You Like It
Dal 10 Maggio 2015 al 07 Giugno 2015
Cava de' Tirreni | Salerno
Luogo: Marte Officina Culturale
Indirizzo: corso Umberto I, 137
Curatori: Antonio Maiorino Marrazzo
Enti promotori:
- sotto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee 2015
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 089 94 81 133
E-Mail info: info@marteonline.com
Sito ufficiale: http://www.marteonline.com/
Nuovo appuntamento per la sezione espositiva del MARTE "Close Up" incentrata sull'arte fotografica e realizzata in collaborazione con la Galleria PrimoPiano di Napoli. Il Marte, officina culturale di Cava de' Tirreni, ospiterà dal 10 maggio al 7 giugno 2015 la personale di Massimo Pastore “As You Like It” a cura di Antonio Maiorino Marrazzo.
Il vernissage è fissato per sabato 9 maggio alle ore 18.30. Partner dell'evento Officina Italiana Design.
La Mostra si svolge sotto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee 2015 - il programma di patrocinio della Fondazione e del museo Madre volto al riconoscimento e alla promozione di progetti culturali o artistici realizzati nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e Molise.
Nell’opera fotografica As you like it di Massimo Pastore - al MARTE con un allestimento site specific e una selezione di 40 stampe fotografiche in bianco e nero di piccolo e medio formato - le immagini fotografiche si riappropriano di una propria autonoma identità, come nella volontà dell’artista che le ha create pensando a un soggetto che sceglie la sua forma e il suo enunciato.
L’idea che ha dato l’avvio a questo progetto è il soggetto che deve raccontare di sé o di sé immaginare la relazione con lo spazio che vive, con se stesso, con il mezzo fotografico, con l’artista. “Come ci comportiamo quando veniamo sedotti dalla libertà (vigilata) di essere protagonisti e co-autori?” si chiede Anita Pepe nel testo critico di questo progetto e continua: “I criteri concordati dovrebbero rassicurarci, ma sappiamo ancora scegliere non tanto il modo in cui vogliamo essere rappresentati, quanto quello che ci rappresenta?”. I soggetti possiedono la libertà di agire e di confrontarsi, di trasformarsi o di rivelarsi, con il solo obbligo di farlo in un preciso perimetro che l’artista loro impone. In questo processo il divenire si colora sempre di una nuova dialettica in cui l’immagine diventa sintesi di un principio d’identità. Un play del quale nessuno conosce la trama e che si misura con l’intelletto e la ragione, con la fantasia e la realtà.
Massimo Pastore ha chiesto ai suoi soggetti di farsi ritrarre prevalentemente in una fase di sospensione della vita, in un luogo dove i rapporti sono rarefatti dal tempo del vacare, dal nuovo paesaggio e da una condivisione insolita dell’esistenza di un posto al quale non appartengono ma che è pure loro nella surreale ‘proprietà temporanea’ dei luoghi che sono dei viaggiatori. Ecco allora la sfida: “Come piace a voi, come voi volete, come meglio vi aggrada”, salvo poi disinnescare il linguaggio degli interlocutori nell’affascinante gioco dove i soggetti stessi si firmano con una parola o una frase che diventa titolo dell’opera fotografica, dando vita ad una narrazione circense, dove ciascuno e ognuno disegna il proprio ruolo.
Massimo Pastore (Napoli 1971) inizia nel 1997 il suo rapporto con la fotografia specializzandosi nelle tecniche di stampa del bianco e nero analogico, contestualmente sceglie di utilizzare la fotografia come principale mezzo espressivo, concentrando la propria ricerca personale sulla relazione tra visibile e invisibile, sul concetto di impermanenza e sul tra uomo e ambiente sovvertendo talvolta nei propri progetti l a relazione tra fotografo e soggetto ritratto, come nel progetto “As You Like It”. Nel 2006 fonda, con Antonio Maiorino, PrimoPiano Napoli una galleria impegnata nella ricerca, nell’esposizione e promozione di artisti che lavorano con la fotografia, nonchè laboratorio personale e collettivo. Ha esposto i suoi lavori in mostre personali e collettive in galleria private e luoghi istituzionali in Italia, Francia, Germania, Lussemburgo, MaroccoTra le mostre si segnalano: Artlane Vesuviano, collettiva a cura di Raffaella Barbato e Luisa D’Auria, Ex Polverificio Borbonico (Scafati 2015). As You Like It - Museo Nuova Era e Galleria Bluorg Bari - a cura di Denis Curti e Antonio Maiorino Marrazzo - con un testo di Anita Pepe (Bari 2014). Photissima International Photo Festival Torino (Torino 2014)" Bianco – a cura di Maha Solo - FotografiArt Rabat (Marocco 2014). Paleocontemporanea - Rassegna Video _ Osservatorio Astronomico di Napoli a cura di Marcella Ferro (Napoli 2013) “O si O si è assunti in cielo o si precipita – a cura di Antonio Maiorino Marrazzo FlashArt Event (Milano 2012). "è quel sono che rende uguali" - Galleria Civica d'Arte Contemporanea - Siracusa. 26^ Biennale dell'Umorismo nell'arte - L'arte del 900 – (Tolentino 2012) . Bianco _ Cold Landscapes - PrimoPiano Galerie – (Berlino 2012). The State of the Art – a cura di Luisa Conte – Accademia di Romania (Roma). Ritorno alla Grande Via - Galleria Immaginaria Firenze. Arles - Rencontres d'Arles 2008 off - (Francia). Femmes” Mairie de Paris 12eme (Parigi) I love you – I love you really” Stephane Ackermann – Agence d’Art Contemporain (Luxembourg).
La mostra sarà visitabile sino al 7 giugno tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 18 alle ore 21.
Il vernissage è fissato per sabato 9 maggio alle ore 18.30. Partner dell'evento Officina Italiana Design.
La Mostra si svolge sotto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee 2015 - il programma di patrocinio della Fondazione e del museo Madre volto al riconoscimento e alla promozione di progetti culturali o artistici realizzati nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e Molise.
Nell’opera fotografica As you like it di Massimo Pastore - al MARTE con un allestimento site specific e una selezione di 40 stampe fotografiche in bianco e nero di piccolo e medio formato - le immagini fotografiche si riappropriano di una propria autonoma identità, come nella volontà dell’artista che le ha create pensando a un soggetto che sceglie la sua forma e il suo enunciato.
L’idea che ha dato l’avvio a questo progetto è il soggetto che deve raccontare di sé o di sé immaginare la relazione con lo spazio che vive, con se stesso, con il mezzo fotografico, con l’artista. “Come ci comportiamo quando veniamo sedotti dalla libertà (vigilata) di essere protagonisti e co-autori?” si chiede Anita Pepe nel testo critico di questo progetto e continua: “I criteri concordati dovrebbero rassicurarci, ma sappiamo ancora scegliere non tanto il modo in cui vogliamo essere rappresentati, quanto quello che ci rappresenta?”. I soggetti possiedono la libertà di agire e di confrontarsi, di trasformarsi o di rivelarsi, con il solo obbligo di farlo in un preciso perimetro che l’artista loro impone. In questo processo il divenire si colora sempre di una nuova dialettica in cui l’immagine diventa sintesi di un principio d’identità. Un play del quale nessuno conosce la trama e che si misura con l’intelletto e la ragione, con la fantasia e la realtà.
Massimo Pastore ha chiesto ai suoi soggetti di farsi ritrarre prevalentemente in una fase di sospensione della vita, in un luogo dove i rapporti sono rarefatti dal tempo del vacare, dal nuovo paesaggio e da una condivisione insolita dell’esistenza di un posto al quale non appartengono ma che è pure loro nella surreale ‘proprietà temporanea’ dei luoghi che sono dei viaggiatori. Ecco allora la sfida: “Come piace a voi, come voi volete, come meglio vi aggrada”, salvo poi disinnescare il linguaggio degli interlocutori nell’affascinante gioco dove i soggetti stessi si firmano con una parola o una frase che diventa titolo dell’opera fotografica, dando vita ad una narrazione circense, dove ciascuno e ognuno disegna il proprio ruolo.
Massimo Pastore (Napoli 1971) inizia nel 1997 il suo rapporto con la fotografia specializzandosi nelle tecniche di stampa del bianco e nero analogico, contestualmente sceglie di utilizzare la fotografia come principale mezzo espressivo, concentrando la propria ricerca personale sulla relazione tra visibile e invisibile, sul concetto di impermanenza e sul tra uomo e ambiente sovvertendo talvolta nei propri progetti l a relazione tra fotografo e soggetto ritratto, come nel progetto “As You Like It”. Nel 2006 fonda, con Antonio Maiorino, PrimoPiano Napoli una galleria impegnata nella ricerca, nell’esposizione e promozione di artisti che lavorano con la fotografia, nonchè laboratorio personale e collettivo. Ha esposto i suoi lavori in mostre personali e collettive in galleria private e luoghi istituzionali in Italia, Francia, Germania, Lussemburgo, MaroccoTra le mostre si segnalano: Artlane Vesuviano, collettiva a cura di Raffaella Barbato e Luisa D’Auria, Ex Polverificio Borbonico (Scafati 2015). As You Like It - Museo Nuova Era e Galleria Bluorg Bari - a cura di Denis Curti e Antonio Maiorino Marrazzo - con un testo di Anita Pepe (Bari 2014). Photissima International Photo Festival Torino (Torino 2014)" Bianco – a cura di Maha Solo - FotografiArt Rabat (Marocco 2014). Paleocontemporanea - Rassegna Video _ Osservatorio Astronomico di Napoli a cura di Marcella Ferro (Napoli 2013) “O si O si è assunti in cielo o si precipita – a cura di Antonio Maiorino Marrazzo FlashArt Event (Milano 2012). "è quel sono che rende uguali" - Galleria Civica d'Arte Contemporanea - Siracusa. 26^ Biennale dell'Umorismo nell'arte - L'arte del 900 – (Tolentino 2012) . Bianco _ Cold Landscapes - PrimoPiano Galerie – (Berlino 2012). The State of the Art – a cura di Luisa Conte – Accademia di Romania (Roma). Ritorno alla Grande Via - Galleria Immaginaria Firenze. Arles - Rencontres d'Arles 2008 off - (Francia). Femmes” Mairie de Paris 12eme (Parigi) I love you – I love you really” Stephane Ackermann – Agence d’Art Contemporain (Luxembourg).
La mostra sarà visitabile sino al 7 giugno tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 18 alle ore 21.
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