RENATO CASARO. C’era una volta il WESTERN

Renato Casaro e Gianni Garko
Dal 5 September 2025 al 9 November 2025
Treviso
Luogo: Museo nazionale Collezione Salce | Sede di San Gaetano
Indirizzo: Via Carlo Alberto 31
Orari: dal venerdì alla domenica 10:00 - 18:00 (ultimo ingresso 17:30)
Telefono per informazioni: +39 0422 591936
E-Mail info: drm-ven.collezionesalce@cultura.gov.it
Sito ufficiale: http://www.collezionesalce.beniculturali.it
Il Museo nazionale Collezione Salce di Treviso prosegue il suo omaggio a Renato Casaro, maestro indiscusso del manifesto cinematografico internazionale, inaugurando la seconda monografica tematica nella Sala Renato Casaro, la sezione espositiva permanente a lui intitolata nella sede di San Gaetano.
L'inaugurazione venerdì 5 settembre, ore 12, vedrà la presenza del Maestro Renato Casaro e, in via eccezionale, l'ospite d'onore Gianni Garko, uno dei volti più iconici del genere western all'italiana. Dopo l'apertura dedicata alla commedia, il Maestro trevigiano punta i riflettori su uno dei generi che ha definito la sua fama internazionale: il western. La mostra, intitolata “RENATO CASARO. C’era una volta il WESTERN”, in programma dal 5 settembre al 9 novembre 2025, presenta una selezione di disegni, bozzetti, manifesti e locandine che ripercorrono la capacità unica di Casaro di catturare l'epica, la polvere e l'eroismo del cinema western, sia italiano che hollywoodiano.
La partecipazione di Gianni Garko, l'attore che ha reso celebre il personaggio di Sartana in una serie di film di culto, è di particolare rilievo. Casaro, infatti, ha realizzato le locandine di alcuni dei suoi film più famosi, tra cui la celebre saga di Sartana.
La presenza di Garko crea un'occasione unica per unire l'arte di Casaro con l'attore che ha dato un volto ad alcuni dei personaggi più amati dal pubblico. L'attore sarà a disposizione dei media per un breve saluto e per eventuali interviste e foto. Il western ha offerto a Casaro una tela perfetta per esaltare il suo stile pittorico: dai primi piani carichi di tensione, ai paesaggi sconfinati, fino alla resa dinamica delle sparatorie leggendarie. Saranno in mostra bozzetti originali integrati con pezzi inediti dal suo archivio personale, offrendo al pubblico una visione completa del processo creativo che ha portato alla luce le icone visive di film indimenticabili.
Tra le opere esposte, spiccano i manifesti e i bozzetti di veri e propri capolavori che sono entrati nella memoria collettiva, come l'iconico I magnifici sette, il celebrato Balla coi lupi e i film che hanno consacrato l'era dello Spaghetti Western, inclusa la celebre Trilogia del dollaro di Sergio Leone.
Un nucleo di particolare interesse è dedicato ai due manifesti che Casaro ha realizzato per i film immaginari utilizzati come elementi di scena all'interno delle riprese di C’era una volta a… Hollywood (2019) di Quentin Tarantino. La presenza di questi bozzetti svela il dietro le quinte di un grande successo recente e consacra Casaro come parte integrante della mitologia di Hollywood.
In aggiunta alla grafica, la mostra espone anche un elemento scenico di grande richiamo: la sella del film Il mio nome è nessuno con protagonista Terence Hill, donata all'artista dall'attore stesso, un vero e proprio cimelio, testimonianza dell'amicizia e della stima reciproca. Come sottolineato da Elisabetta Pasqualin, direttrice del Museo nazionale Collezione Salce, la Sala Renato Casaro offre l'opportunità preziosa «di seguire l’intero processo creativo delle sue opere, dai primi schizzi dettati dall’incontro-confronto con i registi, ai bozzetti, sino alla versione finale e alle diverse varianti per i mercati esteri».
Questa seconda monografica conferma l’impegno del Museo nel valorizzare il lascito di Casaro, che ha firmato l’immagine grafica di pellicole di successo quali Rambo, Amadeus, Il nome della rosa, L'ultimo imperatore e molti altri, lavorando con registi come Sergio Leone, Francis Ford Coppola, Bernardo Bertolucci e Quentin Tarantino.
Dopo il western, le prossime esposizioni avranno cadenza periodica e saranno dedicate ai temi del fantasy, horror, classici/cult, guerra, Antica Roma, avventura/azione, fantascienza.
Il Maestro Renato Casaro, oltre al giorno della inaugurazione, sarà presente in mostra per incontrare il pubblico nei giorni: Domenica 14 settembre, nel pomeriggio Sabato 27 settembre, nel pomeriggio Sabato 4 ottobre, nel pomeriggio Sabato 18 ottobre, nel pomeriggio.
L'inaugurazione venerdì 5 settembre, ore 12, vedrà la presenza del Maestro Renato Casaro e, in via eccezionale, l'ospite d'onore Gianni Garko, uno dei volti più iconici del genere western all'italiana. Dopo l'apertura dedicata alla commedia, il Maestro trevigiano punta i riflettori su uno dei generi che ha definito la sua fama internazionale: il western. La mostra, intitolata “RENATO CASARO. C’era una volta il WESTERN”, in programma dal 5 settembre al 9 novembre 2025, presenta una selezione di disegni, bozzetti, manifesti e locandine che ripercorrono la capacità unica di Casaro di catturare l'epica, la polvere e l'eroismo del cinema western, sia italiano che hollywoodiano.
La partecipazione di Gianni Garko, l'attore che ha reso celebre il personaggio di Sartana in una serie di film di culto, è di particolare rilievo. Casaro, infatti, ha realizzato le locandine di alcuni dei suoi film più famosi, tra cui la celebre saga di Sartana.
La presenza di Garko crea un'occasione unica per unire l'arte di Casaro con l'attore che ha dato un volto ad alcuni dei personaggi più amati dal pubblico. L'attore sarà a disposizione dei media per un breve saluto e per eventuali interviste e foto. Il western ha offerto a Casaro una tela perfetta per esaltare il suo stile pittorico: dai primi piani carichi di tensione, ai paesaggi sconfinati, fino alla resa dinamica delle sparatorie leggendarie. Saranno in mostra bozzetti originali integrati con pezzi inediti dal suo archivio personale, offrendo al pubblico una visione completa del processo creativo che ha portato alla luce le icone visive di film indimenticabili.
Tra le opere esposte, spiccano i manifesti e i bozzetti di veri e propri capolavori che sono entrati nella memoria collettiva, come l'iconico I magnifici sette, il celebrato Balla coi lupi e i film che hanno consacrato l'era dello Spaghetti Western, inclusa la celebre Trilogia del dollaro di Sergio Leone.
Un nucleo di particolare interesse è dedicato ai due manifesti che Casaro ha realizzato per i film immaginari utilizzati come elementi di scena all'interno delle riprese di C’era una volta a… Hollywood (2019) di Quentin Tarantino. La presenza di questi bozzetti svela il dietro le quinte di un grande successo recente e consacra Casaro come parte integrante della mitologia di Hollywood.
In aggiunta alla grafica, la mostra espone anche un elemento scenico di grande richiamo: la sella del film Il mio nome è nessuno con protagonista Terence Hill, donata all'artista dall'attore stesso, un vero e proprio cimelio, testimonianza dell'amicizia e della stima reciproca. Come sottolineato da Elisabetta Pasqualin, direttrice del Museo nazionale Collezione Salce, la Sala Renato Casaro offre l'opportunità preziosa «di seguire l’intero processo creativo delle sue opere, dai primi schizzi dettati dall’incontro-confronto con i registi, ai bozzetti, sino alla versione finale e alle diverse varianti per i mercati esteri».
Questa seconda monografica conferma l’impegno del Museo nel valorizzare il lascito di Casaro, che ha firmato l’immagine grafica di pellicole di successo quali Rambo, Amadeus, Il nome della rosa, L'ultimo imperatore e molti altri, lavorando con registi come Sergio Leone, Francis Ford Coppola, Bernardo Bertolucci e Quentin Tarantino.
Dopo il western, le prossime esposizioni avranno cadenza periodica e saranno dedicate ai temi del fantasy, horror, classici/cult, guerra, Antica Roma, avventura/azione, fantascienza.
Il Maestro Renato Casaro, oltre al giorno della inaugurazione, sarà presente in mostra per incontrare il pubblico nei giorni: Domenica 14 settembre, nel pomeriggio Sabato 27 settembre, nel pomeriggio Sabato 4 ottobre, nel pomeriggio Sabato 18 ottobre, nel pomeriggio.
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