Chiamata a raccolta. Collezioni private in mostra
![Chiamata a raccolta. Collezioni private in mostra, Galleria Civica, Trento Chiamata a raccolta. Collezioni private in mostra, Galleria Civica, Trento](http://www.arte.it/foto/600x450/bd/20169-tr.jpg)
Chiamata a raccolta. Collezioni private in mostra, Galleria Civica, Trento
Dal 15 Febbraio 2014 al 11 Maggio 2014
Trento
Luogo: Galleria Civica
Indirizzo: via Belenzani 44
Orari: da martedi a domenica 10-13 / 14-18
Curatori: Roberto Festi
Costo del biglietto: intero 2 €, gratuito ragazzi fino a 14 anni, Mart Membership e scolaresche
Telefono per informazioni: +39 0461 985511
E-Mail info: civica@mart.tn.it
Sito ufficiale: http://www.mart.trento.it
Seconda mostra per la Galleria Civica a Trento, terza sede del polo museale che fa capo al Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. Chiamata a raccolta guarda al territorio e costruisce nuove e importanti relazioni grazie a chi ha costruito negli anni importanti collezioni di opere tra il XX e del XXI. E’ questo un collezionismo spesso sconosciuto, riservato, intimo, che il pubblico ha avuto occasione di incontrare raramente. A cura dall'architetto trentino Roberto Festi, in collaborazione con Gabriele Lorenzoni, la mostra alla Galleria Civica presenta circa 100 opere storicamente collocate tra la metà del secolo scorso e la più recente contemporaneità.
Nel collezionismo dell’arte contemporanea il Trentino manifesta le stesse caratteristiche che lo contraddistinguono in numerosi ambiti: la passione per il proprio territorio e la vocazione internazionale, il legame con le tradizioni locali e la curiosità verso l’innovazione e la sperimentazione.
Attraverso l’esposizione di opere provenienti dalle maggiori collezioni trentine, Chiamata a raccolta. Collezioni private in mostra descrive una ricerca appassionata, frutto di scelte talvolta precise e oculate o, al contrario, di emozioni e di entusiasmo.
Vengono narrati i gusti, le passioni e gli orientamenti di famiglie, individui e istituzioni che hanno vissuto e raccontato un territorio, influenzandone i gusti e abitandone le manifestazioni culturali. Nello studio delle opere e delle raccolte, tutte provenienti da prestigiose collezioni trentine pubbliche e private, si delinea, per la prima volta, il profilo di un collezionismo che merita attenzione, promozione, incoraggiamento e che assume, con la mostra, una nuova vocazione collettiva.
Per raccontare le caratteristiche del collezionismo più recente, è però necessario fare un passo indietro, un salto storico: la mostra prende avvio, infatti, dalla celebre Venere che scherza con due colombe, di Francesco Hayez, commissionata nel 1830 dal conte Girolamo Malfatti. Da questa illustre committenza, scelta quale icona fuori tempo, deriva una tradizione di collezionismo che porta sul territorio trentino un insolito corpus di opere straordinarie. Troviamo così, uno accanto all’altro, alcuni tra i maggiori interpreti della cultura artistica internazionale, da Pablo Picasso, a Joan Miró, da Fernand Léger, a Lucio Fontana a Tony Cragg e Ryan Gander e gli artisti trentini di fama nazionale e internazionale da Fausto Melotti a Stefano Cagol.
Scelte non solo per la qualità estetica e formale, ma anche e soprattutto per affinità stilistiche, le opere accompagnano il visitatore lungo un excursus di grande interesse.
Nella progressione delle “stanze” della CIVICA, in un’intimità che richiama in qualche modo le originarie collocazioni di alcune delle opere presenti, si costruiscono e si mettono in scena “dialoghi” stimolanti e impensati.
Il percorso espositivo è organizzato per nuclei tematici: ritratto, paesaggio, natura morta e astrattismo e le opere degli artisti trentini, da Iras Baldessari a Luigi Bonazza, da Gino Pancheri a Luigi Senesi, da Othmar Winkler a Remo Wolf ai più giovani Luca Coser, Jacopo Mazzonnelli, Valentina Miorandi e Christian Fogarolli, si confrontano, tra gli altri, con Afro, Lyonel Feininger, Giorgio Morandi, Karl Plattner, Mario Schifano, Emilio Vedova, Shay Frisch Peri, rendendo omaggio alla sensibilità dei collezionisti che li hanno scelti e voluti.
Nel collezionismo dell’arte contemporanea il Trentino manifesta le stesse caratteristiche che lo contraddistinguono in numerosi ambiti: la passione per il proprio territorio e la vocazione internazionale, il legame con le tradizioni locali e la curiosità verso l’innovazione e la sperimentazione.
Attraverso l’esposizione di opere provenienti dalle maggiori collezioni trentine, Chiamata a raccolta. Collezioni private in mostra descrive una ricerca appassionata, frutto di scelte talvolta precise e oculate o, al contrario, di emozioni e di entusiasmo.
Vengono narrati i gusti, le passioni e gli orientamenti di famiglie, individui e istituzioni che hanno vissuto e raccontato un territorio, influenzandone i gusti e abitandone le manifestazioni culturali. Nello studio delle opere e delle raccolte, tutte provenienti da prestigiose collezioni trentine pubbliche e private, si delinea, per la prima volta, il profilo di un collezionismo che merita attenzione, promozione, incoraggiamento e che assume, con la mostra, una nuova vocazione collettiva.
Per raccontare le caratteristiche del collezionismo più recente, è però necessario fare un passo indietro, un salto storico: la mostra prende avvio, infatti, dalla celebre Venere che scherza con due colombe, di Francesco Hayez, commissionata nel 1830 dal conte Girolamo Malfatti. Da questa illustre committenza, scelta quale icona fuori tempo, deriva una tradizione di collezionismo che porta sul territorio trentino un insolito corpus di opere straordinarie. Troviamo così, uno accanto all’altro, alcuni tra i maggiori interpreti della cultura artistica internazionale, da Pablo Picasso, a Joan Miró, da Fernand Léger, a Lucio Fontana a Tony Cragg e Ryan Gander e gli artisti trentini di fama nazionale e internazionale da Fausto Melotti a Stefano Cagol.
Scelte non solo per la qualità estetica e formale, ma anche e soprattutto per affinità stilistiche, le opere accompagnano il visitatore lungo un excursus di grande interesse.
Nella progressione delle “stanze” della CIVICA, in un’intimità che richiama in qualche modo le originarie collocazioni di alcune delle opere presenti, si costruiscono e si mettono in scena “dialoghi” stimolanti e impensati.
Il percorso espositivo è organizzato per nuclei tematici: ritratto, paesaggio, natura morta e astrattismo e le opere degli artisti trentini, da Iras Baldessari a Luigi Bonazza, da Gino Pancheri a Luigi Senesi, da Othmar Winkler a Remo Wolf ai più giovani Luca Coser, Jacopo Mazzonnelli, Valentina Miorandi e Christian Fogarolli, si confrontano, tra gli altri, con Afro, Lyonel Feininger, Giorgio Morandi, Karl Plattner, Mario Schifano, Emilio Vedova, Shay Frisch Peri, rendendo omaggio alla sensibilità dei collezionisti che li hanno scelti e voluti.
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