La Passione e la Visione - Riccardo Selvatico, Giovanni Battista Giorgini tra Venezia e Firenze 1895 - 2018 / Gli atelier della Bevilacqua La Masa. Mostra di fine residenza 2017 - 2018

Barbara De Vivi, Non sapevo fossi qui, 2018, Olio su tela, 160.5 x 123.5 cm

 

Dal 15 Maggio 2018 al 08 Luglio 2018

Venezia

Luogo: Galleria di Piazza San Marco

Indirizzo: San Marco 71C

Orari: Mer - Dom 10.30 - 17.30

Curatori: Giovanna Zabotti, Stefano Coletto, Matteo Ballarin, Marco Del Francia

Enti promotori:

  • Fondaco Italia
  • Con il patrocinio di Comune di Firenze

Costo del biglietto: Ingresso libero

Telefono per informazioni: +39 041 5207797

E-Mail info: info@bevilacqualamasa.it

Sito ufficiale: http://www.bevilacqualamasa.it/



In concomitanza con la 16. Mostra Internazionale di Architettura, l'Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa in collaborazione con Fondaco Italia presenta negli spazi della Galleria di Piazza San Marco un inedito dialogo tra Architettura, Moda e Arte che metterà a confronto Venezia e Firenze a partire dalle figure di Riccardo Selvatico e Giovanni Battista Giorgini che idearono nel 1895 la Biennale e nel 1951 “La Moda Italiana”. Fili intrecciati da un elegante allestimento della Galleria, che si propone di legare insieme le visioni di chi ha ideato uno spazio per l’arte nel senso più ampio del termine. In questo percorso non poteva mancare dunque il racconto di Felicita Bevilacqua La Masa che, con grande lungimiranza, in quegli stessi anni di fine Ottocento, immaginò una istituzione a sostegno dei giovani artisti. 

Riccardo Selvatico, sindaco di Venezia dal 1890 al 1895, in un periodo di grande crisi economica per la città, nel 1893, concepì, insieme agli artisti e agli intellettuali più creativi dell’epoca l'idea di un’Esposizione d’Arte Internazionale, più nota come Biennale di Venezia.
Giovanni Battista Giorgini, collezionista e appassionato d’arte, ma anche abile uomo di affari dotato di un’innata capacità di anticipare i tempi, seppe riconoscere la potenzialità della moda italiana, allora pressoché sconosciuta nel mondo, e subito dopo la guerra ideò, nel 1951, a Firenze la prima presentazione di Alta Moda Italiana.
In questa narrazione si inserisce Felicita Bevilacqua La Masa che nel 1898 decise di lasciare al Comune di Venezia il palazzo di Ca' Pesaro, purché fosse impiegato per agevolare i "giovani artisti ai quali è spesso interdetto l'ingresso nelle grandi mostre". Discende da questa premessa l’opportunità di riflettere sul tema dell'innovazione culturale e del rapporto con il territorio, mettendo in dialogo due città, Venezia e Firenze, luoghi da sempre privilegiati per inquadrare gli sviluppi storici e culturali della modernità e segnare nuove tracce, inediti percorsi, artistici e sociali.
La mostra è resa possibile grazie alla preziosa collaborazione della Fondazione Architetti di Firenze e la Fondazione Architetti P.P.C. di Venezia. In un evocativo percorso cronologico, saranno esposte lettere, manoscritti e documenti provenienti dall'Archivio Selvatico, custodito presso la Biblioteca del Museo Correr, che porteranno alla luce il febbrile proposito del “sindaco-poeta” di rinvigorire Venezia attraverso un programma di moderne riforme culturali. Dal BACO, Archivio Vittorio Giorgini, approderanno le rarissime fotografie di Giovanni Battista Giorgini a Venezia, tenacemente impegnato nello studio e nella promozione dell’artigianato italiano. E poi ancora i manifesti delle Esposizioni, i documenti delle manifestazioni di moda, i cataloghi delle Biennali fino ad arrivare ai Padiglioni Nazionali, indagati come luoghi di libera espressione architettonica. La grande casa di moda fiorentina Pucci che, con il suo grande fondatore Emilio Pucci, è stata la prima a partecipare alle sfilate ideate dallo stesso Giorgini, propone alcuni abiti dell’epoca accompagnati dai disegni essi stessi opere d’arte. Una vera chicca che va ad impreziosire questa importante esposizione.

Non mancheranno le testimonianze della duchessa Felicita: dal celebre testamento olografo fino ai cataloghi e ai manifesti delle più significative iniziative dell'Istituzione. Il fil rouge condurrà così al primo piano della Galleria, interamente dedicato alle opere dei giovani artisti assegnatari degli studi della Bevilacqua La Masa, memoria del lascito ancora attuale della duchessa. Gli atelier, utilizzati già dai primi anni del Novecento, oggi hanno sede a Palazzo Carminati e nel complesso dei SS. Cosma e Damiano alla Giudecca e ospitano ogni anno quattordici giovani artisti. Ruth Beraha, Jaspal Birdi, Oscar Isaias Contreras Rojas, Barbara De Vivi, Chiara Enzo, Marta Fassina, Giacomo Gerboni, Yiming He, Xhimi Hoti, Francesco Pozzato, Sonia Veronese, Valentina Rosa e Matteo Vettorello, sono i giovani assegnatari che, con le opere realizzate appositamente per questa occasione, concludono il loro periodo di permanenzaQuesta mostra rappresenta la continuità di una storia che ha reso questa Istituzione, per la sua mission, unica in Italia e in Europa. 

Inaugurazione: martedì 15 maggio 2018 alle ore 18

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