IMPRESSIONISTI – Frammenti di luce e colore, da Monet a Renoir

Claude Monet (attr.), Les Pêcheurs de Poissy, 1882 ca. Olio su tela. Collezione privata, Parigi

 

Dal 24 May 2025 al 11 November 2025

Siracusa

Luogo: Castello Maniace di Ortigia

Indirizzo: Piazza Federico di Svevia 5

Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 15 e dalle 18 alle 23

Curatori: Irene Cavarretta, Mariella Barbera

Enti promotori:

  • ARCHETIPO
  • TERTULIACLUB
  • ARS
  • FONDAZIONE FEDERICO II
  • PROVINCIA REGIONALE DI TRAPANI

Costo del biglietto: gratuito

Telefono per prevendita: +39 3397877612 , +39 3334911480

Telefono per informazioni: +39 3397877612 , +39 3334911480

E-Mail info: assarchetipo@alice.it

Sito ufficiale: http://www.archetipo.it


La mostra IMPRESSIONISTI – Frammenti di luce e colore, da Monet a Renoir, ospitata negli spazi monumentali del Castello Maniace di Siracusa, è stata prorogata fino a martedì 11 novembre 2025In soli tre mesi, dal 24 maggio a oggi, la mostra ha già accolto oltre 10.000 visitatori, confermandosi come uno degli appuntamenti culturali più apprezzati dell’estate siciliana.Un’altra importante novità riguarda inoltre il biglietto di ingresso, che da ora è integrato con quello per accedere al Castello Maniace. Questa scelta rappresenta un vantaggio per i visitatori, che potranno così esplorare un luogo simbolo della città e, allo stesso tempo, immergersi nell’universo affascinante dell’Impressionismo. Il biglietto unico consente di accedere sia alla mostra che al Castello con una tariffa intera di 10 euro e una ridotta di 5 euro, offrendo un’esperienza culturale completa e conveniente.
 
La mostra ospitata in uno dei luoghi simbolo di Siracusa: il Castello Maniace, situato all’estremità dell’isola di Ortigia e affacciato direttamente sul Mar Ionio, offre l’occasione di vedere dal vivo alcuni capolavori dell’Impressionismo, ricontestualizzati in una cornice inedita. La scelta di questa location non è casuale: il dialogo tra la storia millenaria del sito e l’innovazione pittorica dell’Impressionismo crea un ponte ideale tra passato e modernità, tradizione e avanguardia. Costruito nel XIII secolo per volontà di Federico II di Svevia il Castello rappresenta un capolavoro dell’architettura militare medievale mediterranea e oggi è un importante centro culturale e turistico. 

IMPRESSIONISTI - 
Frammenti di luce e colore, da Monet a Renoir, visitabile fino a martedì 11 novembre 2025, celebra uno dei movimenti artistici più influenti e innovativi della storia dell’arte occidentale che proprio lo scorso anno ha compiuto centocinquant’anni. La mostra è prodotta da Mediterranea Arte, una realtà imprenditoriale attiva nel campo della produzione, organizzazione e promozione di mostre d’arte ed eventi culturali. Al centro della sua missione vi è la profonda convinzione che l’arte rappresenti un patrimonio universale capace di donare bellezza, ispirazione ed emozione a chi la contempla. Mediterranea Arte si distingue per un approccio che non si limita alla semplice esposizione artistica, ma che intende valorizzare in modo integrato il dialogo tra le opere e i territori che le accolgono. Ogni mostra nasce con l’intento di offrire un’esperienza coinvolgente e duratura, in cui l’arte diventa strumento di scoperta, promozione e rigenerazione dei luoghi, delle comunità e delle identità locali. Attraverso un’attenta progettazione curatoriale e una visione culturale ampia, Mediterranea Arte si impegna a rendere ogni evento un’occasione di crescita e arricchimento, contribuendo a diffondere la bellezza senza tempo dell’arte e a rafforzare il legame tra patrimonio culturale e sviluppo del territorio.

La mostra intende far risaltare lo spirito di gruppo, la loro comunione di intenti, il loro amichevole e umano rapporto, solido nonostante molte divergenze e diversi punti di vista. 
Gli anni dell’Impressionismo furono anni di grandi cambiamenti, non solo nel mondo dell’arte, ma soprattutto storici, sociali, economici. Il mondo, all’alba di un nuovo secolo, si vedeva proiettato in un futuro di grandi sconvolgimenti, annunciati con la comparsa della luce elettrica, del telefono, del volo, dei grandi treni sbuffanti, delle prime metropolitane, della nascente civiltà industriale e, per gli artisti, l’irrompere delle sconvolgenti novità della fotografia e del cinema, che li costrinse a fare i conti con una visione della realtà mai prima immaginata. Fu proprio anche grazie alla fotografia che ebbe vita l’Impressionismo. Infatti, fu nello studio di un fotografo, quel Nadar sopracitato, che ebbe luogo la loro prima mostra, esattamente centocinquanta anni fa. 

Stefano Oliviero, storico dell’arte e curatore della mostra cita Boudin quando afferma che: «La perfezione è opera collettiva, senza l’una nemmeno l’altra sarebbe arrivata dove è arrivata. Ciò valse per questo gruppo di pittori che insieme apprendevano, lottavano, soffrirono ed esposero le loro opere.
 Spesso andarono contro i loro interessi reciproci e, come gruppo, furono divisi da qualche conflitto interno, ma la loro opera dimostrò, forse meglio delle loro azioni, come lottarono per conquistare una visione nuova, sia in maniera individuale che in maniera collettiva.»

Protagonisti assoluti dell’esposizione sono i grandi maestri dell’Impressionismo francese: Claude MonetPierre-Auguste RenoirAlfred SisleyBerthe MorisotEdgar DegasÉdouard Manet e altri artisti che, tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, rivoluzionarono il concetto stesso di pittura. Abbandonando i canoni accademici e le rigidità della pittura di storia, scelsero di ritrarre la vita moderna, i paesaggi naturali, la luce mutevole e i gesti quotidiani, rendendo protagoniste le emozioni, la percezione e l’esperienza soggettiva.

La mostra si articola in più sezioni tematiche, ciascuna dedicata a uno degli aspetti fondamentali del movimento: la nascita del gruppo degli Impressionistile innovazioni tecnichela rappresentazione della città e della naturail ruolo delle donne artiste e l’eredità lasciata all’arte contemporanea. Le opere – olii tela, olii su tavolo, olii su cartoncino, pastelli su tela, acquerelli su carta, disegni su tela, litografie guideranno il visitatore in un percorso immersivo e coinvolgente – saranno esposti anche materiali d’archivio, fotografie d’epoca, documenti originali, lettere tra gli artisti e apparati didattici pensati per offrire un contesto storico e culturale approfondito provenienti tutti da collezioni private. Un’intera sezione della mostra è dedicata alla “luce”, ovvero alla capacità degli Impressionisti di catturare e restituire l’impressione visiva del momento attraverso tocchi rapidi, colori puri, contrasti dinamici e una pittura “en plein air” che ha cambiato per sempre il modo di dipingere.

«Ogni forma d’arte trae respiro dalla propria poesia, dalla capacità di abbracciare il mondo nella sua complessità, come dall’intento – che è anche intuizione – di riuscire a farci percepire quel mondo in maniera diversa da come ci appare», afferma il curatore della mostra. «I grandi protagonisti dell’Impressionismo hanno saputo liberare la pittura da convenzioni e imposizioni, rendendo l’arte accessibile, vitale, universale. Con questa mostra vogliamo restituire quello spirito originario di comunità, di scambio e di libertà che ha segnato un punto di svolta irripetibile nella storia dell’arte».

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