Come elegia. Angelo Garoglio interpreta le sculture di Medardo Rosso

© Angelo Garoglio | Angelo Garoglio, Bambino Ebreo, 1892-1893, cera su gesso, h. 21,5 cm. Collezione privata, Torino
Dal 14 Ottobre 2014 al 09 Novembre 2014
Torino
Luogo: Spazio Don Chisciotte
Indirizzo: via della Rocca 37
Orari: da martedì a sabato 10.30-12.30 / 15.30-19.30
Telefono per informazioni: +39 011 19771755
E-Mail info: segreteria@spaziodonchisciotte.it
Sito ufficiale: http://www.fondazionebottarilattes.it/
La scultura di Medardo Rosso e la fotografia di Angelo Garoglio insieme per una mostra in programma da mercoledì 15 ottobre a domenica 9 novembre 2014 allo Spazio Don Chisciotte della Fondazione Bottari Lattes di Torino.
Medardo Rosso fotografava le proprie sculture dando testimonianza di come la fotografia appartenesse di diritto alla sua poetica; Angelo Garoglio, facendo tesoro della ricerca e degli intenti di Rosso, ci racconta la sua visione, presentando al pubblico le immagini delle due cere su gesso “Bambino ebreo” del 1892-93 e “Bambino al sole” del 1892, di cui la prima sarà visibile al pubblico per la prima volta.
“Dopo aver scoperto l’enorme fertilità contenuta nelle opere plastiche e nelle elaborazioni fotografiche di Medardo Rosso, - spiega Enzo Restagno del catalogo che accompagna la mostra - Angelo Garoglio ha puntato il suo obbiettivo su “Bambino al sole” e “Bambino ebreo”, due gessi ricoperti di cera che risalgono al 1892. La lezione di Rosso è complessa; in una parola possiamo dire che si traduce in un appello alla creatività: l’artista deve attraverso manipolazioni del materiale fotografico, affidate alla sua invenzione, creare qualcosa di nuovo, qualcosa di fluido che solo il controllo della luce può far nascere. E’ una scelta difficile e ispirata ma i suggerimenti impliciti nella lezione di Rosso, Garoglio ha saputo coglierli molto bene, probabilmente facendo affidamento su un’affinità elettiva nella contemplazione e manipolazione della materia”.
L’inaugurazione sarà martedì 14 ottobre alle ore 18 (orari mostra dal 15 ottobre: martedì- sabato ore 10.30-12.30 e 15.30-19.30).
Il catalogo bilingue con testi di Pino Mantovani e Enzo Restagno (italiano/inglese) è disponibile in galleria.
MEDARDO ROSSO
Medardo Rosso nacque a Torino nel 1858. Si trasferì con la famiglia a Milano nel 1870. Frequentò dal 1882 al 1883 l'Accademia di belle arti di Brera dove si dimostrò insofferente all'insegnamento accademico. Iniziò la sua carriera artistica nell'ambito della scapigliatura milanese. Nel 1889 si recò a Parigi dove venne a contatto con artisti impressionisti. Ritornò a Milano nel 1914, dove si sposò con Giuditta Pozzi dalla quale ebbe un figlio registrato all'anagrafe con il nome di Francesco Evviva Ribelle.
Realizzò soprattutto sculture in cera, ma anche in bronzo, terracotta, gesso e disegni a matita e a colori.
Espose le sue opere a Parigi al Salon des Artistes Francais, al Salon des Indipendents, nella Gallerie Thomas e Georges Petit, e a Vienna nel 1885. Eseguì alcuni busti per il Cimitero Monumentale di Milano. Nel 1886 espose a Londra e Venezia e nel 1889 all'Esposizione Universale di Parigi. Fu stimato, tra i suoi contemporanei da Edgar Degas e Auguste Rodin. Influenzò, successivamente, artisti come Boccioni, Carrà e Manzù.
Medardo Rosso affermò: “A me, nell'arte, interessa soprattutto di far dimenticare la materia", infatti le sue sculture sono costituite da forme "non finite", che sembrano suggerire la presenza dell'ambiente circostante.
Morì la sera del 31 marzo 1928, è sepolto al Cimitero Monumentale di Milano.
ANGELO GAROGLIO
Angelo Garoglio nato a Milano nel 1951, vive e lavora a Torino.
Dal 1979, espone in spazi pubblici e privati in Italia, Francia, Germania, Irlanda, Liechtenstein e Svizzera.
Ha successivamente collaborato con il poeta francese Yves Bonnefoy al volume Neuf Pierres, presentato a Parigi (2003) e ha tenuto mostre personali a Zurigo (2005), Milano (2008) e Torino (2008,2011, al triskel Arts Centre di Cork in Irlanda e al Museo Archeologico di Firenze (2012).
Medardo Rosso fotografava le proprie sculture dando testimonianza di come la fotografia appartenesse di diritto alla sua poetica; Angelo Garoglio, facendo tesoro della ricerca e degli intenti di Rosso, ci racconta la sua visione, presentando al pubblico le immagini delle due cere su gesso “Bambino ebreo” del 1892-93 e “Bambino al sole” del 1892, di cui la prima sarà visibile al pubblico per la prima volta.
“Dopo aver scoperto l’enorme fertilità contenuta nelle opere plastiche e nelle elaborazioni fotografiche di Medardo Rosso, - spiega Enzo Restagno del catalogo che accompagna la mostra - Angelo Garoglio ha puntato il suo obbiettivo su “Bambino al sole” e “Bambino ebreo”, due gessi ricoperti di cera che risalgono al 1892. La lezione di Rosso è complessa; in una parola possiamo dire che si traduce in un appello alla creatività: l’artista deve attraverso manipolazioni del materiale fotografico, affidate alla sua invenzione, creare qualcosa di nuovo, qualcosa di fluido che solo il controllo della luce può far nascere. E’ una scelta difficile e ispirata ma i suggerimenti impliciti nella lezione di Rosso, Garoglio ha saputo coglierli molto bene, probabilmente facendo affidamento su un’affinità elettiva nella contemplazione e manipolazione della materia”.
L’inaugurazione sarà martedì 14 ottobre alle ore 18 (orari mostra dal 15 ottobre: martedì- sabato ore 10.30-12.30 e 15.30-19.30).
Il catalogo bilingue con testi di Pino Mantovani e Enzo Restagno (italiano/inglese) è disponibile in galleria.
MEDARDO ROSSO
Medardo Rosso nacque a Torino nel 1858. Si trasferì con la famiglia a Milano nel 1870. Frequentò dal 1882 al 1883 l'Accademia di belle arti di Brera dove si dimostrò insofferente all'insegnamento accademico. Iniziò la sua carriera artistica nell'ambito della scapigliatura milanese. Nel 1889 si recò a Parigi dove venne a contatto con artisti impressionisti. Ritornò a Milano nel 1914, dove si sposò con Giuditta Pozzi dalla quale ebbe un figlio registrato all'anagrafe con il nome di Francesco Evviva Ribelle.
Realizzò soprattutto sculture in cera, ma anche in bronzo, terracotta, gesso e disegni a matita e a colori.
Espose le sue opere a Parigi al Salon des Artistes Francais, al Salon des Indipendents, nella Gallerie Thomas e Georges Petit, e a Vienna nel 1885. Eseguì alcuni busti per il Cimitero Monumentale di Milano. Nel 1886 espose a Londra e Venezia e nel 1889 all'Esposizione Universale di Parigi. Fu stimato, tra i suoi contemporanei da Edgar Degas e Auguste Rodin. Influenzò, successivamente, artisti come Boccioni, Carrà e Manzù.
Medardo Rosso affermò: “A me, nell'arte, interessa soprattutto di far dimenticare la materia", infatti le sue sculture sono costituite da forme "non finite", che sembrano suggerire la presenza dell'ambiente circostante.
Morì la sera del 31 marzo 1928, è sepolto al Cimitero Monumentale di Milano.
ANGELO GAROGLIO
Angelo Garoglio nato a Milano nel 1951, vive e lavora a Torino.
Dal 1979, espone in spazi pubblici e privati in Italia, Francia, Germania, Irlanda, Liechtenstein e Svizzera.
Ha successivamente collaborato con il poeta francese Yves Bonnefoy al volume Neuf Pierres, presentato a Parigi (2003) e ha tenuto mostre personali a Zurigo (2005), Milano (2008) e Torino (2008,2011, al triskel Arts Centre di Cork in Irlanda e al Museo Archeologico di Firenze (2012).
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