Dobrivoje Krgović. Lesson 19UN
![<span>Dobrivoje Krgović, Lesson 19UN, installazione sonora</span> <span>Dobrivoje Krgović, Lesson 19UN, installazione sonora</span>](http://www.arte.it/foto/600x450/6e/72843-dk.jpg)
Dobrivoje Krgović, Lesson 19UN, installazione sonora
Dal 16 Dicembre 2017 al 15 Gennaio 2018
Trieste
Luogo: MLZ Art Dep
Indirizzo: via Galatti 14
Orari: da giovedì a sabato dalle 17 alle 19.30
Curatori: Boris Brollo
Telefono per informazioni: +39 040 2606091
E-Mail info: marco@mlzartdep.com
Sito ufficiale: http://mlzartdep.com
S’inaugura, sabato 16 dicembre 2017, alle ore 18.30, a Trieste, nello spazio espositivo di MLZ Art Dep, una mostra dell’artista Dobrivoje Krgović, composta da “Lesson 19UN”, una installazione sonora di grande respiro, e da alcune stampe dalla serie “Patterns”. La mostra è a cura di Boris Brollo.
Il lavoro di questo artista serbo, di origini kosovare, risulta molto variegato e tocca molti aspetti e diversi media artistici: da quello video, fotografico, sonoro, fino ad arrivare alle installazioni site-specific.L’intreccio di tutte queste possibilità che in origine possiamo dire sono di tipo materico o di supporto divengono, nel loro intrecciarsi, afflato narrativo o sorgenti di nuovi significati, tanto che l’elemento che in origine può apparire come un ready-made, nella post-produzione può divenire un artefatto o il frammento di una storia che il frammento enfatizza.
Ecco, anche il motivo per cui il suo lavoro risulta così complesso e variegato, e tocca anche aspetti legati a situazioni, sebbene statiche, che possono ricordare aspetti quasi riferibili alle tematiche del comportamento e della performance, nel senso che il riferimento a una storia sociale, e alla propria presenza dell’uomo all’interno di una ripresa filmica o della situazione inquadrata in senso ambientale non può essere riferita a una semplice idea di autoreferenzialità tout court, ma anche a una interpretazione, a una volontà di rappresentazione che è segno distintivo (e quindi di separazione) da una immagine puramente documentaristica, per approdare a un affresco di tipo sociale, ovvero di una progettualità artistica e quindi estetica, nel senso più alto del termine, e cioè di pensiero e di filosofia dell’arte e di dialogo che interagisce a livello di segni linguistici diversi. A tale proposito si ricorda l’opera “Night video” del 2015 (opera realizzata assieme al figlio Ivan), sul flusso dei rifugiati che attraversavano i paesi balcanici con l’intento di approdare nel nord dell’Europa.
La serata è stata organizzata con il concorso di Galerija Lucida, Associazione Juliet, Girardi Spumanti, Sara Residence.
La mostra sarà visitabile fino al 15 gennaio 2018, con orario di visita da martedì a sabato dalle 17 alle 19.30.
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