Daniele Innamorato. Don’t Stop

© Ph. Daniele Innamorato | Daniele Innamorato, GREEN-RED (Cellophane series), acrylic on canvas,cm 200x175, 2014

 

Dal 26 Ottobre 2017 al 28 Dicembre 2017

Venezia

Luogo: Galleria Massimodeluca

Indirizzo: via Torino 105/q

Orari: dal lunedì al venerdì 10-17, sabato su appuntamento



La Galleria Massimodeluca è lieta di presentare Don’t Stop, personale di Daniele Innamorato (Milano, 1969), a cura di Giorgio Verzotti (dal 27 ottobre al 28 dicembre 2017, inaugurazione giovedì 26 ottobre  dalle 18 alle 21).   Don’t Stop vuole fare luce sulla produzione più recente dell’artista, con la volontà di dar conto dell’indagine creativa che Daniele Innamorato ha avviato da oltre un decennio.   La mostra presenta una selezione dei lavori che testimoniano l’ampiezza di linguaggio di Innamorato, in cui il file rouge è la potenza espressiva appaiata all’inesauribile energiadell’artista.   Negli spazi di via Torino a Mestre sono presentati dipinti di grande formatolibri d’artistacellophanecollage e l’opera inedita Toro, omaggio alla celebre scultura di Picasso.   Daniele Innamorato combina materiali, tecniche e supporti differenti, lasciandosi guidare dal puro istinto, giocando con le dimensioni, con gli scarti della produzione, con i detriti cui restituisce nuova vita, il tutto dettato dalla spontaneità e dal ritmo che fuoriescono dal suo spirito eclettico.

Don’t Stop, come recita il titolo della mostra, è una testimonianza artistica in cui si racchiude tutta l’energia produttiva dell’artista, in cui diversi mezzi espressivi coesistono in armonia. I lavori sono generati da forti impulsi emotivi e non hanno esiti certi, ma non si arrendono alla casualità.   La sua capacità di andare oltre i limiti che la ricerca espressiva impone lo porta a misurarsi con il concetto di abbandono che si declina nella faticosa scelta di lasciare una strada già battuta per imboccarne un’altra, una fatica necessaria per non accontentarsi dei traguardi raggiunti e per saziare la sua interminabile curiosità creativa.   Il percorso espositivo invita lo spettatore a perdersi all’interno delle grandi tele dimenticando i punti di riferimento che la coscienza impone per farsi sopraffare dall’emozione e dall’intensità della creazione artistica, per poi cambiare ritmo e soffermarsi a scoprire analizzare i libri d’artista, il tappeto generato da un dipinto e le sculture, in un turbinio continuo in cui tutto resta perfettamente in equilibrio.   “Nel caso di Daniele Innamorato, l’astrazione pittorica si identifica con l’abbandono del pennello per la pittura gettata, il colore colato, per accentuare la forza del gesto e la sua natura istintuale” afferma il curatore Giorgio Verzotti. “Così, tutto è casuale nella pittura di Daniele e niente è casuale. L’istinto governa il processo, potremmo dire, per via di una innata tensione all’euritmia. Nelle opere concluse, per quanto ampie da saturare gli spazi, non troveremo mai cadute di tono, di tensione, di ritmo, e tutto sarà sempre armonico, proporzionato, addirittura simmetrico in certi casi. Altrimenti l’opera non la vedremmo perché non la esporrebbe, sarebbe rifiutata e lasciata in studio per farci qualche altra cosa.”  

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