RUSSIAN COSMOS
Dal 17 Dicembre 2011 al 26 Febbraio 2012
Rivoli | Torino
Luogo: Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
Indirizzo: Piazza Mafalda di Savoia Rivoli (TO)
Orari: da martedì a venerdì ore 10.00 – 17.00 sabato e domenica ore 10.00 – 19.00
Curatori: Olga Sviblova
Costo del biglietto: € 6.50 intero, € 4.50 ridotto
Telefono per informazioni: 011.9565209
E-Mail info: info@castellodirivoli.org
Sito ufficiale: http://www.castellodirivoli.org
La rassegna, allestita negli spazi al terzo piano della residenza sabauda, è il secondo momento dello scambio culturale internazionale che - da maggio a luglio scorsi - ha presentato ai visitatori russi la mostra Arte povera a Mosca. Opere della collezione del Castello di Rivoli, evento senza precedenti per la Russia, sottolineato da uno straordinario successo di pubblico. RUSSIAN COSMOS, coincide in modo significativo con il cinquantesimo anniversario del primo volo spaziale di Yuri Gagarin e l’avvio dei principali programmi sovietici, europei e statunitensi per l’esplorazione dello spazio.
La mostra è organizzata in sei sale tematiche e mette in relazione le reciproche influenze del mondo scientifico e artistico sulla scena russa a partire dagli anni Venti fino agli esperimenti artistici dei giorni nostri. La Russia, terra mitologica che da sempre è proiettata a vivere oltre la propria realtà fisica e materiale, è stata luogo di origine e forse pretesto per molte narrazioni. Uno di questi possibili racconti è il sogno dello spazio siderale e il mito della sua conquista. Le origini di quella che sarà una vera e propria ossessione storica si trovano nelle idee del celebre scienziato russo Konstantin Tsiolkovsky, il quale gettò le basi delle indagini scientifiche che portarono alla progettazione di astronavi e alla creazione di un istituto di ricerca, in seguito diretto da un altro scienziato russo, Sergej Korolyov. Le prime navicelle spaziali – gli sputniks – furono costruite proprio sotto la supervisione di Korolyov, e aprirono la strada al primo storico volo spaziale con equipaggio.
L’idea del cosmo, più commisurato con lo spazio infinito che con l’ambiente circostante, diventa motivo di ispirazione ricorrente per gli artisti e gli architetti russi. Uno dei temi dominanti dell’avanguardia non è la linea dell’orizzonte, bensì la diagonale nei lavori di Malevich e nelle fotografie di Rodchenko, emblema di ispirazione verso la distanza sconosciuta.
La mostra include oggetti e modelli di Tsiolkovsky realizzati a mano e attualmente conservati nei musei russi, così come istallazioni relative ai primi sputnik spaziali e alla figura dell’astronauta Yuri Gagarin. Sono inoltre presentati cartoon e video, opere dell’artista e architetto Yuri Avvakumov, vincitore di prestigiosi riconoscimenti nei più importanti concorsi di architettura utopistica tenutisi in Europa e Giappone alla fine degli anni Ottanta. RUSSIAN COSMOS presenta inoltre fotografie di Ivan Mikhailov, giovane fotografo russo i cui lavori sono spesso ospitati in mostre internazionali.
I temi delle distanze e del sogno, della macchina e dell’immaginario, della conquista e della contaminazione attraversano il lavoro degli oltre trenta artisti presenti in RUSSIAN COSMOS.
La mostra è organizzata in sei sale tematiche e mette in relazione le reciproche influenze del mondo scientifico e artistico sulla scena russa a partire dagli anni Venti fino agli esperimenti artistici dei giorni nostri. La Russia, terra mitologica che da sempre è proiettata a vivere oltre la propria realtà fisica e materiale, è stata luogo di origine e forse pretesto per molte narrazioni. Uno di questi possibili racconti è il sogno dello spazio siderale e il mito della sua conquista. Le origini di quella che sarà una vera e propria ossessione storica si trovano nelle idee del celebre scienziato russo Konstantin Tsiolkovsky, il quale gettò le basi delle indagini scientifiche che portarono alla progettazione di astronavi e alla creazione di un istituto di ricerca, in seguito diretto da un altro scienziato russo, Sergej Korolyov. Le prime navicelle spaziali – gli sputniks – furono costruite proprio sotto la supervisione di Korolyov, e aprirono la strada al primo storico volo spaziale con equipaggio.
L’idea del cosmo, più commisurato con lo spazio infinito che con l’ambiente circostante, diventa motivo di ispirazione ricorrente per gli artisti e gli architetti russi. Uno dei temi dominanti dell’avanguardia non è la linea dell’orizzonte, bensì la diagonale nei lavori di Malevich e nelle fotografie di Rodchenko, emblema di ispirazione verso la distanza sconosciuta.
La mostra include oggetti e modelli di Tsiolkovsky realizzati a mano e attualmente conservati nei musei russi, così come istallazioni relative ai primi sputnik spaziali e alla figura dell’astronauta Yuri Gagarin. Sono inoltre presentati cartoon e video, opere dell’artista e architetto Yuri Avvakumov, vincitore di prestigiosi riconoscimenti nei più importanti concorsi di architettura utopistica tenutisi in Europa e Giappone alla fine degli anni Ottanta. RUSSIAN COSMOS presenta inoltre fotografie di Ivan Mikhailov, giovane fotografo russo i cui lavori sono spesso ospitati in mostre internazionali.
I temi delle distanze e del sogno, della macchina e dell’immaginario, della conquista e della contaminazione attraversano il lavoro degli oltre trenta artisti presenti in RUSSIAN COSMOS.
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