Storie dell’impressionismo”. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin

Pierre-Auguste Renoir, Mademoiselle Irène Cahen d'Anvers (La piccola Irene), 1880, olio su tela, 65x54 cm. Stiftung Sammlung E.G. Bührle, Zurigo

 

Dal 29 Ottobre 2016 al 01 Maggio 2017

Treviso

Luogo: Museo di Santa Caterina

Indirizzo: piazzetta Mario Botter 1

Curatori: Marco Goldin

Enti promotori:

  • Linea d’ombra
  • Comune di Treviso

Costo del biglietto: intero € 15, ridotto € 12 (con prenotazione per studenti maggiorenni e universitari fino a 26 anni con tessera di riconoscimento, oltre i 65 anni, giornalisti con tesserino) / € 9 (con prenotazione 6-17 anni), gratuito fino a 5 anni



140 opere, quasi tutti dipinti, ma anche fotografe e incisioni a colori su legno, per raccontare, come prima mai fatto in Italia, le varie storie dell’impressionismo. 
Saranno riunite - provenienti da musei e grandi collezioni di mezzo mondo - da Marco Goldin a Treviso, nel Museo di Santa Caterina, dal 29 ottobre di quest’anno al 17 aprile 2017. 
La grande (aggettivo, in questo caso, assolutamente legittimo) mostra è promossa da Linea d’ombra e Comune di Treviso, con la fondamentale partecipazione di Segafredo Zanetti e UniCredit in qualità di Main sponsor, Generali come Special sponsor, Gruppo Euromobil come Fidelity sponsor, assieme a Unindustria Treviso e Pinarello come partner.

140 opere che documentano non solo quel mezzo secolo che va dalla metà dell’Ottocento fino ai primissimi anni del Novecento, “ma anche – anticipa Goldin - quanto la pittura in Francia aveva prodotto, con l’avvento di Ingres a inizio Ottocento, nell’ambito di un classicismo che sfocerà, certamente con minore tensione creativa, nelle prove, per lo più accademiche, degli artisti del Salon. Quindi mettendo in evidenza quanto preceda l’impressionismo − e lo prepari anche come senso di reazione rispetto a una nuova idea della pittura − e quanto da quell’esperienza rivoluzionaria, e dalla sua crisi negli anni ottanta, nasca e si sviluppi poi, fino a diventare pietra fondante del nuovo secolo ai suoi albori. 
Soprattutto con il magistero dell’ultimo Cézanne, al quale, non a caso, è dedicato il capitolo finale.“

Ma le sei diverse sezioni della mostra non saranno mondi a se stanti e indipendenti, e invece la pittura accademica sarà inserita quale contrappunto nelle sezioni stesse, così da far comprendere come il linguaggio nuovo dei giovani impressionisti, e prima di loro dei pittori della scuola naturalistica di Barbizon, vivesse nel tempo stesso del Salon. Non dunque un prima e un poi, ma un’esperienza storica che si esprime in parallelo, e simultaneamente, nelle strade di Parigi. Quel Salon al quale del resto, pur rifiutandone lo spirito di rievocazione e di conservazione, gli impressionisti ambivano a partecipare, essendo comunque il solo luogo che poteva garantire visibilità e fama.

Ma in questa sorta di grande tavola sinottica di un’epoca, non sarà solo la pittura di Salon a essere messa in rapporto con l’impressionismo. Entreranno in gioco anche l’appena nata fotografa, soprattutto nell’ambito del paesaggio che rievoca il mare o la foresta di Fontainebleau − luoghi comuni di indagine e ancora una volta puntualmente accanto ad alcuni dipinti − e poi le celeberrime incisioni a colori su legno di Hiroshige e Hokusai. La mostra avrà quindi anche un suo lato di stringente carattere storico, tale da collocare le figure e le opere nel contesto dell’epoca. E con tutta l’evidenza possibile non sarà solo una sequenza di opere pur bellissime e di capolavori, ma giungerà al termine di tanti anni di analisi proprio da Goldin dedicati alla pittura francese del XIX secolo.

L’esposizione condurrà il visitatore a emozionarsi in un percorso tra capolavori che hanno segnato una delle maggiori rivoluzioni nella storia dell’arte di tutti i tempi. La qualità assoluta dei prestiti, i confronti che essa stimola, le suggestioni che catalizza, fanno di questa mostra un’occasione unica di approfondimento e di scoperta di una bellezza nel profondo.

Orario di apertura della mostra: lunedi' - giovedi': ore 9-18 / venerdi' - domenica: ore 9-19
 
Storie dell’impressionismo al Museo di Santa Caterina, a Treviso, sarà prorogata fino al ’1 maggio. Con essa saranno prorogate fino alla stessa data anche Tiziano Rubens Rembrandt. L’immagine femminile tra Cinquecento e Seicento e Da Guttuso a Vedova a Schifano. Il filo della pittura in Italia nel secondo Novecento. A queste due mostre collaterali allestite in Santa Caterina, si accede con il biglietto di Storie dell’impressionismo. I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin.  
 
La primavera, si sa, inizia il 21 marzo. Ma per consentire a un numero maggiore di persone di partecipare al festeggiamento, il momento celebrativo è stato posticipato a sabato sera, 25 marzo.
Ecco allora che la grande mostra, in questo primo sabato di primavera, osserverà un orario allungato, per cui la visita scorrerà continua dalle 9 del mattino fino alla mezzanotte, con chiusura della biglietteria un'ora prima.
Inoltre, ogni 50 ingressi dalle ore 19 in poi, verrà offerto un catalogo della mostra in omaggio e ogni 100 ingressi, sempre dalle ore 19, una campionatura di prodotti in vendita al book shop, ancora in omaggio.
Dalle ore 19 in avanti l'ingresso sarà riservato solo ai visitatori individuali, che potranno eventualmente prenotare i biglietti e le audio guide contattando il call center (0422429999) oppure prenotando autonomamente sul sito di Linea d’ombra.
Sarà una grande festa d'inizio primavera all'insegna dell'arte e della bellezza.
Il tutto anticipato, alle ore 18, nell’auditorium del museo, dalla presentazione dell’ultima mostra che Marco Goldin ha voluto dedicare ai Sillabari di Goffredo Parise, in occasione dei trent’anni dalla morte dello scrittore. Dopo i quadri di Matteo Massagrande, Francesco Stefanini e Giuseppe Puglisi, l’ultimo appuntamento è con i pastelli di Cesare Mirabella, che ha lavorato sul racconto Bellezza. Lo scrittore Paolo Ruffilli parlerà dei Sillabari dal punto di vista letterario, Marco Goldin delle suggestioni del paesaggio nei Sillabari stessi e degli artisti, mentre l’attore Sandro Buzzatti leggerà due dei racconti che i pittori hanno scelto per i loro quadri. A seguire, alle ore 19.30, l’inaugurazione della mostra di Cesare Mirabella all’interno del Museo di Santa Caterina.  

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