Splendori della tavola

Splendori della Tavola, Palazzo Reale, Torino

 

Dal 17 Marzo 2022 al 17 Luglio 2022

Torino

Luogo: Palazzo Reale

Indirizzo: Piazzetta Reale 1

Orari: 9-19

Curatori: Musei Reali in collaborazione con il Teatro Regio di Torino

Sito ufficiale: http://www.museireali.beniculturali.it


Ritorna a Torino il prestigioso corredo da tavola in argento commissionato da Carlo Alberto a Charles-Nicolas Odiot per la Sala da Pranzo del Palazzo Reale, ora nelle collezioni del Palazzo del Quirinale.

I Musei Reali celebrano il 161° Anniversario dell’Unità d’Italia ripercorrendo le vie della storia che uniscono Torino, prima capitale, a Roma. Dal 17 marzo al 17 luglio la Sala da Pranzo del Palazzo Reale ospita un inedito allestimento incentrato sul fastoso corredo da tavola in argento realizzato a Parigi per il re Carlo Alberto da Charles-Nicolas Odiot. Commissionato nel 1833 e trasferito al Quirinale tra il 1873 e il 1874, comprende oggi 1832 elementi ed è annoverato tra le maggiori committenze delle corti europee dell’epoca. Il servizio, ammirato per l’eccellente qualità all’Expositions des Produits de l’Industrie di Parigi nel 1834, segna l’evoluzione dei modelli decorativi dell’oreficeria verso un eclettismo di gusto inglese, con forme arrotondate che si adattavano alle esigenze della nascente meccanizzazione industriale.

Sono esposti 164 esemplari in prestito temporaneo dal Palazzo del Quirinale, tra cui una grande zuppiera ovale, legumiere, casseroles à entremets, salsiere, oliere, saliere e mostardiere, cucchiai per la senape, sottobottiglie, posateria per dodici persone, piatti da portata, cloches, vassoi, zuccheriere, caffettiere, lattiere, teiere e una fontaine à eau chaude con il suo fornello.

Charles-Nicolas Odiot era figlio di Jean-Baptiste Claude, a guida di una fiorente bottega orafa che tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento forniva capolavori di oreficeria per l’aristocrazia francese e che annoverava tra i propri committenti anche Napoleone Bonaparte. La storia e l’identità del servizio sono state ricostruite grazie alle ricerche di Bertrand de Royere, che ha rintracciato anche i disegni preparatori della celebre maison parigina, purtroppo dispersi in aste recenti.

La mise en table del Palazzo Reale di Torino è impreziosita da cristalli e porcellane delle collezioni dei Musei Reali e presenta un allestimento scenografico realizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro Regio di Torino. Ai lati della tavola, quattro manichini con abiti da sera maschili e femminili di fine Ottocento – inizio Novecento, allestiti dalla scenografa Claudia Boasso.
Oltre alla visita della Sala da Pranzo, inclusa nel normale percorso, sarà possibile accedere ad altre suggestive tavole apparecchiate con visite guidate su prenotazione. Al piano terra, l’Appartamento della Regina Elena, con la Sala da Pranzo ornata dai vasi settecenteschi a motivo “palla di neve” e dal servizio Uccelli e insetti della manifattura di Meissen (1896), il Salotto con servizio da caffè e cioccolata, la Sala del Piano con servizio da tè realizzato a Berlino (1895) e la Sala della piglia con gli armadi storici contenenti prestigiosi servizi in porcellana e cristallo di produzione europea. Al primo piano, l’Appartamento dei Principi Forestieri, con una tavola di gusto orientale riservata agli ospiti, e l’Appartamento della regina Maria Teresa con lo splendido servizio a motivi floreali dipinti in tonalità porpora dalla manifattura di Berlino (1894) e biscuit centrotavola francesi nella Sala delle Cameriste, oltre a una selezione del pregiato servizio da dessert parigino detto delle Donne più celebri d’Europa di tutti i tempi (1852), realizzato dall’Atelier di Boyer. La visita si conclude nella Sala del Lavaggio con la collezione di porcellane orientali conservate negli armadi storici del Palazzo Reale.

Il percorso speciale Tavole imbandite è visitabile esclusivamente con le guide di CoopCulture che si terranno nelle seguenti giornate: 23 e 30 marzo; 3 -18-25 e 30 aprile 2022.

L’arte della tavola in BIblioteca Reale 
La trattatistica culinaria fu un argomento trascurato dalla politica degli acquisti librari promossa da re Carlo Alberto per la Biblioteca Reale. I ricettari erano considerati volumi da tenere negli scaffali delle cucine non certo nelle auliche librerie della Biblioteca, fatta eccezione per l’opera Les royal-diners del francese Edouard Hélouis, capo cuoco di re Carlo Alberto e di Vittorio Emanuele II, straordinario testimone di tutti i pranzi ufficiali dal 1848 al 1875. Fortunatamente, a colmare questo vuoto, giunse in Biblioteca Reale nel 1967 la raccolta dei marchesi Pallavicino Mossi, costituta da 4.000 opere per un totale di 7.500 volumi, tra cui una cinquantina di trattati culinari con ricette, consigli partici, aneddoti, storia della cucina, allestimento della tavola. I trattati, in prevalenza dei secoli XVIII e XIX, coprono un arco cronologico che va dall’Opera di Bartolomeo Scappi del 1581 al Grand dictionnaire de cuisine di Dumas padre del 1873.

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