Teresa Santinelli. ...e adesso siediti
![Teresa Santinelli, Senza titolo, 2015, olio su tela, cm 100x100 Teresa Santinelli, Senza titolo, 2015, olio su tela, cm 100x100](http://www.arte.it/foto/600x450/d2/39847-Senza_titolo_2015_olio_su_tela_cm_100x100.jpg)
Teresa Santinelli, Senza titolo, 2015, olio su tela, cm 100x100
Dal 14 Novembre 2015 al 05 Dicembre 2015
Saronno | Varese
Luogo: TheFactory
Indirizzo: piazza Riconoscenza 3
Orari: da martedì a domenica 10-12 / 16-19
E-Mail info: teresa.santinelli@reina1.it
La poltrona è il soggetto delle ultime opere dell’artista saronnese Teresa Santinelli, realizzate appositamente per la galleria d’arte e interior design TheFactory di Saronno, che saranno esposte dal 14 novembre al 5 dicembre 2015 nella mostra “...e adesso siediti”. Opere di grande e soprattutto di piccolo formato che andranno a dialogare con le poltrone che già abitano in TheFactory, creazioni del designer Massimiliano Chiappa. Oggetto che accetta la sosta dell’uomo e lo accoglie per migliorarne il riposo, la poltrona diventa motivo di ispirazione per originali dipinti di arte contemporanea. Il vernissage della mostra è in programma sabato 14 novembre alle ore 17.00 presso lo spazio di Piazza Riconoscenza 3.
La poltrona è un elemento d’arredo concepito principalmente per il comfort, che regala un’occasione di relax e avvolge in un piacevole abbraccio, dove si possono trascorrere attimi di abbandono immersi nei propri pensieri. Diventata nel tempo un simbolo di comodità e ozio, oltre che di eleganza e stile, la poltrona può assumere svariate forme ed essere adatta per scopi e contesti diversi: ne esistono da riposo, da lettura, da salotto, ecc. La storia dell’arte ha visto molti artisti – Matisse, Cézanne, Renoir, Picasso, Modigliani, Boldini – immortalare nei propri dipinti persone adagiate su una poltrona. Teresa Santinelli la rende, invece, assoluta protagonista, affidandole il ruolo centrale nei quadri del suo nuovo ciclo pittorico, collocata all’interno di scene dal sapore malinconico.
Astrattismo e matericità sono le caratteristiche della produzione più recente di Teresa Santinelli, i cui dipinti si sono distaccati dalla figurazione degli esordi, pur continuando a conservarne alcuni tratti. È la materia l’elemento fondamentale delle sue opere: non solo colore, ma anche terra, poliuretano e foglie d’oro, che coprono, e talvolta svelano, la pittura a olio sottostante, formata da gialli e rossi incupiti dalle sovrapposizioni materiche scure aggiunte in un secondo momento. I suoi lavori richiedono procedimenti lunghi e meditati, frutto di inizi, abbandoni e riprese continue, fino al completamento dell’opera. Quello che predilige nella sua pittura sono gli sfondi, che non sono semplici elementi decorativi, ma diventano protagonisti del quadro, alla stessa stregua dei personaggi o degli oggetti che vi possono comparire.
La poltrona è un elemento d’arredo concepito principalmente per il comfort, che regala un’occasione di relax e avvolge in un piacevole abbraccio, dove si possono trascorrere attimi di abbandono immersi nei propri pensieri. Diventata nel tempo un simbolo di comodità e ozio, oltre che di eleganza e stile, la poltrona può assumere svariate forme ed essere adatta per scopi e contesti diversi: ne esistono da riposo, da lettura, da salotto, ecc. La storia dell’arte ha visto molti artisti – Matisse, Cézanne, Renoir, Picasso, Modigliani, Boldini – immortalare nei propri dipinti persone adagiate su una poltrona. Teresa Santinelli la rende, invece, assoluta protagonista, affidandole il ruolo centrale nei quadri del suo nuovo ciclo pittorico, collocata all’interno di scene dal sapore malinconico.
Astrattismo e matericità sono le caratteristiche della produzione più recente di Teresa Santinelli, i cui dipinti si sono distaccati dalla figurazione degli esordi, pur continuando a conservarne alcuni tratti. È la materia l’elemento fondamentale delle sue opere: non solo colore, ma anche terra, poliuretano e foglie d’oro, che coprono, e talvolta svelano, la pittura a olio sottostante, formata da gialli e rossi incupiti dalle sovrapposizioni materiche scure aggiunte in un secondo momento. I suoi lavori richiedono procedimenti lunghi e meditati, frutto di inizi, abbandoni e riprese continue, fino al completamento dell’opera. Quello che predilige nella sua pittura sono gli sfondi, che non sono semplici elementi decorativi, ma diventano protagonisti del quadro, alla stessa stregua dei personaggi o degli oggetti che vi possono comparire.
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