Munch e la rivoluzione espressionista

Munch e la rivoluzione espressionista, Centro Culturale Candiani, Mestre
Dal 30 October 2025 al 1 March 2026
Venezia
Luogo: Centro Culturale Candiani
Indirizzo: P.le Luigi Candiani 7, Mestre
Curatori: Elisabetta Barisoni
Costo del biglietto: ingresso gratuito previa registrazione
Telefono per informazioni: 848082000
E-Mail info: prenotazionivenezia@coopculture.it
Sito ufficiale: http://muvemestre.visitmuve.it
Prosegue la fortunata attività espositiva concepita da Fondazione Musei Civici per il Centro Culturale Candiani, basata sulle collezioni civiche conservate nella Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro.
Il nuovo progetto parte dalle collezioni di grafica di Ca’ Pesaro, dove sono conservate quattro opere grafiche esemplari di Edvard Munch eseguite a puntasecca, acquatinta, acquaforte e litografia. Ispirata dalle rivoluzionarie iconografie del maestro norvegese, la mostra intende indagare la produzione di questo protagonista dell’Espressionismo nordico, autore di capolavori iconici realizzati a cavallo tra Ottocento e Novecento.
La carica travolgente di forme e colori dell’arte di Munch si riverbera in tutto il XX secolo, non solo nella linea scandinava e tedesca che entra nelle collezioni di Ca’ Pesaro attraverso le acquisizioni del Comune di Venezia in occasione delle Biennali, ma anche nella grande stagione della Repubblica di Weimar tra le due guerre mondiali.
La lezione dell’Espressionismo tedesco e nordico entra nelle opere di capesarini come Ugo Valeri, nelle maschere del belga James Ensor, nelle taglienti incisioni di Max Beckmann, di cui Ca’ Pesaro conserva un eccezionale nucleo di 29 grafiche, parte della donazione fatta da Paul Prast nel 2022. A Beckmann e alla sua impietosa descrizione della natura umana, brutale e feroce, sono affiancati altri maestri come Otto Dix, Christian Rohlfs, o ancora l’italiano Alberto Martini con la sua arte incisoria capace di scavare le forme e le figure umane.
L’urlo espressionista di Munch continua nel corso del XX secolo con le opere di denuncia di Renato Guttuso e con gli orrori della guerra descritti attraverso la sensibilità di diversi autori che portano la modernità fino ai giorni nostri, con i conflitti recenti ripresi nelle monumentali figure di Marina Abramovič e Shirin Neshat, nei teschi di Mike Nelson e Brad Kahlhamer, opere donate nel dicembre 2022 da Gemma De Angelis Testa al Comune di Venezia per Ca’ Pesaro.
Il nuovo progetto parte dalle collezioni di grafica di Ca’ Pesaro, dove sono conservate quattro opere grafiche esemplari di Edvard Munch eseguite a puntasecca, acquatinta, acquaforte e litografia. Ispirata dalle rivoluzionarie iconografie del maestro norvegese, la mostra intende indagare la produzione di questo protagonista dell’Espressionismo nordico, autore di capolavori iconici realizzati a cavallo tra Ottocento e Novecento.
La carica travolgente di forme e colori dell’arte di Munch si riverbera in tutto il XX secolo, non solo nella linea scandinava e tedesca che entra nelle collezioni di Ca’ Pesaro attraverso le acquisizioni del Comune di Venezia in occasione delle Biennali, ma anche nella grande stagione della Repubblica di Weimar tra le due guerre mondiali.
La lezione dell’Espressionismo tedesco e nordico entra nelle opere di capesarini come Ugo Valeri, nelle maschere del belga James Ensor, nelle taglienti incisioni di Max Beckmann, di cui Ca’ Pesaro conserva un eccezionale nucleo di 29 grafiche, parte della donazione fatta da Paul Prast nel 2022. A Beckmann e alla sua impietosa descrizione della natura umana, brutale e feroce, sono affiancati altri maestri come Otto Dix, Christian Rohlfs, o ancora l’italiano Alberto Martini con la sua arte incisoria capace di scavare le forme e le figure umane.
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