Arte e Città. Giornata di studi dedicata a Guido Sartorelli (1936-2016)
Dal 22 Febbraio 2018 al 22 Febbraio 2018
Venezia
Luogo: Palazzetto Tito
Indirizzo: Dorsoduro 2826
Orari: 10-18
Curatori: Riccardo Caldura
Enti promotori:
- Cultura Venezia
- Città di Venezia
- Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa
- In collaborazione con Centro Culturale Candiani
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.bevilacqualamasa.it/
Dalla riflessione sulla rappresentazione dello spazio scenico, diventata poi un'articolata ricerca sulla rappresentazione dello spazio dell'arte nel tempo, per approdare infine ad una sempre più intensa osservazione e descrizione, già a partire dagli anni Settanta, dello spazio urbano. Grazie ad "un approccio fenomenologico", come scriveva Enrico Crispolti: questo in estrema sintesi il percorso fatto da Guido Sartorelli. Non vi è dubbio che la città per lui abbia rappresentato una costante preoccupazione artistica e intellettuale al fine di comprenderne il carattere costitutivo, la fisionomia, distrincandosi fra storia, cultura, architettura e comunicazione di massa.
L'attenzione ai segni ad alta valenza rappresentativa, quelli monumentali, non viene meno quando i segni si fanno più sfuggenti, quasi assorbiti nell'anonimia del quotidiano. Così l'analisi di quanto è avvenuto, ad esempio, fra Riforma e Controriforma nelle forme simboliche delle città secondo le diverse prospettive religiose, (si pensi all'esposizione Roma-Ginevra, del 1979), si accompagna ai repertori sull'arredo urbano per cogliere il rapporto, e la differenza, fra centro e periferia. Molta attenzione è stata dedicata da Sartorelli all'invasivo ruolo svolto dalla comunicazione mass-mediatica (pubblicità e televisione in primis), con l'intima convinzione, espressa in suoi diversi testi, che all'artista competesse un ruolo di coscienza critica del proprio tempo. Non è facile immaginare ora che un artista possa aver svolto, per anni, un ruolo di attento osservatore e 'ordinatore' dello spazio urbano, ed esser chiamato per questo a collaborare con diverse istituzioni pubbliche. Grazie all'utilizzo reiterato della fotografia e all'organizzazione degli allestimenti Sartorelli ha proposto dispositivi interpretativi in grado di ordinare una mole ingente di dati in categorie analitiche, evidenziando ciò che caratterizza e distingue gli spazi metropolitani europei. Perché non va dimenticato che era l'Europa, il vero orizzonte di riferimento culturale di Guido Sartorelli: si pensi alla mostra Sconfini d'Europa, organizzata al Centro Candiani nel 2010.
La giornata di studi, curata da Riccardo Caldura, prevista per il 22 febbraio 2018 dalle 10 alle 18 si svolgerà, non a caso, alla Bevilacqua La Masa, dove sono state realizzate alcune delle più rilevanti esposizioni di Sartorelli, quali "Il segno urbano" (1977), "Semiopolis - Venezia come luogo dei segni" (1984) con Cristiana Moldi Ravenna e prefazione in catalogo di Enrico Crispolti, "Inter●mezzo - La pubblicità nella scena urbana" (1986), con testo introduttivo di Gillo Dorfles. Ricostruire l'intenso e coerente lavoro di Guido Sartorelli, nelle varie fasi della sua produzione, servirà non solo da viatico all'appuntamento espositivo previsto per il maggio 2018, quanto a comprendere meglio la stessa situazione artistica veneziana, in particolare quella che sapeva dialogare con analoghe esperienze sul piano nazionale e internazionale. La figura di Guido Sartorelli rappresenta anche l'occasione per riflettere, come egli stesso non ha mai smesso di fare, sul ruolo dell'artista nella società contemporanea.
Interverranno: Giovanni Bianchi, Riccardo Caldura, Giuliana Carbi, Massimo Donà, Silvio Fuso, Manfredo Manfroi, Cristiana Moldi Ravenna, Lisa Parolo, Nico Stringa, Toni Toniato.
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