L’Orto dell’Angelo

Valentina Mir, L'Orto dell'Angelo, Collage su acrilico su carta 51 × 47.5 cm | Courtesy Valentina Mir e Galleria 200 C Giudecca
Dal 17 October 2025 al 30 November 2025
Venezia
Luogo: Galleria 200 C Giudecca
Indirizzo: Fondamenta San Giacomo 200/C - Giudecca
Orari: APERTURA: Gio 16 Ott ore 18 (esclusivamente su invito) | Gio - Sab 11 - 19
Curatori: Olga Strada
Costo del biglietto: Ingresso libero
Sito ufficiale: http://www.galleria200cgiudecca.com
Galleria 200 C Giudecca inaugura con L’Orto dell’Angelo di Valentina Mir
Inaugurerà al pubblico giovedì 16 ottobre 2025, alle ore 18.00 la nuova galleria d’arte Galleria 200 C Giudecca, di Olga Strada, nel cuore dell’isola della Giudecca in Fondamenta San Giacomo 200/C a Venezia.
L’opening, esclusivamente su invito, vedrà protagonista la personale a cura di Olga Strada L’Orto dell’Angelo dell’artista italiana Valentina Mir - che vive e lavora a Parigi e sarà presente - che sarà visitabile dal 17 ottobre al 30 novembre 2025.
Galleria 200 C Giudecca è uno spazio espositivo totalmente nuovo, dedicato alla promozione dell’arte contemporanea e alla valorizzazione di artisti emergenti e affermati, sia italiani che internazionali.
Situata in uno dei luoghi iconici, fulcro dell’arte e della cultura nella città, nell’Isola della Giudecca, accanto alla basilica palladiana del Redentore e ai giardini omonimi, recentemente restaurati, la galleria nasce con l’obiettivo di offrire un luogo dinamico ed inclusivo, dove arte, ricerca e sperimentazione possano dialogare con il pubblico e con le realtà culturali e artistiche locali.
Ed è proprio dalla ricerca artistica di Olga Strada, autrice, curatrice ed organizzatrice di eventi culturali di primissimo livello, che nasce la scelta dell’artista Valentina Mir.
In esposizione 11 opere realizzate con la tecnica del collage e create appositamente per l’esposizione veneziana, che vogliono essere un omaggio alla poetica di Emily Dickinson (in particolare alla poesia La speranza è una creatura alata) e al concetto di ”Hortus conclusus”, nella sua accezione di ”entropia felice”, per usare le parole che Michel Foucault usò nel definire la materializzazione di una realtà utopica quale quella di un orto/giardino.
Per l’artista il soggetto dell’esposizione non è tanto l’angelo, ma i luoghi che lo stesso ci rivela, un “invito a visitare i labirinti interiori dell’anima”, dice Valentina Mir.
Attraverso un lavoro di decomposizione e ricomposizione, avvalendosi di forbici che ritagliano immagini da riviste, libri, giornali, l’artista dà vita ad un processo che lei stessa chiama di “miramorfosi” - finestre che offrono un invito a guardarsi dentro - nel quale storie e fatti apparentemente noti vengono ricalibrati, ripensati, ricreati fino ad organizzare un cosmo altro che si rivela allo spettatore anche per mezzo di una riscrittura simbolica individuale.
Come la curatrice Olga Strada afferma: “Nell’universo ideato da Valentina Mir le coordinate spazio-temporali seguono percorsi anomali, o forse intermittenti, se ci si attiene alle scoperte conseguite dalla meccanica quantistica, che ha capovolto la convinzione circa l’uniformità dei processi che regolano la natura, i quali risultano maggiormente soggetti a forze discontinue, irregolari, imprevedibili. Da questo punto di vista la visione artistica, derivante dall’osservazione di tale presupposto, trova nel processo creativo dell’artista una sua legittima collocazione: lo stesso spettatore è chiamato ad “accendere” la propria percezione per leggere e dunque “influenzare” i papiers collés da lei creati. “
Breve bio di Valentina Mir
Artista nata in Sicilia, da anni vive e lavora a Parigi. Cinema e danza sono le sue passioni infatti è stata una danzatrice contemporanea e una ricercatrice per la Cinemathèque française. Da alcuni anni svolge inoltre l’attività di guide-conférencière al Louvre che le ha permesso di approfondire taluni aspetti della sua creatività legata alle congiunture storico- artistiche presenti nei suoi lavori. Avvalendosi della tecnica dei papiers collés in addizione ad altre tecniche pittoriche, le tavole di Valentina Mir riprendono e allo stesso tempo ribaltano la grande tradizione modernista del collage e/o prelievo/montaggio, in quanto vanno verso una (impossibile) unità di un frammentato per eccellenza, ovvero il dato memoriale.
L’artista collabora con la galleria parigina Traits Libres Gallery dal 2024.
Mostre personali
2024 Carta Bianca fine arts, Catania (Italia)
Raphael Ocampo, Parigi (Francia)
2021 Galleria Quadrifoglio, Siracusa (Italia)
2020 (CRSC) Centre de Russie pour la Science et la Culture, Parigi (Francia)
2019 Kino Babylon, Berlino (Germania)
2018 Woland Art Club Gallery, Trieste (Italia)
2017 Italian Cultural Institute, Londra (Gran Bretagna)
Galleria Gagliardi, Noto (Italia)
2016 Monaci delle Terre Nere, Zafferana Etnea (Italia)
2015 Galleria Carta Bianca fine arts, Catania (Italia)
Principali mostre collettive
2025 Istituto Italiano di Cultura, Bruxelles (Belgio)
2024 Istituto Italiano di Cultura, Parigi (Francia)
2023 Spazio Gerra, Cultura Popolare Contemporanea, Reggio Emilia (Italia)
2022 Palazzo Merulana, Biblioteca Sala Borsa, Bologna Libreria Modo, Bologna (Italia)
2020 Carrousel du Louvre, Parigi (Francia)
La Chapelle Centre d’Art Contemporain, Clairefontaine-en-Yvelines (Francia)
2019/20 Castello di Castellabate, Castellabate (Italia)
2019 Magazzini dell'arte contemporanea Art Gallery, Trapani (Italia)
2016 Galleria Carta Bianca Fine Arts, Catania (Italia)
2015 PT post I Bergeen aan Zee (Olanda)
Breve bio di Olga Strada
Laureata a Ca’ Foscari con una tesi su Djagilev. Ha maturato una vasta esperienza e competenza nell’ideazione e organizzazione di eventi culturali ad ampio raggio. Ha curato mostre di arte contemporanea, dato vita a rassegne di cinema italiano e russo, organizzato premi letterari, prendendo parte ad importanti progetti internazionali in vari settori. Dal 2015 al 2019 ha ricoperto il ruolo di direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Mosca. Autrice di numerose pubblicazioni tra cui Djagilev. Il Mondo dell’Arte (2014, Marsilio Editori), Italia-Russia. Un secolo di cinema, volume ideato nel 2021 per l’Ambasciata d’Italia a Mosca; La Russia e l’Occidente. Visioni, riflessioni e codici ispirati a Vittorio Strada (2021, Marsilio Editori); Ivan Il’in. Sulla Russia (2023, Aspis Editore).
Inaugurerà al pubblico giovedì 16 ottobre 2025, alle ore 18.00 la nuova galleria d’arte Galleria 200 C Giudecca, di Olga Strada, nel cuore dell’isola della Giudecca in Fondamenta San Giacomo 200/C a Venezia.
L’opening, esclusivamente su invito, vedrà protagonista la personale a cura di Olga Strada L’Orto dell’Angelo dell’artista italiana Valentina Mir - che vive e lavora a Parigi e sarà presente - che sarà visitabile dal 17 ottobre al 30 novembre 2025.
Galleria 200 C Giudecca è uno spazio espositivo totalmente nuovo, dedicato alla promozione dell’arte contemporanea e alla valorizzazione di artisti emergenti e affermati, sia italiani che internazionali.
Situata in uno dei luoghi iconici, fulcro dell’arte e della cultura nella città, nell’Isola della Giudecca, accanto alla basilica palladiana del Redentore e ai giardini omonimi, recentemente restaurati, la galleria nasce con l’obiettivo di offrire un luogo dinamico ed inclusivo, dove arte, ricerca e sperimentazione possano dialogare con il pubblico e con le realtà culturali e artistiche locali.
Ed è proprio dalla ricerca artistica di Olga Strada, autrice, curatrice ed organizzatrice di eventi culturali di primissimo livello, che nasce la scelta dell’artista Valentina Mir.
In esposizione 11 opere realizzate con la tecnica del collage e create appositamente per l’esposizione veneziana, che vogliono essere un omaggio alla poetica di Emily Dickinson (in particolare alla poesia La speranza è una creatura alata) e al concetto di ”Hortus conclusus”, nella sua accezione di ”entropia felice”, per usare le parole che Michel Foucault usò nel definire la materializzazione di una realtà utopica quale quella di un orto/giardino.
Per l’artista il soggetto dell’esposizione non è tanto l’angelo, ma i luoghi che lo stesso ci rivela, un “invito a visitare i labirinti interiori dell’anima”, dice Valentina Mir.
Attraverso un lavoro di decomposizione e ricomposizione, avvalendosi di forbici che ritagliano immagini da riviste, libri, giornali, l’artista dà vita ad un processo che lei stessa chiama di “miramorfosi” - finestre che offrono un invito a guardarsi dentro - nel quale storie e fatti apparentemente noti vengono ricalibrati, ripensati, ricreati fino ad organizzare un cosmo altro che si rivela allo spettatore anche per mezzo di una riscrittura simbolica individuale.
Come la curatrice Olga Strada afferma: “Nell’universo ideato da Valentina Mir le coordinate spazio-temporali seguono percorsi anomali, o forse intermittenti, se ci si attiene alle scoperte conseguite dalla meccanica quantistica, che ha capovolto la convinzione circa l’uniformità dei processi che regolano la natura, i quali risultano maggiormente soggetti a forze discontinue, irregolari, imprevedibili. Da questo punto di vista la visione artistica, derivante dall’osservazione di tale presupposto, trova nel processo creativo dell’artista una sua legittima collocazione: lo stesso spettatore è chiamato ad “accendere” la propria percezione per leggere e dunque “influenzare” i papiers collés da lei creati. “
Breve bio di Valentina Mir
Artista nata in Sicilia, da anni vive e lavora a Parigi. Cinema e danza sono le sue passioni infatti è stata una danzatrice contemporanea e una ricercatrice per la Cinemathèque française. Da alcuni anni svolge inoltre l’attività di guide-conférencière al Louvre che le ha permesso di approfondire taluni aspetti della sua creatività legata alle congiunture storico- artistiche presenti nei suoi lavori. Avvalendosi della tecnica dei papiers collés in addizione ad altre tecniche pittoriche, le tavole di Valentina Mir riprendono e allo stesso tempo ribaltano la grande tradizione modernista del collage e/o prelievo/montaggio, in quanto vanno verso una (impossibile) unità di un frammentato per eccellenza, ovvero il dato memoriale.
L’artista collabora con la galleria parigina Traits Libres Gallery dal 2024.
Mostre personali
2024 Carta Bianca fine arts, Catania (Italia)
Raphael Ocampo, Parigi (Francia)
2021 Galleria Quadrifoglio, Siracusa (Italia)
2020 (CRSC) Centre de Russie pour la Science et la Culture, Parigi (Francia)
2019 Kino Babylon, Berlino (Germania)
2018 Woland Art Club Gallery, Trieste (Italia)
2017 Italian Cultural Institute, Londra (Gran Bretagna)
Galleria Gagliardi, Noto (Italia)
2016 Monaci delle Terre Nere, Zafferana Etnea (Italia)
2015 Galleria Carta Bianca fine arts, Catania (Italia)
Principali mostre collettive
2025 Istituto Italiano di Cultura, Bruxelles (Belgio)
2024 Istituto Italiano di Cultura, Parigi (Francia)
2023 Spazio Gerra, Cultura Popolare Contemporanea, Reggio Emilia (Italia)
2022 Palazzo Merulana, Biblioteca Sala Borsa, Bologna Libreria Modo, Bologna (Italia)
2020 Carrousel du Louvre, Parigi (Francia)
La Chapelle Centre d’Art Contemporain, Clairefontaine-en-Yvelines (Francia)
2019/20 Castello di Castellabate, Castellabate (Italia)
2019 Magazzini dell'arte contemporanea Art Gallery, Trapani (Italia)
2016 Galleria Carta Bianca Fine Arts, Catania (Italia)
2015 PT post I Bergeen aan Zee (Olanda)
Breve bio di Olga Strada
Laureata a Ca’ Foscari con una tesi su Djagilev. Ha maturato una vasta esperienza e competenza nell’ideazione e organizzazione di eventi culturali ad ampio raggio. Ha curato mostre di arte contemporanea, dato vita a rassegne di cinema italiano e russo, organizzato premi letterari, prendendo parte ad importanti progetti internazionali in vari settori. Dal 2015 al 2019 ha ricoperto il ruolo di direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Mosca. Autrice di numerose pubblicazioni tra cui Djagilev. Il Mondo dell’Arte (2014, Marsilio Editori), Italia-Russia. Un secolo di cinema, volume ideato nel 2021 per l’Ambasciata d’Italia a Mosca; La Russia e l’Occidente. Visioni, riflessioni e codici ispirati a Vittorio Strada (2021, Marsilio Editori); Ivan Il’in. Sulla Russia (2023, Aspis Editore).
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