Il segno Modiano. 150 anni di arte e impresa
Dal 27 Aprile 2021 al 30 Giugno 2021
Trieste
Luogo: Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata
Indirizzo: Via E. F. Duca D'Aosta 1
Orari: dal lunedì al venerdì 10.30-12.30 / 16.30-18.30
Enti promotori:
- Comune di Trieste
Sito ufficiale: http://www.triestecultura.it
La partita non è ancora chiusa. Le carte sono state messe in tavola ancora una volta e il gioco può ricominciare. E’ un gioco fatto di colori, di linee, di figure e di immagini che si intrecciano in un segno grafico ancora oggi indissolubile ed inconfondibile, il segno MODIANO.
A 150 anni dalla sua fondazione, il marchio più noto dell’imprenditoria d’area veneto-giuliana viene celebrato nella mostra “IL SEGNO MODIANO. 150 anni di arte e impresa”, curata dal dott. Piero Delbello per l’Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata ed allestita al piano terra del Museo Istriano, in via Torino 8.
L’esposizione, da oggi riaperta al pubblico, è stata ancora una volta prorogata per il successo ottenuto.
Manifesti di grandi artisti giuliani e mitteleuropei, quali Orell, Sigon, Cambon, Lenhart, Berény, si alternano alle intramontabili carte da gioco e alle numerose cartoline d’epoca, tutti contraddistinti dal logo SDM.
Ma la mostra ha ancora un asso nella manica: “Gli infelici” di Vito Timmel, un quadro da molti considerato come il capolavoro dell’artista, che solo di recente è entrato a far parte dell’archivio storico dell’azienda Modiano.
Ammirato da pochi prima della chiusura, dovuta all’emergenza sanitaria in corso, è stato recentemente oggetto di studio nel volume “Timmel. La magnifica inquietudine”, curato dal dott. Delbello per l’I.R.C.I.
A 150 anni dalla sua fondazione, il marchio più noto dell’imprenditoria d’area veneto-giuliana viene celebrato nella mostra “IL SEGNO MODIANO. 150 anni di arte e impresa”, curata dal dott. Piero Delbello per l’Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata ed allestita al piano terra del Museo Istriano, in via Torino 8.
L’esposizione, da oggi riaperta al pubblico, è stata ancora una volta prorogata per il successo ottenuto.
Manifesti di grandi artisti giuliani e mitteleuropei, quali Orell, Sigon, Cambon, Lenhart, Berény, si alternano alle intramontabili carte da gioco e alle numerose cartoline d’epoca, tutti contraddistinti dal logo SDM.
Ma la mostra ha ancora un asso nella manica: “Gli infelici” di Vito Timmel, un quadro da molti considerato come il capolavoro dell’artista, che solo di recente è entrato a far parte dell’archivio storico dell’azienda Modiano.
Ammirato da pochi prima della chiusura, dovuta all’emergenza sanitaria in corso, è stato recentemente oggetto di studio nel volume “Timmel. La magnifica inquietudine”, curato dal dott. Delbello per l’I.R.C.I.
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