Opere scelte dalla Collezione Bottari Lattes
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Opere scelte dalla Collezione Bottari Lattes, Spazio Don Chisciotte - Fondazione Bottari Lattes, Torino
Dal 04 Febbraio 2014 al 29 Marzo 2014
Torino
Luogo: Spazio Don Chisciotte - Fondazione Bottari Lattes
Indirizzo: via della Rocca 37
Orari: da martedì a sabato 9.30-12.30/ 15.30-19.30
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 011 19771755
E-Mail info: segreteria@spaziodonchisciotte.it
Sito ufficiale: http://www.fondazionebottarilattes.it
Nuova collettiva di artisti del Novecento allo Spazio Don Chisciotte della Fondazione Bottari Lattes a Torino.
Dal 4 febbraio al 29 marzo 2014 sono in esposizione opere di Luigi Bartolini, Mario Calandri (a cento anni dalla nascita), Italo Cremona, Gianfranco Ferroni, Pinot Gallizio (in occasione del cinquantenario della sua scomparsa), Albino Galvano, Mario Lattes, Fausto Melotti, Sergio Saroni (a ottant’anni dalla nascita), Francesco Tabusso e Jean-Pierre Velly. Accanto anche le sculture dei contemporanei Riccardo Cordero e Raffaele Mondazzi.
La collettiva presenta una ventina di opere di proprietà della Fondazione Bottari Lattes che per la prima volta espone al pubblico una selezione della sua collezione. In mostra incisioni, olii su tela, acquerelli, tempere e tecniche miste acquistate nel corso degli anni seguendo il gusto e la tradizione del collezionismo colto di Mario Lattes, pittore, scrittore ed editore (scomparso nel 2001), a cui la Fondazione è dedicata. Tra queste l’importante dipinto di grandi dimensioni di Pinot Gallizio (senza titolo, 1963), caratterizzato dalla potenza del colore materico e dall’impetuosa energia sprigionata dai grandi tratti a spirale. I visitatori lo potranno ammirare in contemporanea con La Notte barbara (1962), esposta alla Gam di Torino con altre opere dell’inventore della pittura industriale. «Direi che la fiducia che io ho nel gesto spontaneo si può rilevare da queste tele (del 1963, n.d.r), in parte non finite, che danno l’impressione quasi di danzare, di penetrare nell’aria. Questo lasciarsi andare o lasciarsi venire, questo distribuirsi inutilmente nell’aria». (Pinot Gallizio, documentario Rai dedicato all’artista, a cura di Carla Lonzi, estate 1963).
Oltre all’opera di Fausto Melotti, per la prima volta Spazio Don Chisciotte ospiterà sculture di artisti contemporanei: un bronzo di Riccardo Cordero e una teracotta di Raffaele Mondazzi.
Spazio Don Chisciotte è il nuovo luogo espositivo ideato e voluto da Caterina Bottari Lattes, presidente della Fondazione Bottari Lattes. Ha inaugurato la sua attività nel 2013 con la mostra Pittoriscrittori, cui sono seguite la collettiva Opere su carta, la personale sulle incisioni di Mario Lattes e la mostra dedicata ai lavori grafici e pittorici di Mario Calandri. Lo spazio espositivo porta il nome della storica galleria romana diretta da Giuliano De Marsanich, che aprì nel 1962, testimonial Alberto Moravia, con una mostra di Mario Lattes.
Dal 4 febbraio al 29 marzo 2014 sono in esposizione opere di Luigi Bartolini, Mario Calandri (a cento anni dalla nascita), Italo Cremona, Gianfranco Ferroni, Pinot Gallizio (in occasione del cinquantenario della sua scomparsa), Albino Galvano, Mario Lattes, Fausto Melotti, Sergio Saroni (a ottant’anni dalla nascita), Francesco Tabusso e Jean-Pierre Velly. Accanto anche le sculture dei contemporanei Riccardo Cordero e Raffaele Mondazzi.
La collettiva presenta una ventina di opere di proprietà della Fondazione Bottari Lattes che per la prima volta espone al pubblico una selezione della sua collezione. In mostra incisioni, olii su tela, acquerelli, tempere e tecniche miste acquistate nel corso degli anni seguendo il gusto e la tradizione del collezionismo colto di Mario Lattes, pittore, scrittore ed editore (scomparso nel 2001), a cui la Fondazione è dedicata. Tra queste l’importante dipinto di grandi dimensioni di Pinot Gallizio (senza titolo, 1963), caratterizzato dalla potenza del colore materico e dall’impetuosa energia sprigionata dai grandi tratti a spirale. I visitatori lo potranno ammirare in contemporanea con La Notte barbara (1962), esposta alla Gam di Torino con altre opere dell’inventore della pittura industriale. «Direi che la fiducia che io ho nel gesto spontaneo si può rilevare da queste tele (del 1963, n.d.r), in parte non finite, che danno l’impressione quasi di danzare, di penetrare nell’aria. Questo lasciarsi andare o lasciarsi venire, questo distribuirsi inutilmente nell’aria». (Pinot Gallizio, documentario Rai dedicato all’artista, a cura di Carla Lonzi, estate 1963).
Oltre all’opera di Fausto Melotti, per la prima volta Spazio Don Chisciotte ospiterà sculture di artisti contemporanei: un bronzo di Riccardo Cordero e una teracotta di Raffaele Mondazzi.
Spazio Don Chisciotte è il nuovo luogo espositivo ideato e voluto da Caterina Bottari Lattes, presidente della Fondazione Bottari Lattes. Ha inaugurato la sua attività nel 2013 con la mostra Pittoriscrittori, cui sono seguite la collettiva Opere su carta, la personale sulle incisioni di Mario Lattes e la mostra dedicata ai lavori grafici e pittorici di Mario Calandri. Lo spazio espositivo porta il nome della storica galleria romana diretta da Giuliano De Marsanich, che aprì nel 1962, testimonial Alberto Moravia, con una mostra di Mario Lattes.
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