Giuseppe Livio. Arcaica

Giuseppe Livio, Arcaica_02, carboncino su carta, 2018

 

Dal 14 Settembre 2018 al 02 Ottobre 2018

Noto | Siracusa

Luogo: Museo Civico

Indirizzo: corso Vittorio Emanuele 149

Curatori: Francesco Piazza, Antonio Vitale

Enti promotori:

  • Con il patrocinio di
  • Assessorato Regionale e Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana
  • Comuni di Noto Catania e Palermo
  • Accademia di Belle Arti di Catania e Palermo
  • Fondazione Orestiadi di Gibellina

Costo del biglietto: ingresso gratuito



Fa tappa a Noto, dal 14 settembre e fino al 2 ottobre, la mostra itinerante “Arcaica” di Giuseppe Livio, ciclo di grandi carte esplorate con il carboncino dall’artista catanese che, dopo il felice esordio a Catania, esporrà al Museo Civico della città patrimonio Unesco per il suo barocco “ricamato” sulla pietra per poi concludere il tour a Palermo (dal 13 al 27 ottobre), ospite del calendario di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018.

Inaugurazione venerdì 14 settembre, ore 19
. Con l’artista e i curatori Francesco Piazza e Antonio Vitale, saranno Lorenzo Guzzardi, Direttore onorario del Museo Civico di Noto e già Direttore del Polo Regionale di Siracusa per i Siti Culturali e della Galleria Bellomo, il Sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, e all’assessore comunale alla Cultura Francesco Terranova. Un video, a cura di Antonio Parrinello e con le musiche originali di Cristina Cutuli, documenta il progetto creativo di Giuseppe Livio e la prima impaginazione di “Arcaica” nelle sale del Museo Emilio Greco di Catania.

“Arcaica” è un progetto artistico che vede Giuseppe Livio alle prese con il linguaggio base dell’arte, il segno, gesto arcano e primordiale: epifania del desiderio di bellezza dell’Uomo, come ci documentano i graffiti nelle grotte preistoriche. Suggestivo l’allestimento progettato per il Museo Civico di Noto (ex Monastero di Santa Chiara) dove, accanto ai reperti archeologici recuperati durante le campagne di scavo nell’antico sito della città (anch’essa rasa al suolo dal sisma del 1693 e ricostruita barocca, più maestosa e sfolgorante di prima), fa la sua apparizione – quasi visionaria e onirica – l’universo immaginario di Livio, con le figurazioni e le contaminazioni della sua “Arcaica”. Lo sottolinea con un breve intervento lo stesso Guzzardi, che scrive: “Ci troviamo dinanzi a una interessante contaminazione “archeologica” fra le realizzazioni di Livio, alcune di richiamo darwiniano, e gli elementi lapidei della città di Noto Antica, conservati nel deposito museale e oggi fruibili (…) insieme agli scavi archeologici che documentano le prime fasi edilizie del Monastero di età tardobarocca”.

Nudo, scarno, essenziale. Per Livio, che ha già esplorato la materia come scultore e l’universo cromatico del colore con la pittura, è arrivato il momento del segno. Le carte di Arcaica sono un’impresa monumentale, frutto di un lavoro febbrile – diremmo ciclopico – al quale la tecnica, affinata nel corso degli anni, conferisce il senso del colore e la profondità della composizione narrativa. 
 
Scrive Francesco Piazza: “Le tavole di Arcaica raccontano un processo e, soprattutto, un'evoluzione. Descrivono ciò che ha portato l'artista a compiere quella virata (per lui che ama il mare sembra il termine più appropriato) che ha modificato il suo punto di vista sulle cose del mondo, introducendo nuovi elementi al suo personale paesaggio (…) Livio si è imbevuto di colori che adesso, con matura consapevolezza, sintetizza in una tavolozza grisaille. In cui i neri costruiscono la profondità e la prospettiva di un'esperienza vitale e immaginifica”. 
Antonio Vitale, co-curatore, delle tavole esplora i dettagli: “Grandi elefanti leggeri come farfalle, farfalle eleganti come cigni, giraffe barbute che portano sulla propria pelle la mappa di una prolissità di isole del tesoro, rinoceronti sornioni come gatti e gatti impietriti nella posa di uno scatto fotografico, topi curiosi come scimmie e scimmie dallo sguardo umano. Una animalità che, sotto la luce rassicurante di apotropaiche figure intrise di solo bianco, come mirabili camei scolpiti dalla memoria, diventa un’umanità diffusa (…)”. 
 
“Arcaica” di Giuseppe Livio ha il patrocinio dell’Assessorato Regionale e del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, dei Comuni di Noto, Catania e Palermo, delle Accademia di Belle Arti di Catania e Palermo e della Fondazione Orestiadi di Gibellina; è organizzata con il sostegno delle aziende vitivinicole Cantine Privitera e Soffio sulle Isole. Il coordinamento è di Alessia Calvo, referenze fotografiche di Antonio Parrinello e Oriana Tabacco; musiche originali di Cristina Cutuli. Per il video “Giuseppe Livio – l’artista e l’uomo” con la partecipazione di Francesco Lucifora, le riprese sono di Alessio Genovese, il montaggio di Antonio Parrinello.
 
“Arcaica” al Museo Civico di Noto è visitabile dal 14 settembre e fino al 2 ottobre, dal martedì alla domenica, dalle 17 alle 22

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