The sound of painting

The sound of painting, Palazzo Saluzzo Paesana, Torino

 

Dal 16 Novembre 2012 al 30 Novembre 2012

Torino

Luogo: Palazzo Saluzzo Paesana

Indirizzo: via della Consolata 1 bis

Orari: da martedì a venerdì 15.30-19

Curatori: Margherita Artoni, Marco Marrone

Telefono per informazioni: +39 331 3286744

E-Mail info: info@thesoundofpainting.com

Sito ufficiale: http://www.thesoundofpainting.com


Nello storico Appartamento Padronale di Palazzo Saluzzo Paesana sei autorevoli protagonisti dello scenario artistico contemporaneo esplorano la componente dinamica del dipinto forgiando un linguaggio estremamente diacronico per interpretare l'arte a due dimensioni. La sfera temporale del ritmo avvolge la superficie delle opere in mostra sino a determinare un movimento dal carattere narrativo, ridondante, surreale, materico o ancora scultoreo, tramite cui prende forma l'incontro estetico tra lo spazio pittorico e la natura provvisoria suono.
 
Ali Banisadr sublima la tragedia bellica della rivoluzione islamica e della contesa Iran-Iraq in atmosfere immaginarie gravide di memoria, nostalgia e caos. Il gesto dell'artista, per lo più ispirato alle antiche miniature persiane, si libera in alcune aree dall'accurata pratica figurativa celebrando con grandi pennellate danze astratte di colore. La guerra, il colonialismo, la corruzione, diventano i temi principi per un'inedita “poetica del conflitto”, elaborata attraverso un codice sinestesico che traduce il ricordo uditivo nella visione lirica di un tempo lontano, eppure perpetuo nel suo assillante rigenerarsi.
Ali Banisadr è nato nel 1976 a Tehran, vive e lavora a New York.
Mostre museali selezionate: The Metropolitan Museum of Art (New York); Miniature Museum of Contemporary Art at Haags Gemeente Museum (The Hague), Ensor en de hedendaagse kunst, Museum voor Schone Kunsten Gent at S.M.A.K (Ghent); Kunstraum Deutsche Bank (Salzburg); The Saatchi Gallery (London); Queens Museum of Art (Queens).
 
Definita dalla critica internazionale una delle pittrici più autorevoli della propria generazione,Inka Essenhigh scandaglia il territorio di confine che riunisce arte astratta, surreale, figurativa dando vita ad ambienti fiabeschi e personaggi dall'eleganza sinuosa. Nei dipinti della Essenhigh la cultura progressista dell'era industriale viene sublimata all'interno di un mondo pagano dove regnano il mito e la magia, quasi a voler suggerire la natura evasiva del sogno come unico ragionevole pharmakon post-moderno.
Inka Essenhigh è nata nel 1969 a Belfonte, vive e lavora a New York.
Mostre museali selezionate: Tomio Koyama Gallery (Kyoto); Victoria Miro Gallery (London); 303 Gallery (New York); Sint-Lukas Galerie (Brussels); Museum of Contemporary Art (Miami); The Fruitmarket Gallery (Edinburgh); Galleria Il Capricorno (Venice); First Center for the Visual Arts (Nashville); Center for Maine Contemporary Art (Rockport); Museum of Modern Art (New York); Ben Brown Fine Arts (London); Dayton Art Institute (Dayton).
 
Artista, musicista ed attivista di Chicago, Theaster Gates riscopre il potere evocativo dei materiali poveri generando un universo di installazioni, sculture e performance musicali che insieme concorrono al racconto non anacronistico di una storia politica profondamente segnata da violente oppressioni e continui tentativi di rivalsa. L'artista si impegna dunque ad investire di nuovo significato luogi abbandonati e oggetti ormai dismessi, sino a riconoscere nell'ermetismo formale di una pompa di idrante incorniciata un vero e proprio epitaffio per i diritti civili.
Theaster Gates è nato nel 1973 a Chicago, vive e lavora a Chicago.
Mostre museali selezionate: LA MOCA (Los Angeles); Milwaukee Art Museum (Milwaukee); Pulitzer Museum of Art (St. Louis); Kentucky Museum of Art and Craft (Louisville); Documenta 13 (Kassel); Smart Museum of Art (Chicago); Smithsonian American Art Museum (Washington D.C.); Contemporary Art Museum Houston (Houston); Sun Valley Center for the Arts (Sun Valley); Rubin Museum of Art (New York); Whitney Museum of American Art (New York); South Side Community Art Center (Chicago); Van Abbemuseum (Eindhoven).
 
Il vocabolario espressivo di Rashid Johnson trova le proprie radici nel concetto di "black experience", articolato nelle opere dell'artista grazie all'impiego costante di tropi e simbologie che ripercorrono la storia dei movimenti intellettuali afrioamericani dalla Harlem Renaissance al Back to Africa Movement. La maggior parte delle sculture testimonia una forte ibridazione con il medium pittorico, riconoscibile sia nei molteplici interventi presenti sui pannelli in legno - ove simboli marchiati a fuoco, sapone nero, cere e vernici invadono la superficie - che nei classici scaffali a parete densi di rimandi alla musica jazz e soul.
Rashid Johnson è nato nel 1977 a Chicago, vive e lavora a Brooklyn.
Mostre museali selezionate: Miami Art Museum (Miami); Museum of Contemporary Art (Chicago); Sculpture Center (Long Island City); Chrysler Museum of Art (Virginia); Rubell Family Collection (Miami); 54th Venice Biennale (Venice); Kunsthaus Glarus (Glarus); Palais des Arts et du Festival (Dinard); Chicago Cultural Center (Chicago).
 
Angel Otero indaga la sostanza costitutiva dell'opera pittorica delineando una narrativa sospesa tra la diacronia del ricordo e la natura sincronica dell'opera d'arte attraverso una chiave interpretativa echeggiante molteplici influenze (l'enfasi materica di David Hammons, l'espressionismo astratto di William De Kooning, o ancora l'energia cromatica di Joan Mitchell) la cui sintesi ultima si estrinseca in un approccio del tutto personale. Nei lavori dell'artista portoricano la “pelle” del dipinto (oil skin) nasce e prende forma indipendentemente dalla tela, che solo al termine dell'intero processo ospita sul proprio “corpo” infinite lenzuola di pittura.
Angel Otero è nato nel 1981 a San Juan, vive e lavora a Brooklyn.
Mostre museali selezionate: Chicago Cultural Center (Chicago); El Museo del Barrio (New York); Museum of Contemporary Art (Chicago); Prism (West Hollywood); Queens Museum Biennial (New York); Contemporary Art Museum (Raleigh); SCAD Museum of Art (Savannah).
 
Nell'opera di Tim Rollins e K.O.S le riflessioni di importanti autori classici e moderni come Eschilo, Martin Luther King, Aristofane, Franz Kafka, Omero, William Shakespeare, Dante, Gustave Flaubert, assumono una valenza iconografica che abbraccia la letteratura, la musica e l'arte visiva al fine di plasmare una prassi estetica dall'impronta altamente collaborativa le cui premesse culturali sono da rilevare nella necessità di un profondo cambiamento sociale; una trasformazione che parte dal sentire intimistico per trovare libero sfogo nella creatività condivisa.
Tim Rollins è nato nel 1955 nel Maine, vive e lavora a New York. I K.O.S. sono: Nelson Ricardo Savinon, Angel Abreu, Robert Branch, Jorge Abreu, Carlos Guevara, Eric Ramirez, Bryce Zachary, Logan Segwick, Ala Ebtekar.
Mostre museali selezionate: Museum für Gegenwartskunst (Basel); Galleria d´Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (Bergamo); Sarah Moody Gallery Universtity of Alabama (Tuscaloosa); Worcester Art Museum (Worcester); The Frye Art Museum (Seattle); The Rachofsky House (Dallas);  Haggerty Museum of Art (Milwaukee); Kunstforum Ostdeutsche Galerie (Regensburg).


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