Forme al Femminile

Forme al Femminile, martinArte, Torino
Dal 15 Gennaio 2015 al 30 Gennaio 2015
Torino
Luogo: martinArte
Indirizzo: c.so Siracusa 24/a
Orari: lunedì 15.30-19.30; da martedì a giovedì 10-12.30 / 15.30-22; da mercoledì a venerdì 10-12.30 / 15.30-19.30
Curatori: Willy Darko
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 011 352427
E-Mail info: paolabarbarossa@libero.it
Sito ufficiale: http://www.martinarte2010.it
Piera Paderni
Un razzo vettore si è appena staccato dalla rampa di lancio, il suo compito è quello di proiettare nello spazio siderale una navicella con a bordo sofisticatissimi strumenti, il fuoco accecante del propellente e il rumore assordante, squarciano le tenebre.
Si realizza in tal modo il sogno dell’Uomo di appagare, anche se in modo parziale, il desiderio di conoscenza che millenni addietro lo aveva condotto ad avventurarsi in un magnifico percorso mentale confluito nel Mito. Tra tutti coloro che seguono il lancio, la più stupita è certamente Afrodite. Invano cerca Prometeo. Lo spiazzamento spazio-temporale, da sempre posto in evidenza da Piera Paderni, lo ritroviamo anche nell’enigmatica testa di Apollo il cui sguardo, volto verso un altrove che si perde nel futuro, intercetta quello del suo doppio che pare indagare in un passato sedimentato nella pietra.
La cornice è solo una specie di cesura tra due realtà perfettamente speculari, una sorta di pausa in uno Spazio utopico dove presente e passato, mito e realtà si fondono in una osmosi totale.
Martina Cavaglià
Vive e lavora a Torino, dal 2009 al 2012 ha frequentato e completato l’università presso l’Istituto Europeo di Design (IED) di Torino, sezione Arti Visive, corso di Illustrazione. Ha conseguito il diploma presso il Liceo Linguistico Europeo presso l’istituto S. Anna di Moncalieri.
Il suo segno decisamente grafico, ad un primo sguardo lascia intendere un risultato casuale, voluto dai capricci “del colore” che si spande sulla tela. Osservando attentamente si intuisce che nulla, o quasi, è casuale ma voluto e controllato dall’artista sino ad arrivare ad una sua cifra decisamente pittorica.
Federica Petri
Impara le tecniche presso il liceo artistico Renato Cottini a Torino. Smette di dipingere per 4 anni conseguendo una sua ricerca interiore. In questi anni si dedica a svariati lavori e studia le arti cinematografiche entrando in contatto con diverse personalità del campo. Riprende a dipingere nel 2005 e inizia a scrivere una raccolta di pensieri legati ai suoi quadri, sperimentando diversi modi e addentrandosi sempre di più nell’ambiente artistico.
Questo la porterà ad avvicinarsi ad un atteggiamento più “esoterico”, profondo, ad indagare sulle religioni e ad essere molto attiva nel sociale. Dal 2010 a oggi i suoi dipinti e il suo interesse in ambito di ricerca artistica è rivolto all’ essere umano. L’umanità l’affascina, interamente nella sua psicologia, nelle sue diversità e complessità. Per questo viene definita l’artista “mentale”. Indaga, due livelli di comunicazione. Il verbale e il simbolico che sono, per Federica ,due facce della stessa medaglia, parti che convivono all’interno di ogni essere umano. Marta Valls
Sovrapposizioni di più elementi caratterizzano le opere di quest’artista di notevole talento. Marta Valls utilizza diverse tecniche, dal gessetto all’acquerello nell’intento di portare sulla tela immagini intuitive ed espressionistiche.
Gli ambienti ricreati si sovrappongono armoniosamente, ricreando tuttavia quello stacco necessario per far percepire al pubblico l’intento comunicativo di ogni opera. Le emozioni che l’artista vuole trasmettere sono differenti a seconda del soggetto, ma tutte egualmente forti e appassionate. Attraverso un uso sapiente del colore e del tratto deciso, Marta Valls rende unici i suoi lavori, caricandoli di tutta l’energia che occorre per ricreare opere di tale bravura figurativa e simbolica.
Un razzo vettore si è appena staccato dalla rampa di lancio, il suo compito è quello di proiettare nello spazio siderale una navicella con a bordo sofisticatissimi strumenti, il fuoco accecante del propellente e il rumore assordante, squarciano le tenebre.
Si realizza in tal modo il sogno dell’Uomo di appagare, anche se in modo parziale, il desiderio di conoscenza che millenni addietro lo aveva condotto ad avventurarsi in un magnifico percorso mentale confluito nel Mito. Tra tutti coloro che seguono il lancio, la più stupita è certamente Afrodite. Invano cerca Prometeo. Lo spiazzamento spazio-temporale, da sempre posto in evidenza da Piera Paderni, lo ritroviamo anche nell’enigmatica testa di Apollo il cui sguardo, volto verso un altrove che si perde nel futuro, intercetta quello del suo doppio che pare indagare in un passato sedimentato nella pietra.
La cornice è solo una specie di cesura tra due realtà perfettamente speculari, una sorta di pausa in uno Spazio utopico dove presente e passato, mito e realtà si fondono in una osmosi totale.
Martina Cavaglià
Vive e lavora a Torino, dal 2009 al 2012 ha frequentato e completato l’università presso l’Istituto Europeo di Design (IED) di Torino, sezione Arti Visive, corso di Illustrazione. Ha conseguito il diploma presso il Liceo Linguistico Europeo presso l’istituto S. Anna di Moncalieri.
Il suo segno decisamente grafico, ad un primo sguardo lascia intendere un risultato casuale, voluto dai capricci “del colore” che si spande sulla tela. Osservando attentamente si intuisce che nulla, o quasi, è casuale ma voluto e controllato dall’artista sino ad arrivare ad una sua cifra decisamente pittorica.
Federica Petri
Impara le tecniche presso il liceo artistico Renato Cottini a Torino. Smette di dipingere per 4 anni conseguendo una sua ricerca interiore. In questi anni si dedica a svariati lavori e studia le arti cinematografiche entrando in contatto con diverse personalità del campo. Riprende a dipingere nel 2005 e inizia a scrivere una raccolta di pensieri legati ai suoi quadri, sperimentando diversi modi e addentrandosi sempre di più nell’ambiente artistico.
Questo la porterà ad avvicinarsi ad un atteggiamento più “esoterico”, profondo, ad indagare sulle religioni e ad essere molto attiva nel sociale. Dal 2010 a oggi i suoi dipinti e il suo interesse in ambito di ricerca artistica è rivolto all’ essere umano. L’umanità l’affascina, interamente nella sua psicologia, nelle sue diversità e complessità. Per questo viene definita l’artista “mentale”. Indaga, due livelli di comunicazione. Il verbale e il simbolico che sono, per Federica ,due facce della stessa medaglia, parti che convivono all’interno di ogni essere umano. Marta Valls
Sovrapposizioni di più elementi caratterizzano le opere di quest’artista di notevole talento. Marta Valls utilizza diverse tecniche, dal gessetto all’acquerello nell’intento di portare sulla tela immagini intuitive ed espressionistiche.
Gli ambienti ricreati si sovrappongono armoniosamente, ricreando tuttavia quello stacco necessario per far percepire al pubblico l’intento comunicativo di ogni opera. Le emozioni che l’artista vuole trasmettere sono differenti a seconda del soggetto, ma tutte egualmente forti e appassionate. Attraverso un uso sapiente del colore e del tratto deciso, Marta Valls rende unici i suoi lavori, caricandoli di tutta l’energia che occorre per ricreare opere di tale bravura figurativa e simbolica.
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