La scena magica. L'arte teatrale di Mischa Scandella

La scena magica. L'arte teatrale di Mischa Scandella, Magazzino del Sale 3, Venezia I Ph. Nicola Rigo per Fondazione Cini

 

Dal 10 Marzo 2023 al 28 Aprile 2023

Venezia

Luogo: Magazzino del Sale 3

Indirizzo: Dorsoduro 264

Curatori: Maria Ida Biggi

Sito ufficiale: http://www.cini.it


L’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini organizza con l’Accademia di Belle Arti di Venezia un omaggio all’opera dello scenografo e costumista di origine veneziana Mischa Scandella, artista visionario e audace sperimentatore 
 
La mostra ne ripercorre le innovazioni, dal teatro di prosa, alla lirica, fino alla televisione, attraverso preziosi materiali, visibili oggi per la prima volta, provenienti dal suo archivio conservato sull’Isola di San Giorgio.

Artista stravagante, aperto alle sperimentazioni più singolari, capace di introdurre i linguaggi dell’avanguardia artistica del Dopoguerra fin dentro la scena teatrale: uno spazio “magico”, inventato, disegnato, costruito dallo scenografo e costumista Mario Scandella (Venezia, 1921- Roma,1982) – detto Mischa dai tempi dell’esperienza partigiana – che diventa protagonista di una mostra: organizzata dall’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini, curata da Maria Ida Biggi, direttrice dell’Istituto, in collaborazione con i docenti della Scuola di Scenografia e Costume dell’Accademia di Belle Arti di VeneziaNicola Bruschi e Lorenzo Cutùli, che hanno curato l’allestimento negli spazi del Magazzino del Sale 3. 
La scena magica. L'arte teatrale di Mischa Scandella è un progetto espositivo fortemente voluto dal Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita dell’artista, di cui l’Istituto per il Teatro e il Melodramma è ente promotore. La mostra intende rendere omaggio al lavoro di Scandella e mostrare al pubblico per la prima volta la ricchezza del suo archivio, il suo stile e l’apporto innovativo nella sperimentazione artistica multidisciplinare. Lo scenografo, formatosi nel fervore culturale di una Venezia post-bellica, tra i teatri universitari, si afferma presto a livello nazionale arrivando a lavorare per i maggiori enti lirici italiani, tra cui il Teatro Regio di Torino, il Teatro La Fenice di Venezia, l’Opera di Roma, il Maggio Musicale Fiorentino e collaborando con i maggiori registi suoi contemporanei: Bragaglia, de Bosio, Fersen, Gassman, Momo, Poli, Scharoff,Strehler. Negli anni Sessanta lavora poi per la televisione in collaborazione con la Rai, dove porta allestimenti scenici all’avanguardia e costumi astratti, suggestivi, mai visti prima.
Il percorso espositivo si articola tra bozzetti e figurini originali accompagnati da locandinefotografie e lettere autografe, provenienti dall’Archivio Scandella conservato, grazie alla generosità del figlio Giovanni, presso l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini. Dai magazzini storici del Teatro dell’Opera di Roma, provengono alcuni costumi per il Mefistofele di Arrigo Boito rappresentato alle Terme di Caracalla per la Stagione Lirica Estiva nel 1970, e da La Biennale di Venezia, ASAC – Archivio Storico delle Arti Contemporanee alcuni bozzetti per spettacoli rappresentati nel contesto dei Festival di Prosa.
 
I materiali esposti sono testimonianza di una vita dedicata all’arte che Scandella inaugura nel 1945 fondando a Venezia, insieme a un gruppo di intellettuali, tra cui Ferruccio Bortoluzzi, Arnaldo Momo, Arnaldo Pizzinato, Giovanni Poli ed Emilio Vedova, l’associazione culturale “L’Arco”, punto di riferimento nella sperimentazione artistica multidisciplinare d’avanguardia.
 
In concomitanza con l’allestimento de La scena magica. L'arte teatrale di Mischa Scandella al Magazzino del Sale 3 sarà possibile visitare, alle Sale Apollinee del Teatro La Fenice, un’esposizione di pannelli che riproducono documenti conservati presso l’Archivio Storico del Teatro e che ripercorrono la presenza dello scenografo al Teatro La Fenice, iniziata subito dopo la Seconda guerra mondiale, con allestimenti per il teatro di prosa e per il Festival della Biennale, proseguita con numerose scenografie per opere liriche.

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