Faberge' alla Venaria
Dal 26 Luglio 2012 al 09 Novembre 2012
Venaria Reale | Torino
Luogo: Reggia di Venaria Reale
Indirizzo: piazza della Repubblica 4
Orari: da martedì a venerdì 9-17; sabato e domenica 9-20
Costo del biglietto: intero € 15, ridotto € 10, scuole € 6
Telefono per informazioni: +39 011 4593675
E-Mail info: comunicazione@lavenariareale.it
Sito ufficiale: http://www.lavenaria.it
Tredici esemplari unici delle famose Uova pasquali di Fabergé,eccellenza di una produzione artistica che raggiunse l’apice nel passaggio tra Otto e Novecento, sono presenti in mostra alla Reggia di Venaria, nelle Sale delle Arti, dal 27 luglio al 9 novembre 2012: costituiscono la più importante collezione al mondo di questo genere. Tra queste, si trovano ben nove Uova-gioiello imperiali, ormai entrate nel mito, realizzate in oro, pietre preziose e materiali pregiati, oltre alla romantica sorpresa a forma di cuore dell’Uovo del 1897.
La mostra è dedicata appunto alle opere di alta oreficeria realizzate dal celebre Carl Fabergé, conosciuto anche come Karl Gustavovi? Faberže (1846-1920), Maestro gioielliere della corte imperiale dei Romanov.
Sono esposti anche 350 preziosissimi capolavori prodotti dalla fabbrica orafa di San Pietroburgo, oggi appartenenti alla collezione della Link of Times Foundation di Mosca. Le opere svelano con la loro bellezza i segreti dei maestri orafi della Maison Fabergé nella lavorazione dei metalli e pietre preziose, oro, argento, cristallo di rocca, diamanti e perle, e soprattutto degli smalti trattati con procedimenti particolari tali da conferire sfumature di colori meravigliosi e cangianti.
La mostra illustra il vasto repertorio di oggetti decorativi e accessori di rappresentanza prodotti dalla bottega orafa: dalle cornici per le sacre icone agli orologi, dai set da scrivania alle scatole da sigarette, alle fibbie, borsette e gioielli per signora.
L’evento espositivo della Venaria è anche l’occasione per rievocare i rapporti tra la corte dei Romanov e la corte dei Savoia, dalla visita del figlio e della nuora di Caterina la Grande, i cosiddetti “Conti del Nord” che nell’aprile del 1782 frequentarono proprio la Reggia di Venaria durante il loro famoso Gran Tour, fino al soggiorno dell’ultimo Zar Nicola II in Piemonte, nell’aprile del 1910, quando venne ricevuto al Castello di Racconigi dalla corte e dai rappresentanti del Governo italiano. Sono presentati, attraverso immagini fotografiche e apparati scenografici, i protagonisti del tempo e l’immenso territorio della grande madre Russia.
Il percorso di visita
La mostra si articola in tre sezioni che si snodano nelle dieci Sale delle Arti della Reggia di Venaria.
Sezione I
Lo splendore della corte dei Romanov
Incentrata sulla spettacolare incoronazione di Nicola II del 1896 alla quale partecipò anche Vittorio Emanuele III di Savoia, all’epoca principe ereditario. Seguono oggetti preziosi, come scatole ornate di perle e pietre preziose, tabacchiere con i ritratti della famiglia imperiale e con il monogramma dei Romanov. A contorno sono presentate in grande formato fotografie storiche di Nicola II, della moglie Alessandra e dei loro figli.
Sezione II
La Fabbrica di Fabergé
Due sale presentano alcune delle tipologie più significative della produzione artistica e artigianale realizzate da Carl Fabergé nella sua grande bottega. Aperta nel 1842 a San Pietroburgo, l’azienda si ingrandì fino a contare quattro sedi in Russia e una a Londra con oltre 500 dipendenti per rispondere alle raffinate e altolocate committenze di tutta Europa. Con la Rivoluzione d’Ottobre, la famiglia Fabergé lasciò la Russia e Carl, ultimo dirigente della fabbrica di famiglia, morì a Losanna nel 1920. Oggi l’originaria Maison Fabergé di San Pietroburgo, dopo alterne vicende e passaggi di proprietà, ha ripreso la produzione delle Uova sui disegni originali trovati negli archivi di Stato.
Tra i preziosi manufatti, sono presenti in mostra anche alcune icone sacre, create per la devozione privata, la cui decorazione in oro, argento e smalti incastonati raggiunse vette di puro virtuosismo artistico.
Sezione III
Le Uova imperiali
In esposizione sono presentate tredici Uova pasquali di Fabergé, delle quali ben nove commissionate dagli Zar e cinque da committenti privati, quali la duchessa di Marlborought, l’americana Consuelo Vanderbilt e la famiglia di industriali russi Kelch. Ad esse si aggiunge la sorpresa di un Uovo imperiale oggi disperso: uno splendido cuore rosso smaltato e ornato di diamanti, al cui interno si cela un trifoglio verde con le miniature imperiali. Sono esposti, inoltre, il primo Uovo imperiale ad essere realizzato, l’Uovo con Gallina del 1885, ma anche il penultimo, l’Uovo con la Croce di San Giorgio del 1916. Le Uova del 1917 non giunsero mai a corte per le note tragiche vicende storiche e lo sterminio dell’intera famiglia imperiale. Tra gli altri, il prezioso primo Uovo donato alla nuova Zarina Alexandra, il Bocciolo di rosa del 1895, e poi quelli del 1911, il romantico Uovo con l’Albero di lauro che racchiude un usignolo, e il celebrativo dei 15 anni del regno dello Zar, dove sono riprodotti i ritratti della famiglia imperiale e i principali episodi della loro vita.
Chiude il percorso espositivo la curiosa storia delle 54 Uova imperiali: dalla Rivoluzione del 1917 alla musealizzazione di parte di esse a Mosca, fino al collezionismo mondiale di oggi e al loro mito nel cinema e nella letteratura.
La mostra è dedicata appunto alle opere di alta oreficeria realizzate dal celebre Carl Fabergé, conosciuto anche come Karl Gustavovi? Faberže (1846-1920), Maestro gioielliere della corte imperiale dei Romanov.
Sono esposti anche 350 preziosissimi capolavori prodotti dalla fabbrica orafa di San Pietroburgo, oggi appartenenti alla collezione della Link of Times Foundation di Mosca. Le opere svelano con la loro bellezza i segreti dei maestri orafi della Maison Fabergé nella lavorazione dei metalli e pietre preziose, oro, argento, cristallo di rocca, diamanti e perle, e soprattutto degli smalti trattati con procedimenti particolari tali da conferire sfumature di colori meravigliosi e cangianti.
La mostra illustra il vasto repertorio di oggetti decorativi e accessori di rappresentanza prodotti dalla bottega orafa: dalle cornici per le sacre icone agli orologi, dai set da scrivania alle scatole da sigarette, alle fibbie, borsette e gioielli per signora.
L’evento espositivo della Venaria è anche l’occasione per rievocare i rapporti tra la corte dei Romanov e la corte dei Savoia, dalla visita del figlio e della nuora di Caterina la Grande, i cosiddetti “Conti del Nord” che nell’aprile del 1782 frequentarono proprio la Reggia di Venaria durante il loro famoso Gran Tour, fino al soggiorno dell’ultimo Zar Nicola II in Piemonte, nell’aprile del 1910, quando venne ricevuto al Castello di Racconigi dalla corte e dai rappresentanti del Governo italiano. Sono presentati, attraverso immagini fotografiche e apparati scenografici, i protagonisti del tempo e l’immenso territorio della grande madre Russia.
Il percorso di visita
La mostra si articola in tre sezioni che si snodano nelle dieci Sale delle Arti della Reggia di Venaria.
Sezione I
Lo splendore della corte dei Romanov
Incentrata sulla spettacolare incoronazione di Nicola II del 1896 alla quale partecipò anche Vittorio Emanuele III di Savoia, all’epoca principe ereditario. Seguono oggetti preziosi, come scatole ornate di perle e pietre preziose, tabacchiere con i ritratti della famiglia imperiale e con il monogramma dei Romanov. A contorno sono presentate in grande formato fotografie storiche di Nicola II, della moglie Alessandra e dei loro figli.
Sezione II
La Fabbrica di Fabergé
Due sale presentano alcune delle tipologie più significative della produzione artistica e artigianale realizzate da Carl Fabergé nella sua grande bottega. Aperta nel 1842 a San Pietroburgo, l’azienda si ingrandì fino a contare quattro sedi in Russia e una a Londra con oltre 500 dipendenti per rispondere alle raffinate e altolocate committenze di tutta Europa. Con la Rivoluzione d’Ottobre, la famiglia Fabergé lasciò la Russia e Carl, ultimo dirigente della fabbrica di famiglia, morì a Losanna nel 1920. Oggi l’originaria Maison Fabergé di San Pietroburgo, dopo alterne vicende e passaggi di proprietà, ha ripreso la produzione delle Uova sui disegni originali trovati negli archivi di Stato.
Tra i preziosi manufatti, sono presenti in mostra anche alcune icone sacre, create per la devozione privata, la cui decorazione in oro, argento e smalti incastonati raggiunse vette di puro virtuosismo artistico.
Sezione III
Le Uova imperiali
In esposizione sono presentate tredici Uova pasquali di Fabergé, delle quali ben nove commissionate dagli Zar e cinque da committenti privati, quali la duchessa di Marlborought, l’americana Consuelo Vanderbilt e la famiglia di industriali russi Kelch. Ad esse si aggiunge la sorpresa di un Uovo imperiale oggi disperso: uno splendido cuore rosso smaltato e ornato di diamanti, al cui interno si cela un trifoglio verde con le miniature imperiali. Sono esposti, inoltre, il primo Uovo imperiale ad essere realizzato, l’Uovo con Gallina del 1885, ma anche il penultimo, l’Uovo con la Croce di San Giorgio del 1916. Le Uova del 1917 non giunsero mai a corte per le note tragiche vicende storiche e lo sterminio dell’intera famiglia imperiale. Tra gli altri, il prezioso primo Uovo donato alla nuova Zarina Alexandra, il Bocciolo di rosa del 1895, e poi quelli del 1911, il romantico Uovo con l’Albero di lauro che racchiude un usignolo, e il celebrativo dei 15 anni del regno dello Zar, dove sono riprodotti i ritratti della famiglia imperiale e i principali episodi della loro vita.
Chiude il percorso espositivo la curiosa storia delle 54 Uova imperiali: dalla Rivoluzione del 1917 alla musealizzazione di parte di esse a Mosca, fino al collezionismo mondiale di oggi e al loro mito nel cinema e nella letteratura.
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