Eva Frapiccini. Dancing in the Memory Palace
Dal 02 Dicembre 2017 al 22 Aprile 2018
Gallarate | Varese
Luogo: Museo MA*GA
Indirizzo: via E. De Magri 1
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0331.706011
E-Mail info: info@museomaga.it
Sito ufficiale: http://www.museomaga.it/
Dal 2 dicembre 2017 al 22 aprile 2018, il Museo MA*GA di Gallarate ospita la mostra Dancing in the Memory Palace che propone un focus sul lavoro recente di Eva Frapiccini.
L’esposizione presenta l’installazione LAMINE (FOILS) #01 e LAMINE (FOILS) #02 e la serie Velluto (Velvet).
La ricerca di Eva Frapiccini pone particolare attenzione al tema della narrazione e del ricordo; la sua pratica artistica infatti riflette sulla complessità dei processi della memoria, sia quando riguardano la sfera del ricordo privato, sia quando hanno a che fare con la storia collettiva.
Lamine #01 e Lamine #02 sono delle strutture-dispositivo create per riflettere sul potere delle immagini e sulle possibilità della post produzione narrativa, affidata sia all’intervento selettivo dell’artista sia all’attivazione del racconto da parte dello spettatore.
Le immagini sono tratte da suoi ricordi di viaggio, fotografie fatte in luoghi geografici molto diversi, a cui l’artista fa perdere ogni connotazione geografica per costruire una nuova sintassi poetica.
Allo stesso modo, lo spettatore è libero di creare ogni volta una narrazione differente, muovendo i frame secondo una ritmica visiva personale e stabilendo così un’azione fisica di relazione tra sé e l’opera.
Scrive Cristina Baldacci, nel saggio critico “Il gioco delle antitesi” (testo di presentazione della personale di Eva Frapiccini alla Galleria Alberto Peola, 2015), “la sua è una ricerca sulla fotografia come archivio di informazioni e tramite di memoria, più che una ricostruzione o riattivazione dell’archivio in sé. Come appunti di viaggio, le immagini scattate in giro per il mondo sono impressioni di situazioni e luoghi, suggestioni momentanee fissate senza un proposito progettuale. Appartengono infatti all’archivio privato dell’artista ed è la prima volta che lei attinge a questo deposito fotografico della memoria per i suoi lavori. Soltanto dopo essere state sottoposte a un accurato spoglio, riadattamento, scelta delle dimensioni e del supporto per la nuova stampa, assumono un preciso valore artistico, perdendo progressivamente la loro funzione documentale. In esse la storia si sbiadisce o si stratifica.”
Lamine #02 viene esposta per la prima volta al MA*GA e raccoglie una serie di immagini realizzate tra il Belgio, l'Italia e l'Inghilterra sullo stato di precarietà come condizione umana, ma anche come riflessione sul momento storico in cui vive l’Europa. Le fotografie selezionate mostrano oggetti legati al caso degli eventi, in bilico tra attimi di inaspettata bellezza e possibile disastro.
Nella serie di immagini di Velluto, che dialoga in stretto rapporto con Lamine #01 e Lamine #02, Eva Frapiccini sceglie alcuni dettagli, selezionando da fotografie di luoghi solo quelle porzioni di colore che possano rimandare sia a un ricordo personale, sia a particolari momenti affettivi e stati d’animo collettivi, potenziandone la dimensione estetica. I particolari, così ingranditi e isolati dal contesto, allentano qualsiasi connessione diretta tra segno e significato, tendendo alla dimensione luminosa del monocromo.
Eva Frapiccini vive e lavora in Inghilterra e in Italia. Nella sua pratica artistica diversi linguaggi vengono utilizzati liberamente: video, suono e installazioni, proiezioni, fotografia, fictions narrative, progetti partecipativi e performance.
I suoi progetti hanno ricevuto diversi riconoscimenti tra cui il premio di residenza Resò – Fondazione Crt (2012), il premio Special Italia della Fondazione Fotografia di Modena (2010), il premio Descubrimientos di PhotoEspana (2006). Recentemente ha vinto la prima edizione del Bando Italian Council, indetto dal Ministero dei Beni Culturali per realizzare un progetto inedito su Palermo, e presentarlo durante Palermo Capitale della Cultura 2018 e nel periodo in cui il capoluogo siciliano accoglierà le mostre di Manifesta 2018. Ha ricevuto nomine per il Talent Prize Edizioni Talarico (2015), il Premio Moroso (2013) e il Paul Huf Award – Foam Magazine (2009).
Mostre precedenti personali sono state ospitate presso BOZAR, Palais de Beaux Arts (2016), Yorkshire Sculpture Park (2016), Maraya Art Centre (2016), Galleria Alberto Peola (2015, 2011), kim? Contemporary Art Centre (2013), Townhouse Gallery (2012), Arkitekturmuseet (2011). Mostre collettive si sono svolte in vari musei in Italia e all'estero tra cui la Triennale di Milano (2016), Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea (2014, 2012), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (2014), FACT Museum (2013), MAMbo Galleria d'Arte Moderna di Bologna (2013, 2009), Nederlands Fotomuseum (2013), la Biennale di Architettura di Venezia. Padiglione Italia (2010), Palazzo Ducale di Genova (2009), Maison de la Photographie (2006), Bratislava Hrad Museum (2006), Museum Martin Gropius Bau (2006), Casino Luxembourg (2006).
Le sue opere sono presenti in numerose collezioni permanenti, tra cui il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, GAM Galleria D'Arte Moderna di Torino, i Musei Civici di Monza, la Fondazione Fotografia di Modena, la Fondazione UniCredit & Art, oltre che in collezioni private.
Orari
Lunedì chiuso | martedì-venerdì, 9.30|12.30 - 14.30|18.30 | sabato e domenica, 11.00|19.00
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