Carlo Buzzi. Corpi speciali

© Carlo Buzzi | Carlo Buzzi, Incappucciato, Pubblica affissione, Milano, gruppo di manifesti strappati, 150x160 cm, 1997
Dal 22 Marzo 2014 al 13 Giugno 2014
Saronno | Varese
Luogo: Camera di Commercio dell'Uruguay
Indirizzo: via Mazzini 21
Curatori: Stefano Roberto Mazzatorta
Enti promotori:
- Camera di Commercio dell'Uruguay
- Consolato dell'Uruguay
Telefono per informazioni: +41 91 9227072
E-Mail info: gallery@theca-art.com
Sito ufficiale: http://www.theca-art.com
Nel 2014, Theca Gallery di Lugano, diretta da Andrea Carlo Alpini, torna a collaborare con la Camera di Commerciodell'Uruguay, per portare in mostra le pubbliche affissioni dell’artista contemporaneo Carlo Buzzi. L'esposizione avrà sede presso la Camera di Commercio dell’Uruguay a Saronno dal 22 marzo al 13 giugno e proporrà le più significative “operazioni urbane” dell'artista rilette criticamente dal comune concept dell’anonimità del corpo umano nello spazio pubblico. La mostra sarà curata da Stefano Roberto Mazzatorta, direttore della Galleria Civica Campione d'Italia. Nel contesto dell'esposizione saranno presenti le opere: “Red Back Wine”, esposta per la prima volta lo scorso anno a Lugano e Campione d’Italia, in occasione della mostra personale “Carlo Buzzi: antologia pubblica (1990-2013)”. Completano l’esposizione l’opera “Rabdomante”, esposta a Venezia in concomitanza della 55° Biennale d'Arte, le potenti “Dead” e “Incappucciato”. Ogni opera sarà presentata mediante l’accostamento di strappi realizzati, dall’artista, negli spazi urbani, accanto alla documentazione fotografica degli stessi, realizzata durante i periodi di affissione nello spazio pubblico. Diverse le collezioni private coinvolte che hanno deciso di prestare opere importanti per l’esposizione. Importante il prestito di un pezzo da parte di un’istituzione pubblica, la Galleria civica di Campione d’Italia, che lascerà in mostra l’opera recentemente acquisita all’interno della propria collezione permanente.
Il curatore Stefano Roberto Mazzatorta ha scelto di sviluppare la mostra attorno al corpo umano come sede dell’animaoltre che luogo della carne, «Già dagli inizi del secolo XX, il corpo aveva cominciato a divenire materiale del processo creativo (esattamente come lo erano la tela, i pennelli, i colori…); esemplari sono la “Tonsure” di M. Duchamp, le antropometrie di Y. Klein o le “firme” di P. Manzoni. Ma è soprattutto a partire dagli anni Sessanta, in concomitanza con i movimenti giovanili di emancipazione esaltanti la libertà dell’individuo, invitato ad operare affrancato da ogni tradizione e da ogni confine che il corpo viene investito da una vera e propria attività di despiritualizzazione, che la pittura di Bacon immortale sulla tela, e che avrebbe condotto fino alle estreme azioni artistiche della Body Art in cui il corpo sarebbe stato violato e mostrato unicamente per manifestarne i limiti e per vedere fino a che punto poteva essere spinta la sua fisicità.»
Carlo Buzzi ha collaborato in passato con importanti galleristi fra cui Luciano Inga-Pin di Milano, mentre si sono occupati di lui a livello critico, tra gli altri, Achille Bonito Oliva, Angela Madesani, Francesco Tedeschi. Attualmente, Carlo Buzzi è seguito e proposto internazionalmente da Theca Gallery di Lugano.
Il curatore Stefano Roberto Mazzatorta ha scelto di sviluppare la mostra attorno al corpo umano come sede dell’animaoltre che luogo della carne, «Già dagli inizi del secolo XX, il corpo aveva cominciato a divenire materiale del processo creativo (esattamente come lo erano la tela, i pennelli, i colori…); esemplari sono la “Tonsure” di M. Duchamp, le antropometrie di Y. Klein o le “firme” di P. Manzoni. Ma è soprattutto a partire dagli anni Sessanta, in concomitanza con i movimenti giovanili di emancipazione esaltanti la libertà dell’individuo, invitato ad operare affrancato da ogni tradizione e da ogni confine che il corpo viene investito da una vera e propria attività di despiritualizzazione, che la pittura di Bacon immortale sulla tela, e che avrebbe condotto fino alle estreme azioni artistiche della Body Art in cui il corpo sarebbe stato violato e mostrato unicamente per manifestarne i limiti e per vedere fino a che punto poteva essere spinta la sua fisicità.»
Carlo Buzzi ha collaborato in passato con importanti galleristi fra cui Luciano Inga-Pin di Milano, mentre si sono occupati di lui a livello critico, tra gli altri, Achille Bonito Oliva, Angela Madesani, Francesco Tedeschi. Attualmente, Carlo Buzzi è seguito e proposto internazionalmente da Theca Gallery di Lugano.
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