Steve McCurry. Icons
Dal 6 October 2021 al 13 March 2022
Conegliano | Treviso
Luogo: Palazzo Sarcinelli
Indirizzo: via XX Settembre 132
Orari: dal mercoledì al venerdì: 10 – 13 e 15 – 18; sabato, domenica e festivi: 10 – 19. La biglietteria chiude 30 min. prima. 22 dicembre: inaugurazione 24 e 31 dicembre: 10 - 13 e 15 - 17 / Natale chiuso 29 dicembre e 5 gennaio: 10 - 13 e 15 - 18 01 gennaio: 14 19 / 06 gennaio, Pasqua, Pasquetta e 1° maggio: 10 - 19
Curatori: Biba Giacchetti
Enti promotori:
- ARTIKA in collaborazione con Sudest57 e Città di Conegliano
Prolungata: fino al 13 marzo 2022
Costo del biglietto: intero: € 12,00 ridotto: € 10,00 (studenti under 26, soci enti convenzionati, possessori biglietto Trenitalia con destinazione Conegliano e residenti nel Comune di Conegliano dal mercoledì al venerdì) ridotto gruppi: € 10,00 (max. 25 persone) biglietto famiglia: € 10,00 genitori cad. + € 8,00 under 18 (min. 2 adulti e 1 minorenne) gratuito: under 6, giornalisti con tesserino, guide turistiche con tesserino, insegnanti accompagnatori di classi biglietto cortesia: € 2,00 disabili open: € 14,00
Telefono per informazioni: +39 351 809 9706
Steve McCurry. Icons presenta, per la prima volta nella regione Veneto, una selezione di oltre 100 fotografie, capace di fornire una completa rappresentazione del suo particolare stile e della sua esclusiva visione estetica. Il percorso espositivo accompagnerà il visitatore alla scoperta del suo talento, con immagini di grande impatto emotivo e di sicura fascinazione.
L’esposizione ha l’ambizione di gettar luce sulle molteplici esperienze artistiche e di reportage del grande fotografo: a partire dai primi storici viaggi in India e poi in Afghanistan dove Steve McCurry ebbe l’opportunità di seguire i Mujaheddin al tempo della guerra contro la Russia, quando l’accesso al paese era interdetto ai visitatori occidentali. Proprio dall’Afghanistan proviene Sharbat Gula, la ragazza resa celebre dalla prima pagina del National Geographic e conosciuta dal fotografo nel campo profughi di Peshawar in Pakistan.
Attraverso il suo particolare stile fotografico, Steve McCurry pone la propria attenzione sull’umanità del soggetto. Con i suoi scatti ci trasmette il volto umano che si cela in ogni angolo della terra, anche nei più drammatici. Se Henri Cartier-Bresson è stato “l’occhio del suo secolo” (il Novecento), McCurry è probabilmente il fotografo contemporaneo più incline a raccoglierne l’eredità. Grazie alla sua spiccata sensibilità, è capace infatti di penetrare in profondità dei soggetti scelti, svelando la profonda somiglianza di tutti gli individui sulla terra, al di là delle difficoltà socio-culturali. Il fotografo cerca sempre di attribuire un volto alle situazioni in cui si trova immerso da reporter, soprattutto se tali circostanze si presentano estremamente tragiche.
La curiosità è il motore della sua ricerca, capace di spingerlo, fin da adolescente, ad attraversare ogni confine, fosse esso fisico, linguistico e culturale. In ogni sua foto Steve McCurry ci racconta una storia che, una volta svelata, è in grado di comunicare la complessità di un intero contesto.
Queste le parole di McCurry: “La maggior parte delle mie foto è radicata nella gente. Cerco il momento in cui si affaccia l’anima più genuina, in cui l’esperienza s’imprime sul volto di una persona. Cerco di trasmettere ciò che può essere una persona colta in un contesto più ampio che potremmo chiamare la condizione umana. Voglio trasmettere il senso viscerale della bellezza e della meraviglia che ho trovato di fronte a me, durante i miei viaggi, quando la sorpresa dell’essere estraneo si mescola alla gioia della familiarità”.
“La città di Conegliano – afferma l’Assessore alla Cultura, Gaia Maschio – è onorata di accogliere un artista che attraverso l’arte della fotografia riesce a cogliere l’essenza della contemporaneità facendo in modo che la stessa diventi testimonianza di momenti storici.
Ospitando queste opere la nostra città si apre ancora una volta al panorama internazionale offrendo alla cittadinanza e ai turisti un’opportunità di avvicinamento alla bellezza attraverso scatti fotografici che sanno cogliere l’essenza del momento.
Ed è un augurio questo che l’amministrazione vuole fare alle persone che vedranno la mostra: sensibilizzare all’osservazione della fotografia di questo grande artista e riuscire a trovare la stessa “bellezza” nella quotidianità, nei volti che incrociamo e nel paesaggio che ci circonda".
Dice Steve McCurry: “se sai aspettare le persone si dimenticano della tua macchina fotografica e la loro anima esce allo scoperto”, per lo stesso principio io, cari visitatori, vi auguro di riuscire a cogliere l’anima della quotidianità”.
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