JACK distopia in bianco rosso nero oro
Dal 26 Ottobre 2019 al 23 Novembre 2019
Torino
Luogo: Creativity Oggetti
Indirizzo: via Carlo Alberto 40/f a
Orari: Lun 15:30-19:30 Mar-Mer-Gio 10:00-13:00 / 15:30-19:30 Ven 10:00-14:00 / 15:30-19:30 Sab 10:00-13:00 / 15:00-19:30 Dom chiuso
Sito ufficiale: http://www.creativityoggetti.it
JACK distopia in bianco rosso nero oro è l’intervento di Pastore e Bovina per Elica che, dal 26 ottobre al 23 novembre 2019, sarà allestito in Via Carlo Alberto 40/f a Torino, sede di Creativity Oggetti, concept store e punto di riferimento per le Arti Applicate e il gioiello contemporaneo.
Creativity Oggetti, per la sua maggiore età, sceglie Pastore e Bovina su cui ha puntato i riflettori già nel 2001 e il cui connubio prosegue da allora. JACK è la dissezione di un’idea del fare, lo studio di una speciale anatomia applicata alla ceramica, al tessile, al gioiello, al cioccolato.
Una mostra all’insegna della contaminazione che,per Pastore e Bovina, oltre che uno stato dell’essere, è anche il modus operandi degli ultimi 25 anni. Per l’occasione il duo si esibirà con alcuni artefatti, dai più noti ai pezzi unici site specific.
JACK sottintende l’ipotesi remota che la fantasia possa superare la realtà modificandola: i makers di vario tipo e genere ci provano più degli altri. Pastore e Bovina con Elica sono fra questi, un team di cercatori nella foresta “contaminata” delle Arti Applicate e del design.JACK sono così anche le intersezioni con lo speciale still life di Federica Cioccoloni che ha tagliato, col suo obiettivo, ceramiche e tessuti, quelli disegnati da Pastore e Bovina per Arcolaio, manifattura italiana d’eccellenza, con un’unica nota dolce, forse: il cioccolato sezionato dallo chef Andrea De Bellis.
Ma l’esposizione sarà anche musica e video con un artefatto digitale creato da Fabio Fiandrini, e, per l’inaugurazione Elena Cristiani, sabato 26 ottobre 2019 alle ore 18, si esibirà in una performance.
«Sintonizzarsi col proprio tempo, col carattere transitorio delle cose, impulso alla trasformazione, all’illusione, sono fra le nostre attitudini: il confine fra arte, design, moda, pittura, teatro… deve sempre essere poroso, perché “…con usura non v’è chiesa con affreschi di Paradiso” (Ezra Pound, Canto XLV).
I princìpi si mischiano e si moltiplicano e, alla fine, si tratta solo di osservare il processo, il precorso di chi fa, e le storie raccontate in questo viaggio: è sempre l’idea a fare la differenza. Cercare un linguaggio, inventare un proprio font per scrivere racconti nuovi, storie personali private intime, quello che si tiene nascosto. Senza preti e confessori restano gli psicologi, o il fare con le mani. Esteriorità versus apparenza. Abuso e contaminazione. Decorazione come mutazione, come pelle di un “corpo” indifeso nella sua realtà quotidiana, un corpo ostaggio di un’idea preconcetta di bellezza, un corpo involucro per cellule, un corpo sostegno per abiti, un corpo come narrazione di sé: equilibrio e bellezza?» sono le premesse di Pastore e Bovina per raccontare il principio ispiratore del processo di contaminazione con gli altri speciali makers.
Opening: sabato 26 ottobre 2019, dalle 16:00 alle 20:00 incontro con gli autori
alle ore 18,00 performance
Con le mani di: Arcolaio, Federica Cioccoloni, Elena Cristiani, Andrea De Bellis, Fabio Fiandrini, Barbara Sales e quelle speciali di Andrea Betti e Nadia Mzihri.
Elisabetta Bovina e Carlo Pastore hanno fondato Studio Elica nel 1990, lavorando nell’ambito delle Arti Applicate e del design. La contaminazione fra le arti è la loro cifra stilistica, avendo scelto di far dialogare la ceramica con pratiche artistiche apparentemente lontane da questa materia, quali la scenografia o le arti performative. Oltre all’autoproduzione, hanno lavorato anche per altri brand quali ARCA Astucci, Tognana, Floor Gres, FOS Ceramiche, Ebenant, Sole 24 Ore Business Media.
Oggi disegnano per Arcolaio e Visionnaire. Mentre dal 2009 sono presenti a Bologna con Crete pièce unique, uno spazio eclettico che è al contempo showroom per le loro creazioni, galleria per la quale curano personalmente una selezione di oggetti di altri designer-artieri e piattaforma sperimentale per tutte le arti performative. Diverse le mostre e installazioni sia in italia che all'estero.
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