L'Asse del Tempo: Tessuti per l'Abbigliamento in Seta di Suzhou
Dal 11 Gennaio 2024 al 29 Febbraio 2024
Venezia
Luogo: Museo di Palazzo Mocenigo
Indirizzo: Santa Croce 1992
Orari: Mar - Dom 10 - 17 | Lun chiuso
Curatori: Qian Zhaoyue, Liu Xu Dong, Chiara Squarcina, Massimo Andreoli
Enti promotori:
- Comune di Venezia
- Fondazione Musei Civici di Venezia
- Museo della Seta di Suzhou
- Ufficio Affari esteri del Governo Popolare Municipale di Suzhou
- Istituto Confucio presso l’Università Ca’ Foscari Venezia
- Ufficio Municipale di Suzhou per la Cultura la Radio la Televisione e il Turismo
- Radio e Televisione Media Group di Suzhou
Costo del biglietto: 10 € | 7.5 €
Telefono per informazioni: +39 041 721798
E-Mail info: mocenigo@fmcvenezia.it
Sito ufficiale: http://mocenigo.visitmuve.it
Con la mostra L’Asse del tempo. Tessuti per l’abbigliamento in seta di Suzhou al Museo di Palazzo Mocenigo si sono aperte ufficialmente questa mattina le celebrazioni per i 700 anni della morte di Marco Polo. Alla vernice erano presenti l’assessore comunale alla Promozione del Territorio e Università, Paola Mar, l’assessore comunale all’Urbanistica, Massimiliano De Martin, la responsabile del Museo di Palazzo Mocenigo, Chiara Squarcina, la rettrice di Ca’ Foscari, Tiziana Lippiello, la cittadina onoraria di Suzhou, Laura Fincato, il presidente di Wavents srl, Massimo Andreoli, il Consigliere Culturale dell'Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, Zhang Lingxiao, e un messaggio dal vicesindaco di Suzhou, Zha Yingdong.
Si tratta di una mostra che ci permette di rinsaldare i legami con Suzhou e con la Cina - ha esordito l’assessore Mar - grazie alla figura di Marco Polo, quale grande viaggiatore, grande diplomatico e commerciante, ma anche un uomo che ha saputo intercettare e conoscere a fondo una cultura diversa dalla nostra, l’ha saputa amare e diffondere in patria e nel mondo. Una personalità sempre attuale e contemporanea, un esempio per tutti i veneziani e non solo: quello che siamo oggi lo dobbiamo anche a Marco Polo, ai suoi viaggi, alle sue esperienze.
La mostra, che rimarrà aperta fino al 29 febbraio, fa parte di un più ampio progetto che ricorda e rinnova il legame storico tra le due città d’acqua Venezia e Suzhou, ufficialmente gemellate dal 1980 e che sorgono alle estremità della Via della Seta. Per entrambe le città è forte il legame con la figura di Marco Polo che, durante il suo lungo viaggio in Oriente come incaricato del Kublai Khan, restò ammaliato da Suzhou e dalle sue sete. La seta è appunto la protagonista dell’esposizione di una ventina di abiti, creazioni originali, tessuti e fedeli repliche di antichi abiti provenienti dal Museo della Seta di Suzhou, centro per la ricerca, la tutela, la conservazione e la protezione della millenaria tecnica di tessitura che rese celebre la seta della regione dello Jiangnan. Creazioni come il broccato della dinastia Song, il lampasso, il Kesi, tappezzerie in seta, o il tipico ricamo di Suzhou conosciuto come pattern velvet, qui in mostra con preziosi esemplari, ancor oggi sono esempi del patrimonio culturale immateriale della Cina.
Sono creazioni che oggi - ha spiegato la responsabile del museo Squarcina - come al tempo del viaggiatore veneziano, suscitano stupore e meraviglia per la loro raffinatezza e preziosità. Un valore non solo estetico ed esecutivo ma anche una testimonianza dello scambio culturale, in un’ottica di collaborazione che, oggi come ieri, si traduce in inclusione, divulgazione e dialogo tra le istituzioni. Un lavoro congiunto tra tutti i componenti del comitato per le celebrazioni, che sottolinea il pregio inestimabile di questo omaggio alla figura di Marco Polo.
Il dialogo con gli spazi del Museo di Palazzo Mocenigo, Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo che ospita le collezioni tessili e di abiti antichi dei Musei Civici, è l’occasione anche per comparare da un punto di vista estetico e manifatturiero lo stile dell’abbigliamento durante la Repubblica Serenissima con quello delle principali dinastie regnanti nell’antico impero cinese.
La mostra è curata da Qian Zhaoyue, Direttore del Museo della Seta di Suzhou, Liu Xu Dong, Consulente del Museo della Seta di Suzhou, Chiara Squarcina, Responsabile del Museo di Palazzo Mocenigo, Massimo Andreoli, Presidente Wavents srl e Laura Fincato, Cittadina Onoraria di Suzhou.
Il progetto è promosso dal Comune di Venezia, Fondazione Musei Civici di Venezia, Museo della Seta di Suzhou, Ufficio Affari esteri del Governo Popolare Municipale di Suzhou, Istituto Confucio presso l’Università Ca’ Foscari Venezia, Ufficio Municipale di Suzhou per la Cultura, la Radio, la Televisione e il Turismo, Radio e Televisione Media Group di Suzhou.
Nessuna città nel corso degli anni - ha concluso Fincato - ha saputo mantenere relazioni vere, concrete, improntate sull’amicizia, basate sul rispetto delle diversità con la città di Suzhou. Questo primo appuntamento delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Marco Polo non a caso riguarda la seta, perché essa rappresenta la grande cultura cinese e la grande maestria del suoi artigiani. E il dono che ci è stato fatto da Suzhou, che ci ha prestato questi abiti per la mostra, è un segno di rispetto e di volontà di continuare i rapporti di amicizia che finora ci hanno legato e onorato.
Si tratta di una mostra che ci permette di rinsaldare i legami con Suzhou e con la Cina - ha esordito l’assessore Mar - grazie alla figura di Marco Polo, quale grande viaggiatore, grande diplomatico e commerciante, ma anche un uomo che ha saputo intercettare e conoscere a fondo una cultura diversa dalla nostra, l’ha saputa amare e diffondere in patria e nel mondo. Una personalità sempre attuale e contemporanea, un esempio per tutti i veneziani e non solo: quello che siamo oggi lo dobbiamo anche a Marco Polo, ai suoi viaggi, alle sue esperienze.
La mostra, che rimarrà aperta fino al 29 febbraio, fa parte di un più ampio progetto che ricorda e rinnova il legame storico tra le due città d’acqua Venezia e Suzhou, ufficialmente gemellate dal 1980 e che sorgono alle estremità della Via della Seta. Per entrambe le città è forte il legame con la figura di Marco Polo che, durante il suo lungo viaggio in Oriente come incaricato del Kublai Khan, restò ammaliato da Suzhou e dalle sue sete. La seta è appunto la protagonista dell’esposizione di una ventina di abiti, creazioni originali, tessuti e fedeli repliche di antichi abiti provenienti dal Museo della Seta di Suzhou, centro per la ricerca, la tutela, la conservazione e la protezione della millenaria tecnica di tessitura che rese celebre la seta della regione dello Jiangnan. Creazioni come il broccato della dinastia Song, il lampasso, il Kesi, tappezzerie in seta, o il tipico ricamo di Suzhou conosciuto come pattern velvet, qui in mostra con preziosi esemplari, ancor oggi sono esempi del patrimonio culturale immateriale della Cina.
Sono creazioni che oggi - ha spiegato la responsabile del museo Squarcina - come al tempo del viaggiatore veneziano, suscitano stupore e meraviglia per la loro raffinatezza e preziosità. Un valore non solo estetico ed esecutivo ma anche una testimonianza dello scambio culturale, in un’ottica di collaborazione che, oggi come ieri, si traduce in inclusione, divulgazione e dialogo tra le istituzioni. Un lavoro congiunto tra tutti i componenti del comitato per le celebrazioni, che sottolinea il pregio inestimabile di questo omaggio alla figura di Marco Polo.
Il dialogo con gli spazi del Museo di Palazzo Mocenigo, Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo che ospita le collezioni tessili e di abiti antichi dei Musei Civici, è l’occasione anche per comparare da un punto di vista estetico e manifatturiero lo stile dell’abbigliamento durante la Repubblica Serenissima con quello delle principali dinastie regnanti nell’antico impero cinese.
La mostra è curata da Qian Zhaoyue, Direttore del Museo della Seta di Suzhou, Liu Xu Dong, Consulente del Museo della Seta di Suzhou, Chiara Squarcina, Responsabile del Museo di Palazzo Mocenigo, Massimo Andreoli, Presidente Wavents srl e Laura Fincato, Cittadina Onoraria di Suzhou.
Il progetto è promosso dal Comune di Venezia, Fondazione Musei Civici di Venezia, Museo della Seta di Suzhou, Ufficio Affari esteri del Governo Popolare Municipale di Suzhou, Istituto Confucio presso l’Università Ca’ Foscari Venezia, Ufficio Municipale di Suzhou per la Cultura, la Radio, la Televisione e il Turismo, Radio e Televisione Media Group di Suzhou.
Nessuna città nel corso degli anni - ha concluso Fincato - ha saputo mantenere relazioni vere, concrete, improntate sull’amicizia, basate sul rispetto delle diversità con la città di Suzhou. Questo primo appuntamento delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Marco Polo non a caso riguarda la seta, perché essa rappresenta la grande cultura cinese e la grande maestria del suoi artigiani. E il dono che ci è stato fatto da Suzhou, che ci ha prestato questi abiti per la mostra, è un segno di rispetto e di volontà di continuare i rapporti di amicizia che finora ci hanno legato e onorato.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 19 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Roma | Galleria Borghese
Poesia e Pittura nel Seicento. Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione
-
Dal 16 novembre 2024 al 11 maggio 2025
Asti | Palazzo Mazzetti
Escher
-
Dal 16 novembre 2024 al 08 dicembre 2024
Venezia | Arsenale Nord
ARTE LAGUNA PRIZE. Mostra dei finalisti della 18ᵃ e 19ᵃ edizione
-
Dal 16 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Milano | Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Giovanni Chiaramonte. Realismo infinito
-
Dal 16 novembre 2024 al 16 dicembre 2024
Bologna | Collezioni Comunali d'Arte Palazzo d'Accursio
Alex Trusty. Contemporary Museum Watching
-
Dal 31 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025
Milano | Fondazione Prada
Meriem Bennani. For My Best Family